Trefoloni deferito per Roma-Juve
Il procuratore federale ha deferito l'arbitro Trefoloni per la condotta tenuta in Roma-Juve del 5 marzo del 2005, alla vigilia della quale chiese al designatore Bergamo di non essere inserito in griglia per "particolari difficoltà ambientali che ruotavano intorno all'incontro". Deferito anche il rossonero Seedorf in seguito alle affermazioni sull'arbitro Farina ("mi ha messo le mani addosso") il giorno seguente il derby.
E' passato oltre un anno e mezzo dalla partita in questione, ma l'arbitro Matteo Trefoloni, che nemmeno era il fischietto di Roma-Juve, è stato deferito dal procuratore federale. Il deferimento riguarda una partita nel mirino dello scandalo calciopoli per l'arbitraggio di Racalbuto (vittoria di 2-1 dei bianconeri con gol in fuorigioco di Cannavaro e rigore fischiato a Zalayeta per fallo commesso fuori area), ma con Trefoloni che si è rifiutato di arbitrare la gara. Il fischietto senese, secondo una sua deposizione ai carabinieri resa lo scorso maggio, chiese all'ex designatore arbitrale Paolo Bergamo "di non essere inserito nella griglia" per Roma-Juventus a causa delle "particolari difficoltà ambientali che ruotavano intorno a tale incontro" e "visti i precedenti non proprio idilliaci fra le due squadre, nonchè il clima teso creatosi fra le tifoserie". Il giorno seguente la richiesta Trefoloni fu contattato dall'allora segretaria della Can, Maria Grazia Fazi, la quale lo invitò a "produrre un certificato medico". L'arbitro, che seguì il consiglio, si rese indisponibile per arbitrare la gara presentando un certificato medico compiacente che denunciava "uno stato influenzale".
Trefoloni è stato infatti deferito perché ha violato gli articoli del Codice di giustizia sportiva che invitano alla trasparenza, lealtà sportiva oltre che ad obbligare i fischietti ad arbitrare salvo in caso di giustificato impedimento. Stessa sorte anche per Clarence Seedorf, ed anche il Milan per responsabilità oggettiva, "deferito per per aver tenuto una condotta contraria ai principi di lealtà, probità e correttezza e reso dichiarazioni lesive della reputazione dell' arbitro Stefano Farina". Il fatto risale al 29 ottobre scorso quando il rossonero denunciò in diretta tv il comportamento dell'arbitro nel corso dell'intervallo del derby milanese che si era svolto la sera precedente. "Nell'intervallo ho provato a parlare con l'arbitro Farina - dichiarò Seedorf - ma lui era nervoso e mi ha messo le mani addosso".
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