Deschamps accusa la difesa (La Stampa)
Blanc: "Momento difficile".
Aveva detto Deschamps a Vicenza: «Lunedì, alla ripresa degli allenamenti, ci penso io». Una minaccia, l’intenzione del tecnico bianconero di andare allo scontro frontare, di inchiodare la squadra alle proprie responsabilità dopo il deludente pareggio con i veneti, secondo consecutivo in trasferta. Il faccia-faccia c’è stato come previsto. Deschamps ha radunato la squadra nello spogliatoio di Vinovo prima di andare in campo e per venti minuti ha parlato lui. Didier è un uomo di dialogo, ma questa volta ha scelto prima il monologo. Non è stato morbido. «Mi sono seccato, speravo che non succedesse più di prendere gol in questo modo, invece ci siamo cascati di nuovo. Di questo passo non si va in serie A». Una visione piuttosto catastrofica delle realtà, ma è chiaro che Deschamps non può tollerare altri cali di concentrazione. Un problema che è esploso nelle ultime partite, ma che la Juve si trascina ormai da tempo, almeno da quando si è sentita al sicuro dopo aver annullato il gap della penalizzazione.
Deschamps ha battuto soprattutto sul tasto della personalità che non può mancare a una squadra che fino alla scorsa stagione calpestava i campi della Champions, ha insistito sulle ricorrenti amnesia difensive e infine ha messo in evidenza il rischio-promozione. Esaurita la miccia, il tecnico ha lasciato spazio ai giocatori, chiedendo se per caso nelle sue parole ci fosse qualcosa di sbagliato. A quel punto si è aperto un dibattito, la squadra ha cercato di offrire le proprie spiegazioni, ovviamente ha confermato il massimo impegno da subito. Hanno parlato gli anziani, alla fine la tensione si è allentata. Ma ora Deschamps ha un compito durissimo. A Vicenza ha preso i primi provvedimenti lasciando in panchina Camoranesi e Trezeguet che non aveva visto in condizione. Ora continuerà le epurazioni per mandare sempre in campo i giocatori più in forma e motivati. La società non scarica Deschamps, ma l’ad Blanc ammette: «Il momento è difficile, se non staremo attenti a tutto fino all’ultimo secondo dell’ultima partita. Dovremo dimostrare professionalità gara dopo gara, lavorando con il massimo impegno».