from:
http://www.calcioinborsa.com/milan_campagnaelettorale_040302.htm
CALCIO IN BORSA | IL MILAN IN CAMPAGNA ELETTORALE
La motivazione che spinge gli imprenditori ad investire nelle società calcistiche è sempre stato il ritorno di immagine verso i propri interessi, ovvero verso le proprie aziende. La validità di tale principio è riconosciuta sia a livello nazionale, basti pensare alla famiglia Agnelli con la Juventus, al Lanerossi Vicenza degli anni '70 o a Preziosi con il Como ed il Genoa, sia , e soprattutto a livello locale, data la forte interazione e coesione con la popolazione.
In tale ottica il Milan rappresenta un caso con una duplice valenza a causa del doppio ruolo del proprietario di imprenditore e uomo politico. L'utilizzo del Milan quale veicolo promozionale è evidente in modo esplicito nella campagna elettorale di Berlusconi, fondata principalmente sulla replicabilità sulla scena politica dei propri successi come imprenditore e presidente di club.
Mentre i risultati di aziende di costruzione sono difficilmente rappresentabili nell'immaginario collettivo i risultati di una squadra di calcio godono di un effetto promozionale immediato. I motivi principali sono i seguenti:
- Copertura mediatica: iI calcio occupa rilevanti spazi nei mezzi di informazione: la televisione a pagamento vede nel calcio il principale driver per attirare abbonati, la televisione in chiaro offre programmi calcistici con cadenza quotidiana e con un rilevante affollamento nei fine settimana, tra i giornali il più venduto risulta essere il quotidiano sportivo milanese la Gazzetta dello Sport. Le radio private presentano un palinsesto con una ricca offerta calcistica.
- Facilità di aggregazione Berlusconi-Milan. La figura del presidente è direttamente assimilabile alla squadra a causa della forte assonanza tra l'immagine dell'uomo e del club. Lo stesso nome del partito di Berlusconi, Forza Italia, richiama immediatamente slogan calcistici ripetuti in tutti gli stati.
- Comprensione dei risultati. I risultati di una squadra sono direttamente manifestati da scudetti e coppe, mentre i risultati di un'azienda sono rappresentati da indicatori economici complessi per l'uomo della strada.
In tale ottica i successi del club acquistano particolare rilevanza proprio durante i periodi di campagna elettorale. Emblematico il 1994 anno della "discesa in campo" quando il Milan vinse campionato e Ch. League, e i giocatori costituirono l'asse portante della nazionale arrivata seconda ai mondiali. Emblematiche a tal proposito le parole che Berlusconi rivolse a Spaventa, suo avversario nel collegio di Roma 1 nel 1994, chiedendo quante coppe avesse mai vinto.
Quanto incide il fattore Milan sugli elettori? La popolazione votante può suddividersi genericamente in elettorato forte e indeciso. I primi sono coloro che hanno una convinzione politica precisa e sostanzialmente immutabile. Sono portati a votare per lo stesso partito o schieramento. I secondi sono coloro che cambiano il loro voto tra diversi partiti e schieramenti. La conquista di questa fetta di elettorato è in grado di spostare realmente la maggioranza politica nel paese, ed è quindi il bersaglio principale di ogni campagna elettorale.
Ill Milan, per le caratteristiche citate è tra i più efficaci strumenti di persuasione, a causa delle motivazioni dell'elettore indeciso. Questi tende infatti ad esprimere le proprie preferenze non sulla base di scelte ideologiche, ma su fattori riferibili alle dinamiche della comunicazione commerciale. La vendibilità del prodotto Milan vincente è immediata sia per l'inevitabile ritorno mediatico, peraltro non sottoposto ai vincoli normativi della par condicio, sia per l'immediato accostamento con le qualità dell'uomo politico. Questi si rivolge all'elettore indeciso tramite i successi e l'immagine della squadra. Il prodotto Milan, si fonda quindi su determinate caratteristiche, ben comunicate e promosse verso tifosi ed elettori:
- calcio spettacolo rappresentato storicamente dal modulo di Sacchi e dagli olandesi;
- calcio offensivo con la presenza di centrocampisti di qualità e con il recente tormentone delle due punte;
- calcio vincente in Italia e in Europa;
- società modello che promuove la propria organizzazione ponendosi come riferimento di avanguardia (i.e.Milan LAB)
Il rovescio della medaglia è rappresentato nel caso di Milan perdente, con il rischio di coinvolgimento in una spirale negativa della percezione collettiva. Quando questo è avvenuto, come nel 2000 e nel 2001, la strategia di Berlusconi è stata il progressivo allontanamento dalla squadra, motivando come impedimento proprio gli impegni politici. In tal caso l'obiettivo era persuadere l'elettore riguardo la diretta connessione tra insuccessi della squadra e disinteresse del presidente, comunicando comunque un'immagine vincente.