I just came home from the university: This is great! Massimo (er go de turone, they got his nick wrong on the article 
) told us that he was working on getting it printed on an important newspaper, he kept his promise! 
I'm gonna post it here, so it will last even when they'll erase it on the site.
At the beninning it says that after a period of disorientation we are beginning to come out in the open, to get organized "like the risorgiment secret associations"
D , and our pride (of being Juventini) is starting to get tangible and visible.
Then it talks about the march of the 1rst of July, this followed by some pieces of our letter. The article ends with a part of Borrelli's answer.
13 giugno 2006
IL TIFO JUVENTINO SI MOBILITA SU INTERNET E RACCOGLIE MIGLIAIA DI ADESIONI
Sul web lettera aperta a Borrelli
Firmano anche da Cina e Arabia
«Equilibrio, non vogliamo essere i capri espiatori» - Il procuratore: «Svolgiamo le indagini ma non è a noi che dovete chiedere giustizia»
di Silvia Garbarino
TORINO. Storditi prima, spaesati subito dopo, reattivi ora che i giorni della tempesta forsennata sono sfumati. Si sa ancora piuttosto poco sul succo delle indagini condotte dal procuratore Saverio Borrelli su «arbitri e sorteggi manipolati», ma per i tifosi della Juve è il momento di venire allo scoperto. Facendo propri i metodi della carboneria risorgimentale i supporters bianconeri si stanno contando ma l’orgoglio di appartenenza comincia a emergere in maniera vistosa e tangibile.
La marcia del 1° luglio a Torino in via di organizzazione dal gruppo di riferimento in «curva Scirea» al Delle Alpi, i Drughi, è stata la prima mossa, a cui si è aggiunta da una settimana una voce, anzi un grido interattivo. Sul sito più cliccato dai fans bianconeri, ovvero www.juventus1897.it, un giovane romano d’incontestabile fede juventina dal nick «juventino Pinturicchio», in origine Massimo Zampini, ha scritto una lunga quanto accorata lettera a Borrelli.
«A chi altro appellarsi? - si chiede l’estensore -. Alla Juve? No, purtroppo non esiste una società al momento, nessuno che spieghi niente. Al nostro tifo organizzato? No, siamo la Juve noi. Niente vetrine rotte, niente violenza, niente rivolte di piazza. Alla televisione? Ai giornali? Alle televisioni di Berlusconi e di Galliani, i nostri rivali. O a quei giornali che hanno definito “Moggiopoli” l’inchiesta e non “Calciopoli”. A chi appellarsi se non a lei per chiedere giustizia? Solo giustizia. Non amnistia e niente condoni. Se ci sarà da retrocedere, si retroceda pure, ma non perché lo chiede un giornale o una Tv o l’associazione dei consumatori».
Una stoccata a Moggi: «Moggi esercitava il suo potere non solo per la Juve ma anche per la Gea. Che non ci ha mai aiutato. Ci ha portato Baiocco mentre altri per la stessa cifra prendevano Kakà». L’affondo finale: «Le chiediamo giustizia. Niente capri espiatori, ma serie ed eque punizioni per i responsabili. Tutti. Nessuno escluso».
A ieri sera la missiva spedita effettivamente a Borrelli ha raccolto 6 mila firme e c’è il mondo intero: un gruppo dalla Cina (con tanto di data di nascita e residenza dei firmatari), un altro dall’Arabia e poi fans da Francia, Olanda e Polonia (500 firme). Chi condivide può lasciare l’adesione sul sito creato appositamente www.calciopoli.tk.
To yesterday night the letter sent to Borrelli collected 6000 signature and the whole world is in there: a group form China (with birthdate and residence of the ones signing), another one from Arabia and then fans from France, the Netherlands and Poland (500 signatures-they are more than 1300 -). Who agrees can leave their signature on the site www.calciopoli.tk
Il procuratore Borrelli ha comunque già trovato il tempo per rispondere. «La ringrazio per il Suo accorato messaggio, ma non so assolutamente in che termini risponderLe. L'Ufficio Indagini cui mi hanno preposto ha soltanto il compito di raccogliere le fonti di prova. Alla Procura Federale spetta formulare i capi di incolpazione. Infine al Giudice tocca emettere il giudizio ed eventualmente applicare le sanzioni. Cercheremo di svolgere al meglio il nostro compito, ma non è da noi che i tifosi devono attendersi che sia resa giustizia.»
Il popolo della Juve incassa ma la strada per farsi sentire è aperta.
) told us that he was working on getting it printed on an important newspaper, he kept his promise! I'm gonna post it here, so it will last even when they'll erase it on the site.
At the beninning it says that after a period of disorientation we are beginning to come out in the open, to get organized "like the risorgiment secret associations"
D , and our pride (of being Juventini) is starting to get tangible and visible.Then it talks about the march of the 1rst of July, this followed by some pieces of our letter. The article ends with a part of Borrelli's answer.
13 giugno 2006
IL TIFO JUVENTINO SI MOBILITA SU INTERNET E RACCOGLIE MIGLIAIA DI ADESIONI
Sul web lettera aperta a Borrelli
Firmano anche da Cina e Arabia
«Equilibrio, non vogliamo essere i capri espiatori» - Il procuratore: «Svolgiamo le indagini ma non è a noi che dovete chiedere giustizia»
di Silvia Garbarino
TORINO. Storditi prima, spaesati subito dopo, reattivi ora che i giorni della tempesta forsennata sono sfumati. Si sa ancora piuttosto poco sul succo delle indagini condotte dal procuratore Saverio Borrelli su «arbitri e sorteggi manipolati», ma per i tifosi della Juve è il momento di venire allo scoperto. Facendo propri i metodi della carboneria risorgimentale i supporters bianconeri si stanno contando ma l’orgoglio di appartenenza comincia a emergere in maniera vistosa e tangibile.
La marcia del 1° luglio a Torino in via di organizzazione dal gruppo di riferimento in «curva Scirea» al Delle Alpi, i Drughi, è stata la prima mossa, a cui si è aggiunta da una settimana una voce, anzi un grido interattivo. Sul sito più cliccato dai fans bianconeri, ovvero www.juventus1897.it, un giovane romano d’incontestabile fede juventina dal nick «juventino Pinturicchio», in origine Massimo Zampini, ha scritto una lunga quanto accorata lettera a Borrelli.
«A chi altro appellarsi? - si chiede l’estensore -. Alla Juve? No, purtroppo non esiste una società al momento, nessuno che spieghi niente. Al nostro tifo organizzato? No, siamo la Juve noi. Niente vetrine rotte, niente violenza, niente rivolte di piazza. Alla televisione? Ai giornali? Alle televisioni di Berlusconi e di Galliani, i nostri rivali. O a quei giornali che hanno definito “Moggiopoli” l’inchiesta e non “Calciopoli”. A chi appellarsi se non a lei per chiedere giustizia? Solo giustizia. Non amnistia e niente condoni. Se ci sarà da retrocedere, si retroceda pure, ma non perché lo chiede un giornale o una Tv o l’associazione dei consumatori».
Una stoccata a Moggi: «Moggi esercitava il suo potere non solo per la Juve ma anche per la Gea. Che non ci ha mai aiutato. Ci ha portato Baiocco mentre altri per la stessa cifra prendevano Kakà». L’affondo finale: «Le chiediamo giustizia. Niente capri espiatori, ma serie ed eque punizioni per i responsabili. Tutti. Nessuno escluso».
A ieri sera la missiva spedita effettivamente a Borrelli ha raccolto 6 mila firme e c’è il mondo intero: un gruppo dalla Cina (con tanto di data di nascita e residenza dei firmatari), un altro dall’Arabia e poi fans da Francia, Olanda e Polonia (500 firme). Chi condivide può lasciare l’adesione sul sito creato appositamente www.calciopoli.tk.
To yesterday night the letter sent to Borrelli collected 6000 signature and the whole world is in there: a group form China (with birthdate and residence of the ones signing), another one from Arabia and then fans from France, the Netherlands and Poland (500 signatures-they are more than 1300
-). Who agrees can leave their signature on the site www.calciopoli.tkIl procuratore Borrelli ha comunque già trovato il tempo per rispondere. «La ringrazio per il Suo accorato messaggio, ma non so assolutamente in che termini risponderLe. L'Ufficio Indagini cui mi hanno preposto ha soltanto il compito di raccogliere le fonti di prova. Alla Procura Federale spetta formulare i capi di incolpazione. Infine al Giudice tocca emettere il giudizio ed eventualmente applicare le sanzioni. Cercheremo di svolgere al meglio il nostro compito, ma non è da noi che i tifosi devono attendersi che sia resa giustizia.»
Il popolo della Juve incassa ma la strada per farsi sentire è aperta.
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