Calciopoli or Morattopoli.. inter fake orgasm (57 Viewers)

Apr 12, 2004
77,165
anyway, why would anybody(i mean anybody,not just Juve fans) would need to defend this disrespectful,arrogant scumbag.if he wasn't act like asshole i would not mention it.

38 or 45 it doesn't matter.i said 45 because i thought his jersey number is pointing his real age.zambrotta wears 77, ronaldingo wears 80, if this is the case balotelli's situation is even worse.

if we trust moratti, recoba was italian when he came to inter.
Are you saying Ronnie is 80 and Zambro is 77?

Did he age 40 years in the 2 years he hasn't played for Juve?
 
Jul 2, 2006
19,435
translation?

"Juve? Un torto e arbitravi in B", Calciopoli, l'arbitro Nucini ai pm

"Se sbagliavi a favore della Juve arbitravi in serie A, se sbagliavi contro la Juve arbitravi in B". Così l'ex arbitro Danilo Nucini, rispondendo ai pm Beatrice e Narducci nel corso dell'udienza del processo di Calciopoli, ha sintetizzato l'esistenza di un sistema di condizionamento degli arbitri. Lucini ha poi aggiunto: "Se una squadra avversaria della Juve riceveva un favore, questo non veniva visto. Al contrario un torto veniva accettato".

L'ex arbitro ha quindi spiegato che i problemi si evidenziarono soprattutto in occasione di una partita Juve-Bologna quando, a 9 minuti dalla fine, assegnò un calcio di rigore alla squadra emiliana che Cruz tirò fuori ("Bergamo mi disse che se il rigore di Cruz fosse entrato avrei finito la carriera"). Ha ricordato che al raduno di Coverciano fu rimproverato dai designatori, Pairetto e Bergamo, che ebbe una sospensione di 40 giorni e che il campionato successivo arbitrò solo in B.

Un'altra contestazione gli sarebbe stata mossa da Pairetto per non aver ammonito l'interista Di Biagio durante un Inter-Udinese finito 2-1. L'ex direttore di gara ha ricordato che la stagione successiva, in serie B, dopo un Napoli-Ancona 1-2 negli spogliatoi avrebbe incontrato l'ex dg juventino Luciano Moggi il quale gli avrebbe detto "complimenti, ci vediamo presto". Nucini decise allora di preparare una sorta di diario - consegnato ai giudici - in cui annotava i giudizi positivi espressi dai designatori in partite in cui registrava errori a favore della Juve o a svantaggio delle avversarie. Giudizi che, nei casi opposti (errori contro Juve o a favore di rivali), erano invece negativi.

"Chi ascoltava le sirene andava in alto", ha commentato. Di questa situazione Nucini parlò con Giacinto Facchetti, di cui era amico, e il dirigente dell'Inter sembrò "incredulo. Non pensava che succedessero queste cose". Su suggerimento di Facchetti, tentò poi di informarsi nell'ambiente arbitrale su chi fosse Mariano Fabiani, ex ds del Messina ritenuto molto legato a Moggi. Ci furono reazioni imbarazzate poi l'arbitro De Santis gli riferì che "se si voleva fare la serie A si doveva passare attraverso Fabiani e Moggi".

Nucini ha poi detto di aver incontrato Fabiani, il quale gli avrebbe assicurato che avrebbe arbitrato di nuovo in A e lo avrebbe messo in contatto prima telefonicamente con Moggi ("Sta tranquillo, ascolta quello che dice Fabiani e ci pensiamo noi", gli avrebbe detto a telefono il dirigente juventino) e poi di persona, organizzando un incontro in un albergo di Torino. Moggi in quella circostanza avrebbe rassicurato che Nucini "deve essere trattato bene, valorizzato e mandato in serie A". Nucini, sempre in quella occasione, avrebbe sentito Moggi che chiamava Bergamo e chiedeva al designatore di "non mandare Dondarini" ad arbitrare la partita della Juve. Fabiani gli avrebbe consegnato quindi una scheda telefonica raccomandandogli di utilizzare tale scheda per parlare solo con lui e di non fare telefonate a persone diverse. L'arbitro subito dopo avrebbe informato Facchetti dell'incontro, parlandogli anche della scheda sim di cui pero' si sarebbe disfatto.

Il rapporto di Nucini con Facchetti, la scheda ''buttata via'' e la mancata denuncia da parte di Nucini di tali episodi sia agli organismi sportivi ("non mi fidavo dell'ufficio indagini di allora", spiegherà Nucini) sia quando fu convocato dal pm di Milano Ilda Boccassini sono stati gli argomenti al centro di incalzanti domande da parte degli avvocati della difesa, in particolare dei legali di Moggi, Trofino e Prioreschi. "Alla Boccassini non ho detto quello che dovevo dire perché mi sono trovato da solo". Per quanto riguarda il rapporto con Facchetti ha sostenuto che l'iniziale semplice conoscenza è diventata nel tempo un rapporto di amicizia. I legali hanno evidenziato alcune contraddizioni rispetto a quanto dichiarato durante le indagini, soprattutto a proposito della scheda sim. Nel corso dell'udienza sono state ascoltate anche le testimonianze dell'ex dirigente dell'Udinese Francesco Dal Cin e dell'ex presidente del Bologna Giuseppe Gazzoni Frascara. Il processo riprendera' il 16 giugno.

SportM.

La Replica di Moggi: "Una vergogna"


"In appello andremo al golden gol"

"Alla fine hanno assolto la Gea e condannato i Moggi: è una vergogna", commenta a caldo sulla sentenza che mette fine a Calciopoli Luciano Moggi. "Mi dispiace soltanto per mio figlio Alessandro, lui è giovane". Poi lancia una provocazione in chiave calcistica: "Le accuse non reggeranno in appello, il processo di secondo grado non sarà i tempi supplementari di questa vicenda. Lì andiamo al Golden Gol".

Non è sorpreso dalla sentenza: "caduto il masso (il reato di associazione a delinquere, ndr), il mattone doveva rimanere", spiega, riferendosi alla violenza privata delle presunte pressioni nei confronti dei calciatori Emanuele Blasi e Nicola Amoruso, contestazioni che Big Luciano giudica "ridicole". "Dopo questa sentenza mi aspetto che direttori sportivi e società di calcio insorgano perchè tutti potrebbero essere accusati di violenza privata", conclude.

Soddisfatto invece dell'esito del processo Davide Lippi: "E' stata una grande sofferenza che ho vissuto da innocente, mi ha insegnato molto, ora continuerò a svolgere il mio lavoro con serietà, dignità e rispetto come ritengo di avere fatto fino ad oggi", spiega. Felice per l'assoluzione della sua famiglia, ringrazia i suoi giocatori che, dice, "mi hanno sempre dato la loro piena fiducia".


Sportmediaset
 

AngelaL

Jinx Minx
Aug 25, 2006
10,215
translation?

"Juve? Un torto e arbitravi in B", Calciopoli, l'arbitro Nucini ai pm

"Se sbagliavi a favore della Juve arbitravi in serie A, se sbagliavi contro la Juve arbitravi in B". Così l'ex arbitro Danilo Nucini, rispondendo ai pm Beatrice e Narducci nel corso dell'udienza del processo di Calciopoli, ha sintetizzato l'esistenza di un sistema di condizionamento degli arbitri. Lucini ha poi aggiunto: "Se una squadra avversaria della Juve riceveva un favore, questo non veniva visto. Al contrario un torto veniva accettato".

L'ex arbitro ha quindi spiegato che i problemi si evidenziarono soprattutto in occasione di una partita Juve-Bologna quando, a 9 minuti dalla fine, assegnò un calcio di rigore alla squadra emiliana che Cruz tirò fuori ("Bergamo mi disse che se il rigore di Cruz fosse entrato avrei finito la carriera"). Ha ricordato che al raduno di Coverciano fu rimproverato dai designatori, Pairetto e Bergamo, che ebbe una sospensione di 40 giorni e che il campionato successivo arbitrò solo in B.

Un'altra contestazione gli sarebbe stata mossa da Pairetto per non aver ammonito l'interista Di Biagio durante un Inter-Udinese finito 2-1. L'ex direttore di gara ha ricordato che la stagione successiva, in serie B, dopo un Napoli-Ancona 1-2 negli spogliatoi avrebbe incontrato l'ex dg juventino Luciano Moggi il quale gli avrebbe detto "complimenti, ci vediamo presto". Nucini decise allora di preparare una sorta di diario - consegnato ai giudici - in cui annotava i giudizi positivi espressi dai designatori in partite in cui registrava errori a favore della Juve o a svantaggio delle avversarie. Giudizi che, nei casi opposti (errori contro Juve o a favore di rivali), erano invece negativi.

"Chi ascoltava le sirene andava in alto", ha commentato. Di questa situazione Nucini parlò con Giacinto Facchetti, di cui era amico, e il dirigente dell'Inter sembrò "incredulo. Non pensava che succedessero queste cose". Su suggerimento di Facchetti, tentò poi di informarsi nell'ambiente arbitrale su chi fosse Mariano Fabiani, ex ds del Messina ritenuto molto legato a Moggi. Ci furono reazioni imbarazzate poi l'arbitro De Santis gli riferì che "se si voleva fare la serie A si doveva passare attraverso Fabiani e Moggi".

Nucini ha poi detto di aver incontrato Fabiani, il quale gli avrebbe assicurato che avrebbe arbitrato di nuovo in A e lo avrebbe messo in contatto prima telefonicamente con Moggi ("Sta tranquillo, ascolta quello che dice Fabiani e ci pensiamo noi", gli avrebbe detto a telefono il dirigente juventino) e poi di persona, organizzando un incontro in un albergo di Torino. Moggi in quella circostanza avrebbe rassicurato che Nucini "deve essere trattato bene, valorizzato e mandato in serie A". Nucini, sempre in quella occasione, avrebbe sentito Moggi che chiamava Bergamo e chiedeva al designatore di "non mandare Dondarini" ad arbitrare la partita della Juve. Fabiani gli avrebbe consegnato quindi una scheda telefonica raccomandandogli di utilizzare tale scheda per parlare solo con lui e di non fare telefonate a persone diverse. L'arbitro subito dopo avrebbe informato Facchetti dell'incontro, parlandogli anche della scheda sim di cui pero' si sarebbe disfatto.

Il rapporto di Nucini con Facchetti, la scheda ''buttata via'' e la mancata denuncia da parte di Nucini di tali episodi sia agli organismi sportivi ("non mi fidavo dell'ufficio indagini di allora", spiegherà Nucini) sia quando fu convocato dal pm di Milano Ilda Boccassini sono stati gli argomenti al centro di incalzanti domande da parte degli avvocati della difesa, in particolare dei legali di Moggi, Trofino e Prioreschi. "Alla Boccassini non ho detto quello che dovevo dire perché mi sono trovato da solo". Per quanto riguarda il rapporto con Facchetti ha sostenuto che l'iniziale semplice conoscenza è diventata nel tempo un rapporto di amicizia. I legali hanno evidenziato alcune contraddizioni rispetto a quanto dichiarato durante le indagini, soprattutto a proposito della scheda sim. Nel corso dell'udienza sono state ascoltate anche le testimonianze dell'ex dirigente dell'Udinese Francesco Dal Cin e dell'ex presidente del Bologna Giuseppe Gazzoni Frascara. Il processo riprendera' il 16 giugno.

SportM.

La Replica di Moggi: "Una vergogna"


"In appello andremo al golden gol"

"Alla fine hanno assolto la Gea e condannato i Moggi: è una vergogna", commenta a caldo sulla sentenza che mette fine a Calciopoli Luciano Moggi. "Mi dispiace soltanto per mio figlio Alessandro, lui è giovane". Poi lancia una provocazione in chiave calcistica: "Le accuse non reggeranno in appello, il processo di secondo grado non sarà i tempi supplementari di questa vicenda. Lì andiamo al Golden Gol".

Non è sorpreso dalla sentenza: "caduto il masso (il reato di associazione a delinquere, ndr), il mattone doveva rimanere", spiega, riferendosi alla violenza privata delle presunte pressioni nei confronti dei calciatori Emanuele Blasi e Nicola Amoruso, contestazioni che Big Luciano giudica "ridicole". "Dopo questa sentenza mi aspetto che direttori sportivi e società di calcio insorgano perchè tutti potrebbero essere accusati di violenza privata", conclude.

Soddisfatto invece dell'esito del processo Davide Lippi: "E' stata una grande sofferenza che ho vissuto da innocente, mi ha insegnato molto, ora continuerò a svolgere il mio lavoro con serietà, dignità e rispetto come ritengo di avere fatto fino ad oggi", spiega. Felice per l'assoluzione della sua famiglia, ringrazia i suoi giocatori che, dice, "mi hanno sempre dato la loro piena fiducia".


Sportmediaset
The second one is old news (8th Jan 2009) about Moggi's trial back in January. Moggi brands Calciopoli 'A Shame'. I think Moggi is saying that he is not surprised by the court's decision and that he is taking the case further up the appeals ladder. He says something about feeling sorry that his son had been dragged into this.

He then goes on about the 'excessive' private pressure put on players like Blasi and Amoruso being ridiculous and says: -

"After this ruling, I expect that directors and sports clubs arise because all could be accused of private violence." (private violence = excessive pressure put on players)

The last paragraph is a quote from Davide Lippi: -

"It has been a very painful experience by innocence. I have learned a lot, now continue to do my job with professionalism, dignity and respect as I feel I have done up to now"

Happy for the acquittal of his family, thanked his players, he says, "I have always given their full confidence."

The second one is too long for me to pick out the nuts and bolts - it's something about refereeing decisions being made against Juve and those made in favour of their rivals. Here's the google translation: -

"/Juve? A wrong and arbitrations in B" Tuesday May 26 2009, 23:06
Calciopoli, the arbitrator to Nucini pm
"If the wrong in favour of arbitration Juve in Serie A, if I am wrong against Juve in B arbitration.
So the former referee Danilo Nucini, responding to Beatrice and Narducci pm at the hearing of the Calciopoli, summarized that there is a system of packaging of the arbitrators. He added: "If an opposing team of Juve received a favour, this was ignored. Instead the wrong was accepted."

The former referee has to explain that the problems are evidenced particularly in the course of a game when Juve-Bologna, 9 minutes to the end and gave a penalty kick to the team that emiliana Cruz pulled out ( "Bergamo said to me that if the penalty Cruz had entered would end his career "). He recalled that at the meeting Coverciano was criticized by the nominee and Pairetto Bergamo, who was suspended for 40 days and that the arbitrator only championship the following year in B.
Another challenge was the move from Pairetto for not having warned the Inter Di Biagio during an Inter-Udinese finished 2-1. Former Race Director said that the next season in Serie B after a Naples-Ancona 1-2 in the changing rooms would have met the ex director general Luciano Moggi, the Juventus fan who will say "congratulations, I'll see soon."
Nucini decided to prepare a sort of diary - delivered to the courts - in which noted the positive cast from designated lots of errors recorded for Juve or disadvantage of the opponents. Reviews that, in cases opposites (errors against Juve or that favoured their rivals), were ignored].

"Anyone who listened to the sirens went on top," he said. This situation Nucini spoke with Giacinto Facchetti, which was a friend and the manager of Inter seemed "incredulous. Do not think that these things happen. At the suggestion of Facchetti, then tried to inquire into arbitration over who was Mariano Fabiani, former ds Messina felt very attached to Moggi. We were embarrassed reactions then the referee De Santis told that "if you wanted to make the league had to go through and Fabiani Moggi.


He said that he had met Fabiani, who assured him that arbitration would be back in A and put him in touch by telephone with first Moggi ( "He's quiet, listen to what he says Fabiani and we will", will say to phone the manager Juventus fan) and then in person, by organizing a meeting in a hotel in Turin. Moggi on that occasion was reassured that Nucini "must be treated well, and enhanced mandate in league."
Nucini, always on that occasion, he would have heard Moggi Bergamo who called and asked the designator of "do not send Dondarini" to arbitrate the match of Juve. Fabiani and then handed him a phone card recommended to use this card to speak with him and not to make phone calls to different people. The referee immediately after the meeting was informed Facchetti, speaking also of the sim card of which pero 'is discarded.

The relationship between Nucini and Facchetti, the tab''thrown away''and the absence of a complaint from Nucini of these episodes is sports bodies ( "I do not trust at the time of the investigation," explains Nucini) and when it was convened pm from the Milan Ilda Boccassini were the topics at the heart of pressing questions from the defense attorneys, particularly the legal Moggi, Trofino and Prioreschi. "At Boccassini I did not say what I had to say because I was alone. Regarding the relationship with Facchetti, it has been argued that the initial simple knowledge has become over time a relationship of friendship. Lawyers have shown some inconsistencies with respect to the allegations during the investigation, particularly with regard to the sim card. At the hearing were also heard the testimonies of former Udinese manager Francesco Dal Cin and the President of Bologna Giuseppe Gazzoni Frascara. The trial will resume 'June 16.

26 May 2009
 

Mark

The Informer
Administrator
Dec 19, 2003
97,628
ex-ref Nuccini says:

- If you made a mistake that favored Juve you reffed in Serie A. If you did against them you reffed in Serie B.

WRONG YOU IDIOT! If that were true Collina and Farina would have been all their life in B or even hung by the balls!

He then says he as friends with Facchetti.

CASE CLOSED!!!
 

Mark

The Informer
Administrator
Dec 19, 2003
97,628
Franco Carraro was cleared of every charge for his alleged implication in calciopoli.

Now we have league Presidents, refs, linesmen, Juventus...and others who were cleared from in charge in this new process so I guess Moggi was corrupting himself.

Some people are shitting their pants right now.
 

Firestarter

▀▄▀▄▀▄▀▄
Jul 15, 2006
25,594
Franco Carraro was cleared of every charge for his alleged implication in calciopoli.

Now we have league Presidents, refs, linesmen, Juventus...and others who were cleared from in charge in this new process so I guess Moggi was corrupting himself.

Some people are shitting their pants right now.
Wait. So what happens now? :confused:
 

Mark

The Informer
Administrator
Dec 19, 2003
97,628
we let the trial continue it's course and slowly take some cash and a couple of scudetti back if our board really want too. With the $$$ they can get out of it they'll be able to have a stadium for free. :D
 

Juventino_NJ

Senior Member
Sep 16, 2006
533
Carraro cleared of Calciopoli

Friday 29 May, 2009

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Former FIGC President Franco Carraro has been definitively cleared of all charges relating to the Calciopoli scandal.

Carraro was originally banned for four years and six months for his part in the scandal, accused of trying to pressure referees into favouring certain clubs.

That punishment was slowly eroded through a series of appeals and this evening the definitive word from the third level of the Cassazione court cleared him of all charges.

Carraro was found to be innocent as he “did not commit” the infractions he was accused of in the 2006 trial.

The same is true of former Federation secretary general Francesco Ghirelli, who was also cleared of all charges.

While in 2006 the Calciopoli scandal was rushed through a hastily-arranged sporting tribunal so that the clubs demoted could begin the new season in the right divisions, it was not the end of the matter.

A civil court case is now underway in Naples to decide if there were any illegalities.

Unlike the 2006 investigation, the likes of Luciano Moggi will be asked to give testimony in a court of law.

Channel 4
 

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