Positives of the relegation (1 Viewer)

OP

ReBeL

The Jackal
Jan 14, 2005
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  • Thread Starter #81
    Stripper said:
    Well heres something everyone seems to ignore. In a few years time, European rules will change and that a certain percentage of your team should be from the same country as the club, and a certain percentage should be home-grown and club-grown. Alot of clubs are having to work backwards e.g. add the requirements to the team they already have. We dont have to do that cos we already have the requirements and all we have to do is fill the gaps we need. So when teams will be struggling to find the perfect balance between the requirements and the big foreign names, we will already have had that figured out cos we started from scratch.

    its complicated i hope i explained it right.
    Here is the detailed confirmation for your point, Stripper:


    Norme UEFA, la Juve è pronta
    L’obbligo di inserire in rosa under 20 non troverà impreparato il club.


    Già da qualche anno la Juventus ha deciso di investire, in termini di energie e portafoglio, nello sviluppo del settore giovanile. Una scelta, probabilmente, figlia anche dell’entrata in vigore delle nuove norme Uefa, fortemente volute al fine di valorizzare le giovanili dei club d’Europa. Secondo le nuove restrizioni, infatti, sarà obbligatorio inserire nelle liste dei giocatori selezionati per le competizioni internazionali un numero minimo, crescente di anno in anno, di giovani under 21 maturati nel settore giovanile della società stessa. Le recenti dichiarazioni di John Elkann, inoltre, confermano in maniera lampante il rinnovato impegno societario verso il settore giovanile, oggi attentamente controllato dal responsabile Ciro Ferrara. Agli ’86 Marchisio e De Ceglie, aggregati al gruppo di Deschamps già nel corso della preparazione estiva, si è aggiunto l’esordio contro il Lecce del centrocampista centrale Dario Venitucci. Capitano della formazione Primavera, il classe 1987 è un formidabile mix di quantità e qualità: in fase di interdizione è sempre pronto a sacrificarsi per pressare e mordere l’avversario, un attimo dopo sta già avanzando a testa alta con il pallone tra i piedi, pronto per impostare l’azione dall’alto di un’attenta visione di gioco e coadiuvato da un’ottima tecnica.

    Ha già collezionato un paio di panchine, senza essersi ancora potuto gustare l’esordio, invece, il coetaneo Riccardo Maniero, inamovibile punta della formazione di Chiarenza le cui caratteristiche migliori sono il solido fisico ed il fiuto per il gol, oltre a rappresentare una sempre presente sponda per le incursioni dei compagni. Ma sono davvero molti i giovani interessanti che si stanno mettendo in mostra in questo scorcio di stagione: dal terzino sinistro “Beppe” Rizza, il “nuovo Chiellini” cui richiamano il fisico e la predisposizione per la sovrapposizione sulla fascia, al roccioso centrale Andrea Pisani, dall’altro terzino Luca Lagnese all’esterno Andre Cuneaz, inesauribile motorino di fascia dotato di fini piedi, fino al faro di centrocampo Raffaele Bianco e all’attaccante Lanzafame, tutti ragazzi dell’87. E poi... poi non ha ancora saggiato l’erba del Comunale il “Bimbo”, il vero fenomeno di casa Juve: il beinaschese Sebastian Giovinco. Fantasista in grado di fare la differenza in ogni situazione e punto del campo, è il giocatore verso il quale c’è maggiore attesa per il salto tra i professionisti: gli addetti ai lavori tengono i piedi per terra ripensando ad alcuni precedenti (Chiumiento il più recente), ma il piccolo trequartista è davvero un giocatore formidabile, capace di risolvere incontri da solo come raramente si è visto fare da altri.

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