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TORINO, 22 gennaio - Domani c'è l'andata dei quarti di finale di Coppa Italia con l'Inter, ma la Juve sta pensando soprattutto al mercato. Il ds Secco è in missione per mettere a segno colpi importanti e lo ha detto apertamente alla stampa inglese: « Mellberg è vicino alla firma del precontratto - ha spiegato - e se tutto andrà per il verso giusto il difensore svedese arriverà a luglio. C'è ancora qualche minimo dettaglio da discutere prima della firma». Ma non solo Mellberg, Secco conferma che la Juve è vicina anche a Sissoko: «E' un giocatore che ci interessa. Non escludo l'eventualità che possa arrivare da noi in questo mercato invernale».
RANIERI - Dopo aver annunciato ieri l'imminente arrivo di Sissoko, Ranieri oggi è tornato a parlare di mercato ammettendo di sperare di avere subito qualche rinforzo: «Sissoko e Mellberg? Io aspetto, spero che arrivino ma lasciamo lavorare chi sta lavorando. Certo che arrivando ora avrebbero sei mesi in più per acclimatarsi e questo è molto importante. Stiamo cercando di costruire man mano questa squadra, per cui lasciateci costruire, lasciateci portare i mattoni». Sperando che i nuovi facciano meglio di alcuni arrivati in estate. «Mi aspettavo che qualcuno si integrasse meglio, e mi dispiace. Ma queste cose vanno sempre un pò lasciate decantare, io quando c'è qualcosa che non quadra dico sempre che forse non ho trovato la chiave giusta, questo proprio per cercare di autocriticarmi fino in fondo. Poi però a volte mi dico pure che le ho tentate tutte. La scelta di Almiron? Aveva dimostrato di essere uno dei centrocampisti più bravi in Italia, e allora andiamo sempre alla ricerca di quei giocatori che hanno già giocato da noi e hanno un certo grado di ambientamento».
GLI ARBITRI - Tema principale della conferenza stampa del tecnico bianconero è stata la bufera sugli arbitri: «Ci sono arbitri giovani e che mancano di esperienza - ricorda il tecnico della Juve - quello che sta facendo Collina non è facile. Hanno sbagliato anche con noi, ma dovremmo un attimino ponderare tutto. Certo che stanno sbagliando, c'è poco da dire e poco da fare. Però a volte anche con la moviola non si riesce a vedere bene, arbitri e guardalinee devono giudicare in un attimo, sfido chiunque ad essere così sicuro e certo». Come sul rigore dato all'Inter domenica sera... «È difficile giudicare, Collina aveva detto che quando la palla carambola dopo aver colpito la testa o il braccio non c'è rigore. Arbitro e guardalinee hanno visto diversamente ma chi vuole bene al calcio deve stemperare un pò i toni, perchè se si mette sempre benzina sul fuoco non so dove si va a finire». Ma la sudditanza c'è o no? «Quando giocavo io un pò di sudditanza psicologica c'era. Contro Bettega, Rivera e altri io non ero nessuno, quindi nel dubbio... E così veniva un pò meno lo spirito del gioco. Tra uno normale e un mammasantissima c'era un pò di sudditanza psicologica. Ora credo che con tutte queste televisioni, queste angolature, noi italiani andiamo sempre a cercare il pelo nell'uovo, a dire era gol o non era gol. Fare l'arbitro oggi è molto più difficile che allora».
L'INTER - Domani c'è Inter-Juve, andata dei quarti di Coppa Italia ma comunque partita che non può mai essere come le altre. Si gioca nel pieno della bufera arbitri, con l'Inter furiosa per l'accusa di favoritismi. Dirigerà Farina, il più esperto degli arbitri italiani, e a Ranieri va bene così: «Noi andremo lì a fare la nostra partita, loro la loro. C'è un arbitro di esperienza, deve essere una bella partita di calcio, punto e basta. Un quarto di finale combattuto, perchè ci sono due squadre che vogliono andare in semifinale. Deve essere così». Sarà un'Inter arrabbiata... «Non credo, non ne ha bisogno. L'Inter è una grossa squadra, non ha bisogno di essere arrabbiata». Nessuna voglia di entrare nei fatti nerazzurri: «Non so - dice a proposito del silenzio scelto ad Appiano Gentile - Hanno pensato di far bene così... Lasciamo che la loro decisione sia la loro decisione, punto e basta».