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http://www.repubblica.it/2004/l/sezioni/cronaca/bilasensi/bilasensi/bilasensi.html
La procura di Roma passa al setaccio i conti 1999-2002
Coinvolta anche una terza persona legata ai giallorossi
Calcio, Sensi e Cragnotti
indagati per falso in bilancio
Roma Investigators are screening the accounting 1999-2002.
Involved a third party close to the yellow-reds
Sensi and Cragnotti investigated for faking the numbers
Sergio Cragnotti
e Franco Sensi
ROMA - La procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati con l'ipotesi di falso in bilancio il presidente della Roma Calcio Franco Sensi e l'ex presidente della Lazio, Sergio Cragnotti. L'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Ettore Torri e delegata ai pm Cristina Palaia e Luca Palamara, riguarda il cosiddetto doping amministrativo, ossia le presunte irregolarità sulla compravendita di calciatori con la iscrizione come voci attive nel bilancio di cifre in realtà solo virtuali.
Anche una terza persona è indagata, sempre per il reato di falso in bilancio. E' un professionista che lavorava per la società giallorossa.
L'indagine si riferisce soltanto ai bilanci del 2002 di Roma e Lazio e venne aperta dalla procura di Roma dopo le denunce del presidente del Bologna, Giuseppe Gazzoni Frascara e dall'ex presidente della Covisoc, la commissione di controllo dei bilanci delle società calcistiche, Victor Ukmar.
Nel mirino dei pm in questi mesi ci sono state le cosiddette plusvalenze, relativamente ai bilanci delle due società, ossia presunti artifici contabili adottati per far quadrare i conti.
Nell'autunno dello scorso anno la procura di Roma acquisì dalla Lega calcio tutti i contratti di compravendita relativi a decine di squadre di calcio di serie A e B che sarebbero ricorsi al doping amministrativo. Il periodo preso in esame dai pm Palaia e Palamara, va dal 1999 al 2002. Successivamente gli atti relativi alle altre squadre di calcio sono stati inviati per competenza ad altre procure italiane.
I due pm romani hanno aperto un altro filone di indagine sulle cosiddette false fidejussioni. Le fiamme gialle avevano sequestrato dalla società Sbc di Civitanova Marche, consulente di Napoli, Roma, Cosenza e Spal, i documenti amministrativi e contabili che consentirono l'iscrizione nel 2003 ai rispettivi campionati delle stesse squadre.
La As Roma ha fatto sapere con una nota che "alla data odierna, né la società, né il presidente hanno ricevuto alcuna comunicazione al riguardo da parte dell'autorità giudiziaria".
Dura invece la prima reazione alla notizia degli avvisi di garanzia da parte della Borsa. Il titolo della Roma cede il 2,91% a 0,648 euro dopo aver toccato un minimo di 0,62 con ribassi vicini al 4%.
(3 dicembre 2004)