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Come la Champions ti cancella il rosso
Uno studio finanziario di Banca Imi: nel bilancio dovrebbero aumentare i ricavi per Champions e Stadium, diminuire le perdite nette, ma se la Juve arrivasse alle semifinali di Coppa ci sarebbe il pareggio. A patto di non spendere troppo per un top a gennaio...
TORINO, 2 gennaio 2013 - Se arrivi in semifinale di Champions League puoi raggiungere l’agognato pareggio di bilancio, a patto di non spendere troppo nel mercato di gennaio acquistando (o “affittando”) un top player. Ma se a gennaio non prendi un bomber di altissimo livello diminuiscono le possibilità di arrivare in semifinale di Champions League. Sembra un rompicapo, anzi lo è e sta tormentando Andrea Agnelli, Beppe Marotta e Antonio Conte, l’unico dei tre che non avrebbe dubbi nel far prevalere le esigenze tecniche a quelle di bilancio.
ILLUMINANTE Un report di Banca Imi, l’investment banking del gruppo Intesa Sanpaolo, evidenziato dal Sole 24 Ore di domenica è, in questo senso, illuminante della situazione nella quale si trova la Juventus intesa come società quotata in Borsa e squadra di calcio in testa al campionato e agli ottavi di finale di Champions League. Secondo il report di Banca Imi, infatti, il bilancio che si chiuderà il 30 giugno 2013 dà incoraggianti segnali, dopo quelli buoni dell’ultimo esercizio. Anche alla luce della trimestrale di settembre, la previsione è ottima: i ricavi dovrebbero aumentare di una ventina di milioni di euro, passando dai 229 del 30/6/2012 a 249 e le perdite nette da 19,4 a 13,3.
LA JUVE S’IMPENNA Si iniziano a vedere gli effetti positivi dello Stadium (gli abbonamenti che sono aumentati di numero nonostante fosse salito il prezzo e la crescita delle attività parallele come il Museum, il tour guidato e il merchandising) e, soprattutto, dell’entrate in Champions League i cui effetti benefici dal punto di vista finanziario sono ormai noti anche ai bambini. Oltretutto, proprio in riferimento alla Coppa, la previsione della banca d’affari tiene conto solamente del superamento della fase a gironi, già acquisita dalla Juventus. Insomma bisogna iniziare a contare i 3,5 milioni degli ottavi, che se superati darebbero i 3,9 dei quarti. Ragionando in modo ottimista e ipotizzando un ulteriore passaggio del turno ci sarebbero i 4,9 delle semifinali. A quel punto - secondo il calcolo effettuato dal Sole 24 Ore che non tiene conto degli ulteriori introiti derivanti dagli incassi al botteghino - anche i 13,3 milioni di perdite previsti da Banca Imi sarebbero azzerati e la Juventus raggiungerebbe l’importantissimo traguardo del pareggio di bilancio con un anno di anticipo rispetto alle previsioni. Un risultato eclatante dal punto di vista economico, che rafforzerebbe ulteriormente l’azienda Juve, ma forse farebbe sognare un po’ di meno i tifosi.
FISCAL CLIFF Perché il giochino crolla qualora a gennaio la Juventus dovesse spendere una cifra importante per l’ingaggio - per fare l’esempio più scontato - di Didier Drogba, i cui emolumenti appesantirebbero ulteriormente il monte ingaggi che secondo il report già cresceranno di 8 milioni quest’anno e di 13 nel prossimo esercizio. E uno dei peggiori nemici del pareggio di bilancio, i dirigenti di Serie A lo sanno bene, è proprio l’aumento delle spese per gli stipendi, che portano con sé tutti pesanti oneri fiscali del caso.
JACKPOT UEFA E quindi? I dati del report di Banca Imi e l’elaborazione del Sole 24 Ore sono una buona chiave per capire il comportamento della Juventus nel mercato di gennaio (e in fondo anche in quello di giugno). Bisogna infatti tenere presente che Agnelli è fortemente interessato alla salute economica della società, perché dalla solidità finanziaria dipende il futuro a lungo termine del club e il fairplay finanziario di Platini prima o poi potrebbe cadere come una mannaia sul calcio europeo (anche se - per ora - Andrea ci crede poco). Così come bisogna considerare che Marotta sa non di avere un budget illimitato in stile sceicchi per il mercato e punta a giocatori che anagraficamente possano rivelarsi investimenti anche nel lungo periodo. Tutto, insomma, congiura contro Didier Drogba in bianconero e con un acquisto particolarmente oneroso a gennaio (soprattutto se il giocatore in questione non potesse disputare la seconda fase della Champions). A meno che non si scommetta sul fatto che Drogba possa farla vincere, la Champions, facendo schizzare ancora più in alto il jackpot Uefa: in quel caso si potrebbe puntare al pareggio di bilancio anche con il colpaccio invernale. Agnelli e Marotta sono disposti ad affrontare questo azzardo? Anche perché con il pareggio di bilancio, magari, il colpaccio può arrivare in estate.
Fonte: Tuttosport (articolo a firma di Guido Vaciago)
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