TORINO. Tra racconti evangelici e simbologie apocrife, il terzo tempo di Juve-Udinese è un rievocare eroico delle malefatte di uno e dell’altro, con intromissione forzata. Perché a detta dell’incomodo (quelli dell’Inter), che manco c’era in campo e neppure sugli spalti del Delle Alpi, i bianconeri di Fabio
Capello hanno vinto truffando e i bianconeri di Serse Cosmi hanno perso subendo ingiustizie. E’ lo scontro atavico tra chi in bacheca vanta ventotto scudetti e chi ancora rimugina per il contrasto tra Mark Iuliano e Ronaldo dell’aprile ’98. Capita, all’antivigilia della Grande Sfida (mercoledì arriva il Parma ma passa ovviamente in secondo piano). Si comincia in anticipo, anticipando temi e schemi della gara che andrà in onda domenica sera a San Siro. Gara scudetto finché si vuole, ma sempre con la banda mascellata avanti in classifica con un eloquente +8 adesso e chissà tra due giorni...
Eppure, l’aria gelida dell’astronave torinese, un terreno soffice e infido meglio per l’hockey che per il calcio, l’atmosfera da match ingabbiato e senza via di uscita portano in dote tre punti e magagne a volontà. Colpa degli episodi, non certo pilotati, ma comunque decisivi. Cominciamo dalla coda, cioè da Alex Del Piero che segna oltre la linea dei difensori. «Non ho visto niente di irregolare - segnala un Luciano Moggi versione “incasso e respingo” -. In televisione poteva anche essere fuorigioco, il gol di Del Piero, ma dalla tribuna sembrava ok». (I haven't seen anything irregolar. Watched on tv it may be offside, but from the tribune it seemed ok) Solo che la tribuna è distante distante. «Vabbé, il fuorigioco c’è: ma di cinque centimetri, non di due metri. Sì, li ho misurati io... E poi la colpa è dell’assistente» (Yeah, ok, it was offiside, but only of 5 cm, not of 2 m. Yeah, I measured them... Anyway, it's the linesman fault) . Lontano chilometri, sulle onde radio viaggiano commenti velenosi di Giacinto
Facchetti, presidente della rivale Inter. «Le risorse della Juve sono infinite». Un po’ come la pazienza del direttore generale, forse. «Basta, siamo stufi di chi getta il sasso e nasconde la mano: Dattilo c’era anche a dirigere Inter-Cagliari. E allora parliamo di Supercoppa, parliamo di Chievo-Juve... Altro che noi favoriti dagli arbitri. Chi ci segue ha avuto anche sei-sette aiutini nell’ultimo mese. Ci può stare che siamo stati avvantaggiati, fortunati, ma è la prima volta che capita». (That's enough. We are tired of people that accuse us and then pretend they are clean: Dattilo was there also in Inter-Cagliari. And let's talk about the supercup, let's talk about Chievo-Juve... We are not the favourite ones. The ones behind have had 6-7 little helps in the last month. It can happen that we were advantaged, lucky, but it's the first time ti happens) E passa all’elenco, con lucidità scientifica. «Che mi dite del primo gol della Roma in Coppa Italia, com’era?» (What about the first Roma goal in Coppa Italia? How was it?). La prossima. «Mi accennate all’espulsione di Muntari: e quella di Ibrahimovic a Roma, com’era?» (You talk about the red to Muntari: And the one to Ibrahimovic in Rome?). Andiamo oltre, please. «Guardiamo alla fine del campionato quanti episodi a favore abbiamo avuto e poi faremo i conti» (Let's wait for the end of the season and then we'll see). E scatta il calcolatore.
L’Inter incalza, immanente seppur a distanza. «Massimo Moratti ha investito tanto, prima o poi vinceranno». Ma questo campionato no, è solo per la Juve. «Anche oggi (ieri, ndr) abbiamo comunque meritato. E l’ho detto a Pozzo. Un palo vale mezzo gol, due pali fanno un gol». (We deserved the win anyway. I told it to Pozzo. Hitting a post is half goal, 2 posts are 1 goal) Resta il mistero, dato che il secondo l’ha visto soltanto Moggi. Boh. Ritorniamo al patron friulano che definisce il dirigente bianconero «imbonitore». Lui, sorridente, aggiunge: «Imbonitore a chi? Ci siamo incontrati, io e Pozzo» (I didn't try to calm anyone, Pozzo and I agreed). Già. «Ehi, Luciano, stai qui con me così non vai dagli arbitri», l’avviso ai naviganti. Poi il signor Dattilo sbanda e il signor Udinese accusa il colpo. «Non si è divertito? Io invece mi sono divertito tantissimo...» (He didn't enjoy himself? I enjoyed myself very much). E’ un Moggi pungiball, quasi refrattario. «La verità è che noi non protestiamo mai. E invece andatevi a vedere le sviste arbitrali dell’ultimo mese per le squadre in testa alla classifica e noterete che non è certo la Juventus quella favorita» (The truth is that we never complain. Go and watch the mistakes of the refs in favour of the big teams in the last month and you'll notice that Juve isn't the favoured one). Il replay sull’Inter è servito, svicolando. «Il soggetto? Non so, non sono stato attento: ho letto solo i giornali» (Who is? I don't know, I wasn't paying attention: I only read the newspapers). E va bene, benissimo, se la svista paga. «Purtroppo? No, meno male » (Too bad that there have been mistakes? No, thank god). Si frega le mani, Luciano da Monticiano. Perché i suoi ragazzi si son fatti furbi: basta pensare a scugnizzo Cannavaro che sposta Vidigal,
strozzando in gola l’urlo dell’Udinese. «Bravo, Fabio » (For the "foul" on Vidigal). Un campione a trecentosessanta gradi che il dg ammira. Ciò che non sopporta, Moggi, è la querelle
creata ad arte sulla corsa scudetto. Perché la Juve è davanti, perché l’Inter deve per forza rimontare. «Ora ci saranno interpellanze, si griderà alla giustizia. Poi seguirà un martellamento di una settimana. Ma non accettiamo che si parli di campionato non regolare: è regolare eccome, si sbagliano i gol davanti al portiere e si commettono questi errori» (Now there will be questions in parliament, they'll invoke justice. It'll be like an hammering for an entire week. But we can't accept this championship to be labeled as not regular. It's very regular, chances are missed in front of the keeper and there are mistakes like these).
L’Udinese, nella realtà, diventa elemento superfluo alla contesa bianconerazzurra. «L’ho ribadito a Pozzo e capisco il suo dispiacere, ma tutto sommato abbiamo meritato» (I talked to Pozzo and I can understand his sorrow, but after all we deserved the victory). Mentre quelli là, che provocano nonostante la posizione scomoda, devono stare zitti, muti. «Chi è dietro si chieda il perché; sì, si chieda perché è lì e non ancora più indietro » (The ones behind should ask themselves why. Yeah, they should ask themselves why they are there and not even further). Capito?