isha00 said:
We know close to nothing about what is said in the hearings, so not a lot of real news.
Matteo? Since I don't buy Gazzetta, could you tell me about an article that was on its first page today? The one about the "Juventini disappeared from the Giro".
Let's see how far they go to write something
E gli juventini si nascondono
In tutta la tappa nemmeno una bandiera o una maglia. E il supertifoso bianconero Bramati dice: «Io tifo Atalanta»
dal nostro inviato TERMOLI (Campobasso) — La Juve è evaporata. Non è più la Fidanzata d'Italia. Per tutta la tappa nemmeno una bandiera. Nemmeno una maglia bianconera. Nemmeno un cartello per celebrare lo scudetto. Al posto della gioia, la vergogna. Il Giro è una sonda sapiente. Percorre l'Italia. Entra nel cuore dei villaggi, percorre i viali e le piazze delle città. Ma ieri, cercando impronte bianconere, non ha trovato nemmeno un graffito celebrativo, nemmeno una traccia di festa. Il popolo juventino è in fuga.
DELUSI Davide Bramati, il più irriducibile bianconero del Giro, aveva promesso che si sarebbe presentato con la maglia juventina al raduno di partenza di Francavilla. Invece non lo ha fatto. A chi lo interrogava, ha risposto: «Tifo per l'Atalanta». La Juve non inorgoglisce più. Non accende entusiasmi. Lo juventino Andrea Noè è arrivato a dire: «Sono quasi contento. Così parlano male del calcio, dopo aver buttato per anni fango sul ciclismo». Solo Paolo Bettini ha cercato una timida difesa: «Hanno fatto un bel casino, certo. Ma sul campo gli juventini hanno giocato. E non penso ci sia solo la Juventus nel casino».
Nellatribù nomade del Giro si è molto parlato della Juve e dello scudetto. Lo spettro dei pareri è variopinto. La Juve di Moggi suscita lo sdegno, il sarcasmo, l'ironia. Dino Zandegù, condottiero della carovana pubblicitaria, ad esempio, non esita a dichiarare: «Bisogna essere drastici. La Juventus deve ripartire dai dilettanti». Anche Gilberto Simoni, di ceppo juventino, è stato duro, sarcastico: «In questo momento il calcio non vale niente. Mi dispiace perché da ragazzo ero juventino. Ma tifare Juventus era troppo facile. Lo scudetto è l'ultimo dei problemi, perché tutto è marcio». «E' uno scudetto rubato», è stato il controcanto di Emanuele Sella. «E' come se il campionato fosse stato dopato»,è il commento di Dario Cioni.
Giampaolo Caruso si è spinto più in là: «Se i fatti sono questi, il calcio è scandaloso. Sono scudetti senza valore. Bisognerebbe restituire i soldi dei biglietti». Moggi ha alimentato lo sdegno, ma anche il sorriso. Ieri Giuseppe Martinelli, il tecnico di Cunego, si è avvicinato con fare furtivo a un collega e mettendogli nella tasca della giacca una busta chiusa con un ghigno gli ha sussurrato: «A volte le bustarelle servono». Tranquilli, era solo l'invito per una festa del Giro a Rovato.
PRUDENZA I più prudenti del gruppo si sono dimostrati Paolo Savoldelli e Danilo Di Luca. «Finché le inchieste non saranno chiuse e non ci sarà il verdetto dei giudici, per me questo scudetto vale», ha dichiarato Savoldelli. «Sembra la faccenda del doping del ciclismo: si è subito pronti a gettare fango. Se questo è uno scudetto che vale oppure no lo sapremo quando ci sarà la sentenza della magistratura». Invece la maglia rosa Ivan Basso ha dichiarato: «Ho sentito in televisione che hanno paragonato lo scandalo-Moggi a quello del doping nel ciclismo. E questo mi ha dato molto fastidio». E i guai di Moggi? «Mi dispiace di più che Shevchenko vada al Chelsea!».
INTERISTI «Se qualcuno ha barato, è bene che paghi, anche per un senso di giustizia verso le altre squadre. Io spero che questo scudetto finisca all'Inter, non perché tifi nerazzurro — io sono del Verona — ma provo simpatia per l'Inter perché è la squadra più perseguitata dalla sfortuna», ha dichiarato Cunego.
E gli interisti veri? «La Juventus dovrebbe devolvere un paio di scudetti all'Inter», ha dichiarato Michele Scarponi con un sottile filo di humour. Ed Elia Rigotto ha aggiunto: «Io sono interista per soffrire, ma non per farmi fregare».
In gruppo non c'è grande fiducia nella Giustizia. «Temo che finirà tutto in una bolla di sapone», ha dichiarato Francesco Moser, che ha puntato l'indice su Buffon, dichiarando: «La cosa più grave è quella che ha fatto Buffon. Come si possono scommettere quelle cifre?». E il filosofo Marzio Bruseghin, con disincanto, ha chiodato un interrogativo nel cielo della penisola: «Bisogna fare giustizia. Ma esiste la giustizia?».
IRONIA E SDEGNO Uno dei tanti striscioni nei confronti di Luciano Moggi e della Juventus che i tifosi hanno mostrato in occasione del passaggio del Giro. Lo scandalo-intercettazioni non ha lasciato insensibili neppure i corridori (BETTINI)
I know it's quite annoying to read it like that, I tried to upload the actual page as a picture, but somehow it went wrong. Anyway, there was this quite sign "Moggi, dicci chi vince il Giro"

. Also, I'm not much of a fan of Bramati anymore.