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Processo Juve: tutti i perché
29 11 2004
Come e perché è stato condannato il medico sociale della Juventus, Dottor Riccardo Agricola
Il responsabile dello staff medico Riccardo Agricola è stato condannato a un anno e dieci mesi di reclusione con l'interdizione dalla professione per la durata della pena e 2000 euro di multa. Agricola è stato riconosciuto colpevole di frode sportiva, di somministrazione di farmaci pericolosi per la salute, compreso l'uso di Epo.
Come e perché è stato condannato il farmacista della Juventus Giovanni Rossano
Giovanni Rossano ha patteggiato cinque mesi di reclusione per avere fornito al medico sociale della Juventus medicinali in violazione delle norme che regolano la preparazione delle ricette.
Cosa riconosce la sentenza del “Processo Juve”?
Il tribunale torinese ha riconosciuto che ai giocatori della Juventus, nel periodo che va dal 1994 al 1998, sono stati somministrati farmaci con l'intento di migliorarne le prestazioni, sfruttando gli effetti secondari dei prodotti.
L'accusa voleva dimostrare che tra il 1994 e il 1998 la Juve somministrò ai propri giocatori Epo. Per quest’ultimo fatto c’è soltanto il sospetto. La sostanza, non è mai stata rinvenuta nell'"armadietto delle medicine" bianconero.
C’è la prova che la Juve abbia somministrato Epo?
No. Non è dimostrabile ma è deducibile, secondo la tesi del perito del processo, dalla presenza – dalle cartelle mediche private della Juve di un paio di giocatori – di alcuni valori ematici (ematocrito e ferretinemia) sospetti.
La difesa, però, ha definito quei casi “anomali” (taratura impropria delle macchine, situazioni fisiologiche particolari). Leggendo in altro contesto quei valori – ha replicato la difesa – il sospetto uso di epo non sussiste.
Perché dopo l’inchiesta sulla Juve sono spuntate tante positività all’antidoping?
Soltanto da un paio d’anni, nel nostro Paese, il doping calcistico è combattuto con mezzi d'avanguardia e impegno certosino: lo scorso anno sono partiti - tra dubbi e polemiche - i controlli incrociati sangue-urine, con i nomi dei sorteggiati racchiusi in una busta che viene recapitata a sorpresa nel corso della partita. Meglio sorvolare sugli anni passati.
Agricola e Rossano colpevoli, Giraudo – che pagava – no? Non è una sentenza contraddittoria?
L'amministratore delegato Antonio Giraudo è stato assolto perché il fatto non sussiste ed è stato riconosciuto inconsapevole del lavoro del medico societario. Nel corso del processo ha risconosciuto le aumentate spese farmacologiche ma non è dimostrabile che fosse a conoscenza di usi anomali.
Quali sono i medicinali sospetti della Juve?
Tra le medicine sospette ci sono il Voltaren, il Samyr, I'Orudis, il Neoton, l'Esafosfina, utilizzati, secondo l'accusa, per "modificare le caratteristiche psicofisiche e biologiche degli atleti e incrementarne surrettiziamente le prestazioni".
Il numero 2 dello staff sanitario bianconero, Fabrizio Tencone ha spiegato il perché dell’uso della creatina e dei psicofarmaci sostenendo che per ogni prodotto somministrato c'era una giustificazione terapeutica. Fatto questo confermato da Gianluca Vialli.
Neoton, Samyr, Orudis e Esafosfina: quanto dopano questi farmaci?
Di fatto non sono dopanti. Il Neoton è creatina, l’ Orodis è un anti infiammatorio utilizzato per alleviare i dolori muscolari, artritici o influenzali esattamente come Voltaren, il Samyr è un blando anti depressivo utilizzato anche per l’effetto placebo.
In quanto all’Esafosfina si tratta di un metabolita intermedio nella trasformazione del glucosio alimentare e aiuta il corpo a liberare composti con legami fosforici altamente energetici. Insomma acqua e zucchero.
Solo la Juve si “bombava” mentre gli altri stavano a guardare e a perdere?
Va detto che questi medicinali erano piuttosto diffusi negli armadietti della Serie A negli anni 94-98, non soltanto della Juve. Almeno cinque grandi squadre italiane - si disse - disponevano delle stesse medicine - ripetiamo - non vietate.
Nel periodo tra il 1994 e il 1998 la Juve andava “forte”?
Sì: la Juve in quel periodo ha vinto gli scudetti 94/95, 96/97 e 97/98. La Champions League del 95/96, l’Intercontinentale 1996; al Supercoppa Europea 1996; la Coppa Italia 94/95.
Nel periodo tra il 1994 e il 1998 brillava solo la Juve?
No: andava forte anche il Milan: scudetto 1995/96 e Champions 1993-94 e 1994-95; il Parma che vinse una Coppa Uefa nel 1994-95 e l’Inter che vinse una Uefa nel 1997-98.
L'Ajax ora rivuole indietro la Champions League 1995-96.
Richiesta assurda. Non c'è retroattività, l'Uefa tutela il risultato ottenuto sul campo, i giocatori juventini risultarono "puliti" all'antidoping e non è in nessun modo dimostrabile se e come il risultato di tale partita fu falsato.
Senza il paladino Zeman non ci sarebbe mai stato il “Processo Juve”.
Sì ma la Lazio di Zeman 95-96 fu all’epoca piuttosto chiacchierata. Negro rivelò: "Con Eriksson non abbiamo mai preso creatina, con Zeman sì". "Sì, è vero - ha spiegato l'allora medico della Lazio, Claudio Bartolini - nella stagione '95/'96 davamo la creatina ai giocatori, due grammi al giorno, ma poi abbiamo interrotto il trattamento". Zeman, inoltre, ha dichiarato "Le mie squadre prendevano 3 grammi di creatina al giorno. E il Voltaren era usato per medicare".
Del Piero e Vialli sono stati accusati da Zeman di essere “sospetti”
Del Piero e Vialli si sono difesi. "Come tutti i professionisti – ha precisato Del Piero - sono seguito nella mia preparazione dalla società e dal suo staff medico, che, ovviamente, mi controlla ed interviene in modo corretto e assolutamente lecito".
Giampiero Ventrone, preparatore atletico della Juventus, ha definito così Vialli. "Quando Vialli è arrivato da noi era già robusto. Per Del Piero il discorso è diverso. Era fisicamente piccolo, poi è cresciuto, ma grazie al lavoro".
Ma perché i giocatori juventini non sono stati colpiti dal processo?
Nel '99 Alex Del Piero, Didier Deschamps e Angelo Di Livio furono indagati per frode sportiva dalla Procura di Torino e l'inchiesta fu archiviata, perché la Procura decise di non procedere, nell'agosto del 2000.
Nel “Processo Juve” i giocatori bianconeri si trinceravano dietro i “non so”.
Nel “processo Juve” Birindelli, Tacchinardi, Del Piero, Pessotto e Conte dichiararono di aver preso medicinali e integratori in accordo con i medici sociali, Agricola e Tencone. Creatina, flebo e pastiglie colorate.
Nel periodo 1994-1998 quali juventini sono stati beccati “positivi”?
Tutti i giocatori juventini del periodo sono sempre risultati negativi all’antidoping sia in campo nazionale che estero.
Zeman ha sparato solo contro la Juve
Falso: Zeman ha attaccato l’uso del doping generalizzato. A muoversi, però, è stata solo la Procura di Torino.
Ma solo la Juve è sospettata di Epo?
No: nel 1998 ci fu il caso del Parma (24 giocatori con l'ematocrito fuori norma, soltanto tre a posto tra cui Cannavaro) nel corso di un ritiro di precampionato: si chiarì, però, che le macchine per la misurazione dell'ematocrito erano state tarate male.
Daniel Bravo, ex giocatore del Parma, dalla Francia, però, ribadì: "Il giorno della partita tutti i titolari (del Parma ndr) venivano sistematicamente sottoposti ad alcune iniezioni. Ci dicevano che erano vitamine, ma se non le facevi ti mettevi contro la società". C'è da dire che lo stesso Bravo ammise però che "più volte fui sottoposto a controlli al termine degli incontri, ma risultai sempre negativo".
Processo Juve: tutti i perché
29 11 2004
Come e perché è stato condannato il medico sociale della Juventus, Dottor Riccardo Agricola
Il responsabile dello staff medico Riccardo Agricola è stato condannato a un anno e dieci mesi di reclusione con l'interdizione dalla professione per la durata della pena e 2000 euro di multa. Agricola è stato riconosciuto colpevole di frode sportiva, di somministrazione di farmaci pericolosi per la salute, compreso l'uso di Epo.
Come e perché è stato condannato il farmacista della Juventus Giovanni Rossano
Giovanni Rossano ha patteggiato cinque mesi di reclusione per avere fornito al medico sociale della Juventus medicinali in violazione delle norme che regolano la preparazione delle ricette.
Cosa riconosce la sentenza del “Processo Juve”?
Il tribunale torinese ha riconosciuto che ai giocatori della Juventus, nel periodo che va dal 1994 al 1998, sono stati somministrati farmaci con l'intento di migliorarne le prestazioni, sfruttando gli effetti secondari dei prodotti.
L'accusa voleva dimostrare che tra il 1994 e il 1998 la Juve somministrò ai propri giocatori Epo. Per quest’ultimo fatto c’è soltanto il sospetto. La sostanza, non è mai stata rinvenuta nell'"armadietto delle medicine" bianconero.
C’è la prova che la Juve abbia somministrato Epo?
No. Non è dimostrabile ma è deducibile, secondo la tesi del perito del processo, dalla presenza – dalle cartelle mediche private della Juve di un paio di giocatori – di alcuni valori ematici (ematocrito e ferretinemia) sospetti.
La difesa, però, ha definito quei casi “anomali” (taratura impropria delle macchine, situazioni fisiologiche particolari). Leggendo in altro contesto quei valori – ha replicato la difesa – il sospetto uso di epo non sussiste.
Perché dopo l’inchiesta sulla Juve sono spuntate tante positività all’antidoping?
Soltanto da un paio d’anni, nel nostro Paese, il doping calcistico è combattuto con mezzi d'avanguardia e impegno certosino: lo scorso anno sono partiti - tra dubbi e polemiche - i controlli incrociati sangue-urine, con i nomi dei sorteggiati racchiusi in una busta che viene recapitata a sorpresa nel corso della partita. Meglio sorvolare sugli anni passati.
Agricola e Rossano colpevoli, Giraudo – che pagava – no? Non è una sentenza contraddittoria?
L'amministratore delegato Antonio Giraudo è stato assolto perché il fatto non sussiste ed è stato riconosciuto inconsapevole del lavoro del medico societario. Nel corso del processo ha risconosciuto le aumentate spese farmacologiche ma non è dimostrabile che fosse a conoscenza di usi anomali.
Quali sono i medicinali sospetti della Juve?
Tra le medicine sospette ci sono il Voltaren, il Samyr, I'Orudis, il Neoton, l'Esafosfina, utilizzati, secondo l'accusa, per "modificare le caratteristiche psicofisiche e biologiche degli atleti e incrementarne surrettiziamente le prestazioni".
Il numero 2 dello staff sanitario bianconero, Fabrizio Tencone ha spiegato il perché dell’uso della creatina e dei psicofarmaci sostenendo che per ogni prodotto somministrato c'era una giustificazione terapeutica. Fatto questo confermato da Gianluca Vialli.
Neoton, Samyr, Orudis e Esafosfina: quanto dopano questi farmaci?
Di fatto non sono dopanti. Il Neoton è creatina, l’ Orodis è un anti infiammatorio utilizzato per alleviare i dolori muscolari, artritici o influenzali esattamente come Voltaren, il Samyr è un blando anti depressivo utilizzato anche per l’effetto placebo.
In quanto all’Esafosfina si tratta di un metabolita intermedio nella trasformazione del glucosio alimentare e aiuta il corpo a liberare composti con legami fosforici altamente energetici. Insomma acqua e zucchero.
Solo la Juve si “bombava” mentre gli altri stavano a guardare e a perdere?
Va detto che questi medicinali erano piuttosto diffusi negli armadietti della Serie A negli anni 94-98, non soltanto della Juve. Almeno cinque grandi squadre italiane - si disse - disponevano delle stesse medicine - ripetiamo - non vietate.
Nel periodo tra il 1994 e il 1998 la Juve andava “forte”?
Sì: la Juve in quel periodo ha vinto gli scudetti 94/95, 96/97 e 97/98. La Champions League del 95/96, l’Intercontinentale 1996; al Supercoppa Europea 1996; la Coppa Italia 94/95.
Nel periodo tra il 1994 e il 1998 brillava solo la Juve?
No: andava forte anche il Milan: scudetto 1995/96 e Champions 1993-94 e 1994-95; il Parma che vinse una Coppa Uefa nel 1994-95 e l’Inter che vinse una Uefa nel 1997-98.
L'Ajax ora rivuole indietro la Champions League 1995-96.
Richiesta assurda. Non c'è retroattività, l'Uefa tutela il risultato ottenuto sul campo, i giocatori juventini risultarono "puliti" all'antidoping e non è in nessun modo dimostrabile se e come il risultato di tale partita fu falsato.
Senza il paladino Zeman non ci sarebbe mai stato il “Processo Juve”.
Sì ma la Lazio di Zeman 95-96 fu all’epoca piuttosto chiacchierata. Negro rivelò: "Con Eriksson non abbiamo mai preso creatina, con Zeman sì". "Sì, è vero - ha spiegato l'allora medico della Lazio, Claudio Bartolini - nella stagione '95/'96 davamo la creatina ai giocatori, due grammi al giorno, ma poi abbiamo interrotto il trattamento". Zeman, inoltre, ha dichiarato "Le mie squadre prendevano 3 grammi di creatina al giorno. E il Voltaren era usato per medicare".
Del Piero e Vialli sono stati accusati da Zeman di essere “sospetti”
Del Piero e Vialli si sono difesi. "Come tutti i professionisti – ha precisato Del Piero - sono seguito nella mia preparazione dalla società e dal suo staff medico, che, ovviamente, mi controlla ed interviene in modo corretto e assolutamente lecito".
Giampiero Ventrone, preparatore atletico della Juventus, ha definito così Vialli. "Quando Vialli è arrivato da noi era già robusto. Per Del Piero il discorso è diverso. Era fisicamente piccolo, poi è cresciuto, ma grazie al lavoro".
Ma perché i giocatori juventini non sono stati colpiti dal processo?
Nel '99 Alex Del Piero, Didier Deschamps e Angelo Di Livio furono indagati per frode sportiva dalla Procura di Torino e l'inchiesta fu archiviata, perché la Procura decise di non procedere, nell'agosto del 2000.
Nel “Processo Juve” i giocatori bianconeri si trinceravano dietro i “non so”.
Nel “processo Juve” Birindelli, Tacchinardi, Del Piero, Pessotto e Conte dichiararono di aver preso medicinali e integratori in accordo con i medici sociali, Agricola e Tencone. Creatina, flebo e pastiglie colorate.
Nel periodo 1994-1998 quali juventini sono stati beccati “positivi”?
Tutti i giocatori juventini del periodo sono sempre risultati negativi all’antidoping sia in campo nazionale che estero.
Zeman ha sparato solo contro la Juve
Falso: Zeman ha attaccato l’uso del doping generalizzato. A muoversi, però, è stata solo la Procura di Torino.
Ma solo la Juve è sospettata di Epo?
No: nel 1998 ci fu il caso del Parma (24 giocatori con l'ematocrito fuori norma, soltanto tre a posto tra cui Cannavaro) nel corso di un ritiro di precampionato: si chiarì, però, che le macchine per la misurazione dell'ematocrito erano state tarate male.
Daniel Bravo, ex giocatore del Parma, dalla Francia, però, ribadì: "Il giorno della partita tutti i titolari (del Parma ndr) venivano sistematicamente sottoposti ad alcune iniezioni. Ci dicevano che erano vitamine, ma se non le facevi ti mettevi contro la società". C'è da dire che lo stesso Bravo ammise però che "più volte fui sottoposto a controlli al termine degli incontri, ma risultai sempre negativo".
