Il talento di Omar El Kaddouri è sconfinato. E senza confini è la scelta di tornare alle origini, di ascoltare il richiamo della terra dei suoi genitori. Il fantasista del Brescia, 6 gol in campionato, un contratto da allungare e una serie di grandi club pronti a fare la fila per tesserarlo, cambierà e giocherà per il Marocco, con la cui Nazionale maggiore tenterà di qualificarsi per i Mondiali del 2014 in Brasile. «Sì, ormai la decisione l'ho presa - confessa El Kaddouri -. Ho fatto questa scelta perchè ci tengo a partecipare ai Mondiali del 2014. Voglio aiutare il Marocco a centrare un traguardo storico, voglio essere protagonista in Brasile». Ma non è il solo obiettivo: «Ora sono concentrato sul Brescia. La serie A? Prima arriviamo ai 50 punti, poi parleremo di nuovi traguardi». El Kaddouri, classe 1990, è nato Bruxelles, è cresciuto in Belgio, con la cui Nazionale under 21 ha debuttato il 14 novembre nella partita di qualificazione agli Europei contro l'Inghilterra, sconfitta per 2-1 grazie proprio a una rete del fantasista biancazzurro: «Una soddisfazione immensa - dice El Kaddouri -, ma era una decisione che covavo da tempo». E LA DECISIONE di El Kaddouri è stata accelerata dalla presenza, sempre più frequente negli ultimi tempi, a Brescia di emissari della Federazione del Paese nordafricano. Dopo la partita con la Sampdoria, disputata lunedì 7 novembre, è partita la richiesta ufficiale al Brescia: avere il giocatore per la Coppa d'Africa under 23, che iniziava pochi giorni dopo. Ma non essendo una data ufficiale, il Brescia ha opposto un «no» secco e supportato dai regolamenti internazionali. In questi mesi El Kaddouri ha riflettuto, decidendo in piena autonomia anche perchè i genitori non sono mai voluti entrare in una scelta così delicata: «E sarei pure andato in Nazionale il 29 - rivela il giocatore del Brescia -, ma non c'è ancora la documentazione per il mio passaggio dal Belgio al Marocco e non è stato possibile. Sto aspettando, non vedo l'ora di mettermi a disposizione». Nel parlare di questa novità, El Kaddouri sorride. E il sorriso si fa radioso se il discorso cade sul Brescia: «I Mondiali con il Marocco non sono il mio unico obiettivo - precisa il fantasista -. Io penso giorno e notte al Brescia. E sono felice, felicissimo del momento che sta vivendo la squadra». Anche a Gubbio El Kaddouri è stato determinante: da seconda punta inizialmente, a supporto di Jonathas; da mezz'ala nella ripresa, dopo l'ingresso di Piovaccari: «Sì, il gol l'ho fatto da mezz'ala, anche se da seconda punta mi trovo bene. Il gol di Gubbio? È stato un bel contropiede, siamo partiti a velocità impressionante, Jonathas ha saltato l'uomo, io ho seguito l'azione e lui mi ha dato un pallone splendido, perfetto. Non potevo sbagliare». EL KADDOURI non ha sbagliato (e fanno 6 gol in campionato, 5 dei quali dall'inizio del 2012) e il Brescia è volato a 3 punti dai play-off. Ma guai a pronunciare la parola: «So che si fa fatica a crederlo, ma il nostro obiettivo non cambia ancora - il ritornello intonato dal belga-marocchino -. Prima di tutto raggiungiamo i 50 punti, poi cambieremo prospettiva». Un refrain non da hit parade: «Sì, ma forse non vi ricordate da dove venivamo, come eravamo messi solo due mesi fa. Meglio rinfrescare la memoria: venivamo da 5 punti in 13 partite. E come abbiamo fatto presto a risalire la corrente, si fa altrettanto presto a ricadere. Anche se - ed è l'unica concessione di El Kaddouri - ai 50 punti e dunque alla salvezza manca davvero poco». Però il Padova ha perso a Modena e parlare solo di salvezza, a questo punto... «No, prima i 50 punti. Però giochiamo da squadrta, ragioniamo da squadra. Siamo solidi, compatti, anche belli». Grazie soprattutto a El Kaddouri, un taletno sconfinato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
chokers as well.
True.
Buy on AliExpress.com
