L'attaccante e la Juventus hanno raggiunto l'accordo. Firmerà per altri due anni, poi diventerà dirigente
FABIO VERGNANO
TORINO
È finito in coda al gruppo di quelli che dovevano rinnovare il contratto, ma non si è trattato di una mancanza di riguardo. Alessandro Del Piero non era e non sarà un problema. Anche perché lontano dalla Juventus lui non si vede e la società non ha mai pensato che si potesse iniziare la serie A senza il capitano che non ha mai considerato la retrocessione come un degradamento personale. Il suo orgoglio è sconfinato, tanto da immaginarsi dentro la maglia azzurra anche ai prossimi mondiali del 2010. Ma non è così insensibile da non capire che i dirigenti avevano delle priorità prima della partenza per il ritiro, ovvero dovevano occuparsi di quei giocatori che avevano già un piede fuori dalla porta di casa e potevano chiuderla definitivamente.
Ma adesso arriva anche il suo momento. Forse già prima della partenza per la tournée anglo-tedesca in programma da sabato, sicuramente subito dopo il rientro dall’Inghilterra, ci sarà l’incontro. Non si andrà alle barricate, l’accordo è praticamente fatto, manca solo la firma di Alex. La Juve non comprerà una pagina di giornale come fece all’epoca del precedente, pesante rinnovo per dare l’annuncio, ma comunque l’evento avrà lo spazio dovuto perché ciò che accade attorno a Del Piero non è mai normale.
Il suo contratto da oltre 5 milioni a stagione scadrà a giugno 2008, l’intesa raggiunta è per un prolungamento di altri due anni. Nel 2010, a 36 anni, Del Piero potrà prima tentare di aggregarsi al gruppo azzurro se si qualificherà per il Sud Africa, quindi potrà riciclarsi come uomo-Juve anche nelle stanze dei bottoni.
Una conclusione già scritta. E non soltanto per le solite malignità di chi sostiene che la Juve è prigioniera di Del Piero perché il capitano non ha mercato. La società e il nuovo allenatore puntano sull’attaccante che nella scorsa stagione ha mostrato una vitalità che da tempo non gli era abituale. Così il nuovo contratto, non soltanto annuale come pareva in un primo momento, rappresenta un attestato di fiducia nelle qualità di un campione perfezionista, che fa di tutto per non mollare la presa. E soprattutto la maglia, che nella scorsa stagione era sua di diritto, mentre quest’anno la concorrenza con Iaquinta potrebbe diventare un problema se Alex non sarà sempre al meglio.
Dovrà ripagare la fiducia che ancora una volta la società ha avuto nei suoi confronti. Reduce da 35 partite e 20 gol in serie B, Pinturicchio pare aver iniziato con grande vigore la sua quindicesima stagione bianconera. Bloccato in avvio di preparazione da un leggero infortunio, si è messo subito al passo con i compagni e nell’amichevole di domenica contro la selezione olimpica cinese ha dimostrato di essere già motivatissimo. La Juve lo promuove, i tifosi lo reclamano. Nessun giocatore sa coagulare attorno a sé tanti consensi quanti il campione di San Vendemiano, che la gente ha apprezzato per come ha saputo tuffarsi nell’avventura della B senza remore.
Secondo Ranieri «Del Piero è il calcio». Ricondotta alla mezz’ora di Rovereto è ovviamente un’affermazione gonfia di enfasi. Va presa come un augurio, come una speranza di avere a disposizione un fuoriclasse vero, intatto, pronto a dare tutto per la causa. Ma disponibile anche ad accettare la panchina in concorrenza con Iaquinta e Palladino. Ranieri non è un duro alla Capello, ha sicuramente più tatto e sensibilità del generale di Pieris. Ma ha anche una missione da portare a compimento e non può avere troppi riguardi. Sarà una bella sfida che Del Piero farà di tutto per vincere, animato da quella determinazione che è stata il propellente nella scorsa annata.
Il nuovo contratto che si appresta a firmare di sicuro non avrà effetti soporiferi. Il capitano per primo sa che non può permettersi di dormire sugli allori. Non lo ha fatto neppure quando poteva concedersi il lusso di guardare tutti dall’alto in basso. Oggi che non vede più soltanto come un puntino all’orizzonte il momento dei saluti, metterà cuore e polmoni cercando di cancellare l’immagine di giocatore sempre sotto esame.
Intanto in società si lavora anche sul fronte partenze. Marchisio e Piccolo da ieri sono dell’Empoli, il primo in prestito, il secondo in comproprietà. Legrottaglie è vicino al Besiktas, Chiellini e Blasi sono nel mirino del Manchester City di Eriksson. Lo ha ammesso il loro procuratore, Davide Lippi, che martedì incontrerà il ds Secco. E alla Juve è finita anche la dinastia dei Bettega. Alessandro, figlio di Bobby gol, è stato ceduto a titolo definitivo al Siena.
Del Piero agrees final Juventus contract
tribalfooball.com - July 25, 2007
Alessandro del Piero is set to put pen to paper on his final playing contract with Juventus.
La Stampa says Del Piero has agreed terms on a new deal through to 2010, which will take him up to 36 years of age.
The contract also involves Del Piero moving into the boardroom once he hangs up his boots and taking up a director's role with the Bianconeri.
