I understand from the news ghaddafi will help juve and invest more and become the second partner after agnelli.
i think it is positive and maybe he will love juve and help more than lapo elkan who didnt really help until now
please discuss
http://sports.alice.it/it/cmc/calcio/200641/cmc_101811.html
Juventus, soldi freschi da Gheddafi
10 10 2006
Saadi El Gheddafi Grazia Neri
Nei giorni del Processo per Calciopoli, la Juventus ha convissuto con due incubi: quello della retrocessione in C o in B e quello di un eventuale disimpegno degli sponsor in caso di addio al campionato di Serie A.
Concretizzatasi la prima delle due paure, anche se nella versione "meno dolorosa", la società ha potuto invece tirare un sospiro di sollievo per la seconda: sia Nike (dal 2003 principale sponsor tecnico con contratto da 12 milioni a stagione per 12 anni) che Tamoil (principale sponsor commerciale con il recente accordo del 2005 che prevede 110 milioni per cinque anni) hanno infatti deciso di restare legati al "marchio" bianconero.
Certo, in alcuni casi c'è stata un parziale revisione di alcuni accordi ma non quella fuga di partner commerciali che avevano ventilato i più pessimisti.
Anzi, dalla Libia arrivano ora notizie positive in senso contrario: in un'intervista rilasciata al "Corriere dello Sport", Saadi El Gheddafi, figlio del Colonnello libico, grande tifoso bianconero e controllore della sopracitata compagnia petolifera, s'è infatti detto pronto a fare forti investimenti nella Juventus.
"Siamo intenzionati a fare grandi investimenti nella società bianconera - ha detto Gheddafi - Vorremmo diventare il maggior gruppo di azionisti, naturalmente dopo la famiglia Agnelli, che resta il pilastro storico della Juve. Ecco, noi puntiamo a essere il partner principale della Juventus dopo di loro".
"Al momento non abbiamo ancora studiato nel dettaglio le operazioni ma abbiamo la ferma intenzione di aumentare le nostre quote in società - ha aggiunto il figlio del Colonnello - Al momento, non so però quando questo accadrà concretamente".
Tradotte, è il caso di dirlo, in "soldoni", le frasi di Gheddafi significano promessa di denaro fresco in arrivo nelle casse bianconere, casse, che, come recita l'ultimo bilancio, sono decisamente in rosso nonostante le numerose cessioni di calciatori importanti avvenute in estate.
In sostanza, i petroldollari della Tamoil coprirebbero il parziale disimpegno dalla Juventus - a livello di investimenti - avvenuto negli ultimi tempi da parte della famiglia Agnelli, indaffarata soprattutto a rilanciare la Fiat più che a spendere per il club calcistico. In caso di immediato ritorno in A e con i soldi in arrivo dalla Libia, la Vecchia Signora potrebbe così riproporsi subito come una delle "grandi potenze", anche a livelli conomico, del massimo campionato.
Massimo campionato che potrebbe vedere a breve anche il ritorno dello stesso Gheddafi: Riccardo Garrone, presidente della Erg e della Sampdoria, sta infatti cercando di acquisire tutti i punti vendita della Tamoil in Italia e al tempo stesso di portare Saadi, già in Italia con le maglie di Perugia e Udinese, a Genova per vestire la casacca della Sampdoria, in modo da rappresentare la controparte calcistica dell'accordo petrolifero. Scherzando, si potrebbe dire che dopo Olivera un altro bianconero passerebbe in blucerchiato...
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Juventus, soldi freschi da Gheddafi
10 10 2006
Saadi El Gheddafi Grazia Neri
Nei giorni del Processo per Calciopoli, la Juventus ha convissuto con due incubi: quello della retrocessione in C o in B e quello di un eventuale disimpegno degli sponsor in caso di addio al campionato di Serie A.
Concretizzatasi la prima delle due paure, anche se nella versione "meno dolorosa", la società ha potuto invece tirare un sospiro di sollievo per la seconda: sia Nike (dal 2003 principale sponsor tecnico con contratto da 12 milioni a stagione per 12 anni) che Tamoil (principale sponsor commerciale con il recente accordo del 2005 che prevede 110 milioni per cinque anni) hanno infatti deciso di restare legati al "marchio" bianconero.
Certo, in alcuni casi c'è stata un parziale revisione di alcuni accordi ma non quella fuga di partner commerciali che avevano ventilato i più pessimisti.
Anzi, dalla Libia arrivano ora notizie positive in senso contrario: in un'intervista rilasciata al "Corriere dello Sport", Saadi El Gheddafi, figlio del Colonnello libico, grande tifoso bianconero e controllore della sopracitata compagnia petolifera, s'è infatti detto pronto a fare forti investimenti nella Juventus.
"Siamo intenzionati a fare grandi investimenti nella società bianconera - ha detto Gheddafi - Vorremmo diventare il maggior gruppo di azionisti, naturalmente dopo la famiglia Agnelli, che resta il pilastro storico della Juve. Ecco, noi puntiamo a essere il partner principale della Juventus dopo di loro".
"Al momento non abbiamo ancora studiato nel dettaglio le operazioni ma abbiamo la ferma intenzione di aumentare le nostre quote in società - ha aggiunto il figlio del Colonnello - Al momento, non so però quando questo accadrà concretamente".
Tradotte, è il caso di dirlo, in "soldoni", le frasi di Gheddafi significano promessa di denaro fresco in arrivo nelle casse bianconere, casse, che, come recita l'ultimo bilancio, sono decisamente in rosso nonostante le numerose cessioni di calciatori importanti avvenute in estate.
In sostanza, i petroldollari della Tamoil coprirebbero il parziale disimpegno dalla Juventus - a livello di investimenti - avvenuto negli ultimi tempi da parte della famiglia Agnelli, indaffarata soprattutto a rilanciare la Fiat più che a spendere per il club calcistico. In caso di immediato ritorno in A e con i soldi in arrivo dalla Libia, la Vecchia Signora potrebbe così riproporsi subito come una delle "grandi potenze", anche a livelli conomico, del massimo campionato.
Massimo campionato che potrebbe vedere a breve anche il ritorno dello stesso Gheddafi: Riccardo Garrone, presidente della Erg e della Sampdoria, sta infatti cercando di acquisire tutti i punti vendita della Tamoil in Italia e al tempo stesso di portare Saadi, già in Italia con le maglie di Perugia e Udinese, a Genova per vestire la casacca della Sampdoria, in modo da rappresentare la controparte calcistica dell'accordo petrolifero. Scherzando, si potrebbe dire che dopo Olivera un altro bianconero passerebbe in blucerchiato...
