This article talks about Ibrahmovic and comparing him with other players, could anybody translate it??
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Ibra, nuovo Van Basten o Blissett?
Dopo buona stagione, svedese scomparso
La stagione di Ibrahimovic, a quattro gare dalla fine, è stata senza dubbio deludente. Lo scorso anno lo svedese deliziò i palati del pubblico bianconero ma ad oggi, dopo 31 gare in campionato, sono arrivati solo 6 gol. Pochi per un bomber che punta al pallone d'oro. Nonostante la sua classe, a livello realizzativo non sta andando meglio di "meteore" del passato quali Blissett, Kluivert, Rush, Hakan Sukur e Pancev.
Nessuno può mettere in discussione la classe di Zlatan Ibrahimovic, ma la sua seconda stagione italiana, a livello realizzativo, è lontana parente di quella passata. Dopo i 16 gol dello scorso anno, limitandoci al campionato, quest'anno lo svedese ha messo a segno solo 6 reti in 31 partite, alternando lampi di classe a giocate inguardabili. Vuoi per le voci di mercato, vuoi per la questione del contratto, fatto sta che quasi più nessuno parla del confronto con Marco Van Basten, "il cigno di Utrech" cui, per movenze e classe, lo svedese è stato spesso accostato. A livello di gol realizzati, salta invece agli occhi un altro paragone, quello con alcune "meteore" che nel passato sono transitate fugacemente per il nostro campionato.
Juve, Inter e Milan sono tutte tirate in ballo per aver scovato nel mondo "bomber" dal gol facile, rivelatisi invece "poco puntuali" sotto porta. La rassegna parte da Luther Blissett che, nella stagione 1983/84, indossò la casacca rossonera. Il giamaicano collezionò 30 presenze e 5 reti prima di rifare le valigie per rientrare al Watford da dove era arrivato. Sempre in casa Milan come dimenticare Patrick Kluivert? L'olandese, campione d'Europa con l'Ajax dei giovani fuoriclasse, giunse nel 1997/98 in pompa magna ma poi, dopo 27 presenze, 6 gol e tanti "lisci" sotto porta, prese l'aereo per Barcellona. Passando sull'altra sponda dei Navigli, tutti ricorderanno la scarpa d'oro Darko Pancev. In sede e fra i tifosi vennero stesi tappeti rossi per il "Cobra", ma lui raccolse solo una serie di figuracce: in due tranche, 19 presenze e 3 gol, tanto che il macedone "dal gol facile" finì prima al Leipzig e poi al Fortuna Dusseldorf senza lasciare rimpianti. Come nessun rimpianto lasciò il turco Hakan Sukur, 24 presenze e 5 reti nell'Inter 2000/01. Ma alla Juve tutto bene? Era il 1987/88 quando, dal Liverpool, giunse un gallese dal gol nel dna: i bianconeri fecero pazzie per aggiudicarsi Ian Rush, capace di segnare 139 gol in sette stagioni coi Reds. Ma l'Italia non gli portò fortuna: 30 presenze, compreso uno spareggio, e 7 centri.
La classe di Ibrahimovic non si discute, testimone è la passata stagione quando il suo apporto fu fondamentale per la conquista del 28.o scudetto, ma quella che è venuta meno è la verve realizzativa dell'attaccante. Tanto che viene spontaneo chiedersi se il gol sia davvero una sua qualità assoluta.
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