Osvaldo e Tevez pronti all’assalto del muro turco
In Europa League Conte vara la nuova coppia d’attacco. In difesa c’è il dubbio Barzagli
TORINO, 18 febbraio 2014 - Dopo il giorno di riposo la Juve riprende oggi alle 11 gli allenamenti in vista del doppio impegno casalingo di questa settimana. Giovedì arriva allo Stadium il Trabzonspor (ore 19) e domenica è in programma il derby contro il Torino (18,30). Come sempre Conte penserà a una partita alla volta, però è probabile qualche novità nella formazione che sfiderà i turchi. Sulle fasce potrebbero giocare Isla e Peluso per far rifiatare Lichtsteiner e Asamoah che dovranno correre molto contro il Torino, a centrocampo sarà nuovamente il turno di Pogba (ma non si sa ancora se al posto di Pirlo o Vidal, più difficile che resti fuori Marchisio) e in attacco toccherà certamente alla coppia Tevez-Osvaldo risparmiata nei primi 70’ della partita con il Chievo. In difesa, invece, sicuramente fuori causa Chiellini e probabilmente non recupererà nemmeno Barzagli. Così Conte confermerà lo schieramento difensivo di domenica: Caceres e Ogbonna ai lati di Bonucci. Solo domani sarà più chiara la situazione di Barzagli.
Il piano turco L’obiettivo della Juve, non dichiarato ma facilmente intuibile, è una larga vittoria contro il Trabzonspor per poter gestire attentamente il ritorno in Turchia. Non si tratta di semplice turnover, ma dell’eventualità di lasciare a casa alcuni giocatori. In pratica, con la qualificazione in tasca (vittoria per 3-0, ma forse anche in caso di 2-0), Conte potrebbe decidere di non portare a Trebisonda quei tre o quattro titolari a cui risparmierebbe comunque la partita. La Juve, infatti, rientrerà a Torino solo a ora di pranzo di venerdì 28 (ci sono oltre quattro ore di volo), si allenerà nel pomeriggio, poi di nuovo in campo sabato prima della partenza per Milano dove giocherà contro i rossoneri di Seedorf alle 20,45 di domenica 2 marzo. Un tour de force massacrante che rischia di compromettere seriamente l’incontro di San Siro: ecco perché Conte potrebbe lasciare qualche giocatore in Italia ad allenarsi a patto che la qualificazione sia virtualmente raggiunta. Sarebbe anche una notevole dimostrazione di fiducia nelle riserve, che magari non garantiscono lo stesso rendimento dei titolari (ed è normale visto lo scarso impiego) ma che non hanno mai fatto brutte figure e sarebbero in grado di gestire una gara partendo da un largo vantaggio. Una cosa è sicura: chiunque giochi, la Juve non snobberà l’Europa League.
Fonte: GdS (articolo a firma di G.B. Olivero)