Kompany is a potential star but some people tell me he's overrated and would cost a lot of $$$.
anyway, 2 articles on this: it says the same thing I talked about earlier and other sh1t but adds a couple of names(what the media think though.)
Tuttosport:
Il dg è al lavoro con gli altri dirigenti per rendere più forte la Juventus
E Moggi parlò del futuro
«Il mercato lo abbiamo fatto e continuiamo a farlo: sono in arrivo altri colpi»
«Questo significa che siamo persone serie. Noi restiamo attaccati alla maglia e alla società, faremo tutto il possibile per rendere omaggio ai tifosi e al club»
TORINO. Chi l’ha detto che il futuro è un’ipotesi? Chi non lo conosce, ovvio. Alla Juve, invece, hanno sposato un’altra soggettiva che ingloba una visione di vita complementare: il futuro lo conoscono, a grandi linee, ma si guardano bene dal rivelarlo apertamente. Il perché, questo sì, è un’incognita visto che le voci ormai accerchiano l’apparto dirigenziale e tecnico e non si fa nulla per allontanarle in un momento clou della stagione, con il campionato quasi in tasca e una Champions League ancora tutta da conquistare.
Misteri su misteri che neppure Luciano Moggi, il direttore generale che solitamente abbina una bugia a una battuta, una battuta a una verità, vuole o può chiarire. Enigma numero uno: Fabio Capello è sotto contratto sino al 2007 ma ha più volte ribadito che il suo destino è legato a quello della Triade ( appunto Moggi- Giraudo- Bettega). E se la Triade emigra o si scinde il tecnico mascellato potrebbe rivalersi di una clausola che gli consente la scappatoia. « Lasciamo che il tempo passi, vedremo » , si limita a filosofeggiare il signor Luciano. E incalzato dalle parole prodotte dal presidente Franzo Grande Stevens ( « Si cambia ovunque, dalle banche alle società » ) alza le barricate, mattone su mattone. « Da mesi si discute di questo, quindi abbiamo già parlato tanto di futuro: non bisogna per forza continuare con i soliti discorsi. E non trovo affatto il bisogno di dare garanzie » . Per carità: semplicemente l’ambiente chiederebbe lumi, perché un conto è sognare il mercato dei campioni, sport appassionante in Italia, un conto è il dilemma su chi governerà la Vecchia Signora, sport logorante che crea tensione a più livelli.
Enigma numero due: muta il vertice e quindi muta anche la Juve? Se il passaggio deve essere da antipatica a simpatica perdendo l’equazione vincente, allora non si intuisce il tornaconto. Se invece la famiglia
Agnelli ha scoperto all’improvviso, dopo tanti successi, la necessità di mettere altri uomini sulla tolda di comando per ragione di equilibri interni, allora farebbe bene a ricorrere ad un annuncio immediato, tanto per non tirare la corda in vista della Champions, obiettivo catalizzante in questa annata. O magari il tira e molla è proprio in previsione Europa e tutto si definirà al termine dell’avventura continentale. O chissà, il transfuga prestabilito è Antonio Giraudo ed è lui stesso a voler cambiare aria.
Enigma numero tre: la squadra che verrà va impostata da subito, perché la concorrenza non aspetta, colpisce. E in attesa di festeggiare il ventinovesimo scudetto ecco che fuoriesce una certa strategia a lungo termine, come ama sottolineare Moggi. « Abbiamo già i campioni, poi magari ne prendiamo qualcun altro. Questo significa che siamo persone serie. Noi rimaniamo attaccati alla maglia e alla società, faremo tutto il possibile per rendere omaggio ai tifosi e al club, a quanto ambiscono » . La Juve non sbaracca. « I giocatori saranno comunque presi in accordo con l’allenatore. Non è una cosa fondamentale che tutti sappiano quello che succede. Conta di più se vinciamo il campionato oppure no » .
Enigma numero quattro: Marco Marchionni possiede già un contratto firmato, Cristiano Zanetti è obiettivo raggiungibile ma non sono due nomi di grido, nel senso che comunque andrebbero bene a chiunque fosse alla guida della squadra, perché buonissimi giocatori che si possono rendere utili alla causa. Se però Moggi e Giraudo mettono sotto contratto uno come Cristiano Ronaldo o Frank
Lampard, tanto per restare nell’utopia reale, o lo stesso William Gallas, allora vuol dire che concretamente stanno lavorando per il futuro della Juve. L’impressioneinfatti, è che si viva in una fase di stallo, in attesa di eventi chissà quanto coinvolgenti, chissà quanto destabilizzanti.
Enigma numero cinque: riuscirà la Juve a vincere la Champions League, autentico incubo dal ’ 96? Forse Moggi sa il risultato, lo tiene nascosto a tutti ma dentro di sé sta già esultando, e chissenefrega cosa succederà a giugno. Maggio, precisamente il 17, conta di più. Molto di più.
Corriere dello Sport:
Capello non ha replicato alle parole del presidente Grande Stevens che gli ha lasciato aperte tutte le porte della Juventus confermando però che i cambiamenti societari ci saranno comunque. Insomma, assist per il tecnico che però ha preso tempo: « Continuo a leggere di tutto sul mio futuro, continuo a divertirmi e continuo a ridere
» . Fine delle trasmissioni. Invece la questione societaria resta più che mai viva e di attualità. Grande Stevens ha detto in pratica che ci saranno cambiamenti a livello dirigenziale confermando seppure in modo indiretto quello che si sapeva da un pezzo: Giraudo lascerà la Juve dopo dodici anni di successi a tutti i livelli. Tutto il resto è nebbia. Perché Capello dovrà decidere se restare senza Giraudo (lo aveva escluso sin dal pri- mo momento) oppure se accettare le generose offerte che gli sono arrivate da Spagna (Real, ma ora è in corsa anche Lippi) e soprattutto Inghilterra ( Manchester e nazionale inglese).
La vicenda Juventus si definirà meglio dopo la doppia partita contro l’Arsenal ( 28 marzo, 5 aprile) anzi per la precisione subito dopo Pasqua. L’esternazione del presidente Grande Stevens ha però avuto un effetto: ha spostato l’epicentro dell’interesse su Luciano Moggi, il grande maestro juventino, deciso a restare ancora a Torino a patto di avere la possibilità di lavorare con mezzi tecnici e finanziari adeguati e in autonomia. In tal caso si dice che anche Capello resterebbe sulla panchina della Juve prolungando magari sino al 2009 l’attuale contratto che lo lega alla società sino al 2007. In questo senso il ventilato ingresso di Vialli e Mauro nel club italiano più famoso del mondo potrebbe essere un motivo di discussione nelle segrete stanze. I due giovani, almeno nelle intenzioni di chi sta puntando su di loro per il futuro, dovrebbero lavorare ( e imparare) da Moggi per qualche anno in attesa di costruirsi le spalle per andare avanti da soli. Bisognerà vedere cosa ne pensa il direttore generale che sull’argomento non si sbilancia.
L’impressione, tuttavia, che Moggi resterà alla Juve è comunque piuttosto netta e probabilmente è la cosa migliore per dare continuità al progetto bianconero. Le dichiarazioni rese ieri dal dg vanno interpretate, ma ci sembrano possibiliste e rasserenanti. Ha detto Moggi a proposito del futuro e della sortita di Grande Stevens:
«Abbiamo già parlato tanto di questa questione, non è necessario continuare a farlo adesso. Abbiamo già tanti campioni e magari ne prenderemo pure qualche altro. Sto lavorando per questo. Tutto ciò significa però che siamo gente seria, attaccata alla maglia e a questa società. Faremo di tutto per rendere omaggio a quello che la società e i tifosi vogliono. I giocatori li prenderemo in accordo con l’allenatore, ma non è una cosa importantissima che tutti sappiano quello che succederà domani. In questo momento sarebbe più interessante sapere se vinceremo questo campionato oppure no ».
Evidente l’intenzione e l’interesse di restare alla Juve, sottile l’annuncio di un lavoro ( di mercato) che si sta sviluppando secondo orientamenti precisi. Giraudo a giugno se ne andrà, Moggi potrebbe restare e Capello si dovrà regolare di conseguenza in piena libertà come ha detto anche Grande Stevens. Questi i fatti di oggi, il resto verrà, la partita è in pieno svolgimento. A titolo di cronaca riferiamo che sabato in un noto ristorante di Viareggio c’è stata una grande rimpatriata juventina: Giraudo, Moggi e Lippi si sono ritrovati per una mangiata di pesce. Qualche voce di una certa maliziosità è pure circolata, ma sembra si sia trattato di pranzo tra vecchi amici e basta. Cosa confermata anche dalla presenza di numerose altre persone all’allegra tavolata. Che ha portato pure bene visto che la Juve la sera ha vinto a Livorno.