Here's something more about him.
La giovane punta brasiliana costa 15 milioni, metà del cartellino è del padre
Juve, Pato si mette all’asta
«Prendetemi, sono pronto per l’Europa». Lo vogliono anche Milan, Inter e Barça
«Vedrete, diventerò forte come Ronaldinho».
Rifiutati 10 milioni dei rossoneri. I bianconeri lo seguono da tempo e stanno preparando l’assalto. L’agente è lo stesso di Emerson
VITTORIO OREGGIA
TORINO. Il signor Vittorio Pif*fero,
di chiare origini italiane, da poco tempo è diventato pre*sidente dell’Internacional di Porto Alegre, il club campione del mondo, la squadra nella quale gioca Alexandre Rodri*guez da Silva, detto Pato, che in portoghese significa papero. Il signor Piffero ha uno spicca*to senso per gli affari: ai mer*canti stranieri che sono andati in Brasile per chiedere lumi sul giovane talento gaucho, ha ri*sposto che tutti hanno un prez*zo. E che Alexandre Pato, 17 anni, apparecchio per i denti in bella mostra, stella del Suda*mericano Sub 20, vale dieci mi*lioni di dollari. Ma per il cin*quanta per cento. L’altro cin*quanta, infatti, appartiene al papà del giocatore, che di nome fa Geraldo e che desidera mo*netizzare le doti del figlio. In*somma, chi intente acquistare l’erede di Ronaldinho, il cal*ciatore più illustre del mondo, non se la caverà con una spesa minima. Pare, ad esempio, che il Milan si sia fatto avanti: die*ci milioni l’offerta dei rossone*ri. Respinta. Pare che anche l’Inter sia interessata e che, do*po aver sballato la valutazione di Kakà, tenuto a lungo sotto osservazione e poi abbandona*to, non abbia intenzione di mol*lare. E pare, infine, che pure la Juventus abbia allungato lo sguardo sul baby prodigio dopo aver letto le relazioni esaltanti di Pasquale Sensibile, il capo degli osservatori bianconeri spedito al seguito della rasse*gna paraguayana. Pato più di Edison Cavani, il centravanti del Danubio e dell’Uruguay.
Come Emerson.
Papà Ge*raldo ha investito l’agente Gil*mar
Veloz del compito di piaz*zare Pato in Europa. Si tratta dello stesso manager di Emer*son
e di Mancini, che con la vecchia Juventus aveva ottimi rapporti e che con la nuova non ha ancora concluso affari. Ma c’è sempre una prima volta. Ve*loz si fa aiutare oltre Oceano da Jorge Mendez, l’uomo che ha portato José Mourinho al Chelsea. Tanto per capire che ci si trova di fronte a professio*nisti abituati a realizzare affa*ri con molti zeri e non a un’ac*colita di sprovveduti. Va poi sottolineato che, oltre alle mi*lanesi e alla Juventus, anche Real Madrid e Barcellona si so*no mosse, però con una diffe*renza sostanziale: i merengues
hanno appena preso Higuain
e Gago al mercato invernale con un esborso ingente e prefe*riscono indirizzare i loro sforzi su giocatori più esperti; i cata*lani invece rappresentano una minaccia reale per le tre so*cietà italiane.
«Come Ronaldinho».
E Pa*to che dice? Quanto basta... Dal ritiro della Selecao, il Piccolo Principe ha rilasciato un’inter*vista al quotidiano Zero Hora
di Porto Alegre: « Sono soddi*sfatto della mia avventura, cre*do che l’esperienza con la rap*presentativa Sub 20 possa completare la maturazione professionale anche se ho ap*pena 17 anni. Mi considero pronto per sbarcare in un gran*de campionato europeo, il mio obiettivo è quello di diventare un fuoriclasse come Ronal*dinho e come Ronaldo ». Uno
sborone o solo un ragazzo am*malato di entusiasmo? Lo sco*priremo, i bluff vengono a gal*la. Pato, comunque, garantisce che le voci non lo disturbano: «Al contrario, mi rendono orgo*glioso e riconoscente nei con*fronti dell’Internacional. Io, lo ripeto, sono pronto».
Come Kakà.
Piffero ha appe*na ceduto al Porto il colombia*no
Ranteria per 1,5 milioni di euro ed è disposto a compiere un altro sacrificio per Pato, ma ovviamente a prezzi diversi per. «Siamo di fronte a un cam*pionissimo, mi ricorda un po’ Kakà», ha dichiarato alla Ga*zeta do Povo il presidente. Sot*tintendendo che, proprio per le sue qualità eccelse, Pato non può essere svenduto. Però, co*me spesso capita in queste si*tuazioni, va tenuto conto della spinta esercitata dai genitori. E il padre- padrone Geraldo vorrebbe che il figlio cogliesse l’attimo ed emigrasse per fare fortuna all’estero. In Brasile, dopo aver conquistato il Mon*diale per club, la ex Coppa In*tercontinentale, contro il Bar*cellona, non può raccogliere al*tro. In Europa invece sì. Ju*ventus, Milan e Inter sanno co*me funziona: basta crederci e spendere.
-Tuttosport