No hunting season? Sounds of violins, trip to ENG... (17 Viewers)

Sep 1, 2002
12,745
Ancelotti scarica Gilardino: cessione possibile, dipende da chi arriva


Juventus, Cobolli Gigli apre a Ranieri

Il presidente bianconero sul tecnico: non può non interessarci, con lui progetto a lungo termine



TORINO - «Ranieri ha caratteristiche sia tecniche, sia legate all'età, che non possono non interessare un progetto a lungo termine come quello della Juve». Il presidente della Juventus, Giovanni Coboldi Gigli, ai microfoni di Rai Sport, apre così all’arrivo sulla panchina bianconera dell’ex tecnico di Cagliari, Napoli, Fiorentina, Chelsea, Valencia e, nell’ultima stagione, Parma. Claudio Ranieri, per la verità, da qualche giorno era considerato il favorito per la successione a Didier Deschamps. E adesso sembra arrivato il via libera dai vertici del club. «È molto importante - ha sottolineato Coboldi Gigli - anche che questo allenatore sia apprezzato dai grandi campioni della squadra». Alla domanda se Alessio Secco e Roberto Bettega resteranno in società, Cobolli Gigli si è limitato a rispondere: «Secco è il nostro direttore sportivo, Bettega un consulente dell'amministratore delegato».


IPOTESI ERIKSSON - Persino l’austero quotidiano inglese Times si è occupato della panchina della Juve, spiegando che in lizza ci sarebbe anche Sven Goran Eriksson, ex ct della nazionale di Sua Maestà. Il Times spiega che la prima scelta dei dirigenti juventini resta Ranieri, ma che è pronta anche l'alternativa. Intanto, però, lunedì l’ex allenatore del Chelsea dovrebbe incontrare a Roma l'ad juventino Blanc per valutare l’accordo.


VERSO GILARDINO - Cobolli Gigli ha parlato anche del mercato: «Camoranesi penso che abbia intenzione di rimanere, Trezeguet sta discutendo con Blanc e Secco, i problemi riguardano le scadenze contrattuali. Per noi mantenere i campioni è il primo passo per rafforzare la squadra, poi pensiamo a due-tre innesti per puntare alla zona Champions». E intanto Carlo Ancelotti ha sbloccato l’affare Gilardino, attaccante che prenderebbe volentieri la via di Torino. Il tecnico rossonero ha spiegato che il Milan potrebbe cedere Alberto Gilardino, ma un eventuale divorzio non dipenderà dalla volontà del giocatore. Ancelotti si è detto «sorpreso» dalle recenti dichiarazioni dell’attaccante: «Qualche giorno fa, ho parlato con il giocatore e sembrava tutto sotto controllo. In questi giorni deve essere cambiato qualcosa - ha spiegato il tecnico - Lui parla della possibilità di essere ceduto e non è detto che la società non possa avallare questa richiesta. Tutto dipenderà dall’eventuale contropartita tecnica».
03 giugno 2007
 
Sep 1, 2002
12,745
Ancelotti: "Gilardino?
Se vuole andarsene..."


L'allenatore non ha gradito le parole dell'attaccante: "Ha parlato di fiducia e lealtà, ma le ha sempre avute. La concorrenza invece è inevitabile". Sull'ipotesi-partenza: "Se è una sua esigenza si può fare, ma per una contropartita tecnica adeguata"

VILLASIMIUS (Cagliari), 3 giugno 2007 - "Se Gilardino ha l'esigenza di andar via non è detto che non possa essere accontentato purchè si trovi una contropartita tecnica adeguata". Non è piaciuto a Carlo Ancelotti lo sfogo di Alberto Gilardino che, dalle pagine della Gazzetta, oggi ha manifestato l'idea di voler, nella prossima stagione, cambiare maglia perchè poco utilizzato. A Villa Simius, in occasione del consueto workshop rossonero, l'allenatore del Milan si è detto un po' sorpreso dalle dichiarazioni dell'attaccante: "Fino a pochi giorni fa lo sentivo tranquillo - ha detto Ancelotti - e la situazione era sotto controllo. Lui parla di fiducia e lealtà ma la fiducia gliela abbiamo sempre data, quanto alla lealtà può stare tranquillo perchè lo ritengo un giocatore importante anche se al Milan la concorrenza è d'obbligo". "La concorrenza, infatti, deve essere uno stimolo a far meglio non certo un peso. Gilardino è giovane, può migliorare, ha già fatto parecchi gol e anche lui, come tutti, ha avuto i suoi alti e bassi".
INZAGHI L'ESEMPIO - "La certezza di giocare sempre per un giocatore del Milan non c'è perchè -ha spiegato Ancelotti- l'unico che dovrebbe e potrebbe giocare in tutte le partite è Kakà". L'allenatore rossonero invita quindi il giovane attaccante a prendere esempio da Inzaghi "un attaccante che vive in modo particolare la propria professione. Si fa sempre trovare pronto. Ha avuto anche lui i suoi problemi all'inizio ma poi ha giocato la partita più importante e l'ha centrata e sicuramente può rappresentare un esempio per tutti". "Si dice spesso che Inzaghi sia innamorato del gol -ha aggiunto il tecnico con un sorriso- ma in realtà è il gol che è innamorato di lui". Dopo aver precisato che per la prossima stagione l'organico sarà ridotto da 28 a 25 giocatori, Ancelotti ha spiegato che le trattative di mercato sono "non semplici perchè si tratta di giocatori che giocano in società di grande prestigio". Quanto a Maldini, costretto a star fermo almeno tre -quattro mesi, per il momento, ha spiegato Ancelotti "la società rossonera non è alla ricerca di alcun sostituto". Capitolo a parte per Ronaldo che, ha detto Ancelotti "con una preparazione adeguata mi aspetto che faccia quello che è riuscito a fare in così poco tempo".
MERCATO - "Un regalo da parte della società? Il più bello è già arrivato, ed è la Coppa dei Campioni. Adesso stiamo parlando con la società per rendere la squadra più competitiva. Quello che si legge sui giornali risponde più o meno al vero, la volontà è quella di prendere un centrocampista e un attaccante". Si parla di Eto'o, Sheva, Drogba... "La volontà c'è, ma sono tutte trattative non semplici da fare. Emerson? Non ho fatto nomi e non ne voglio fare, anche se Emerson è un giocatore con caratteristiche che ci potrebbero servire", dice ancora Ancelotti, che definisce il centravanti dell'Arsenal, Thierry Henry, "un grande attaccante, tra quei giocatori che ci interessano".

gasport
 
Sep 1, 2002
12,745
Gilardino: "Non so se resto
Valuto altre soluzioni"


Intervista all'attaccante rossonero, che non si nasconde e racconta la sua verità: "Al Milan sto bene, ma vorrei avere la fiducia di tecnico e società. Mi sento sempre in discussione e mi sembra una cosa surreale. Atene? Sì, pensavo di giocare"

MILANO, 3 giugno 2007 - Alberto Gilardino è un ragazzo di quasi 25 anni. Un ragazzo perbene, orgoglioso e oggi un po’ confuso. Nell’estate 2004 la sua esclusione dall’Europeo rischiò di far linciare Trapattoni; oggi, dopo altri 60 gol in tre stagioni, Gila è in discussione. Una situazione strana, che lo fa soffrire: la sensibilità non si può marcare. Dopo aver letto e ascoltato qualunque cosa in silenzio e prima di andare in vacanza con la dolce Alice (che gli sta accanto giorno dopo giorno in questo momento particolare), Alberto ha deciso di aprire il suo cuore. E lo ha fatto per il Milan, per i suoi tifosi e per se stesso.
- Gilardino, qual è la situazione?
"E’ semplice: io al Milan sto benissimo, ma non posso garantire che resterò. Ho un contratto lungo e un bellissimo rapporto con l’ambiente rossonero. Ma nel calcio può succedere di tutto e sto valutando anche altre soluzioni. Non sarei onesto se lo negassi".
- Da che cosa nascono i suoi dubbi?
"Per me sono indispensabili la fiducia della società e dell’allenatore".
- Pensa di non averla?
"In passato c’è stata, vorrei che ci fosse anche in futuro".
- Che cosa intende per fiducia?
"Intendo giocare senza essere messo in discussione al primo errore o alla prima partita negativa. A 25 anni ho voglia di giocare con continuità. Anche per ripagare il Milan che ha investito una grossa cifra su di me".
- L’esclusione dalla finale di Atene l’ha ferita?
"Pensavo di giocare, lo ammetto. E quando l’ho saputo ci sono rimasto male. Però io metto sempre il bene della squadra davanti a tutto e ho cercato solo di concentrarmi per fare al massimo i minuti che Ancelotti mi ha concesso. E poi il trionfo del Milan ha fatto passare l’amarezza".
- E’ vero che se arriva un altro grande attaccante lei chiede la cessione?
"Io non ho paura della concorrenza. Al Milan me la sono sempre giocata con grandi campioni senza problemi: Shevchenko, Inzaghi, Vieri, Ronaldo. Se la concorrenza è leale, se scende in campo sempre chi sta meglio io non ho problemi".
- Che cosa accadrà, secondo lei?
Il Milan acquisterà una punta di livello mondiale. E, intendiamoci, è giusto che la società voglia rinforzare la rosa. Io chiedo solo di potermi giocare davvero le mie carte alla pari con gli altri. Altrimenti sarebbe inevitabile cercare un’altra soluzione".

- Lei si è offerto a qualche squadra?
"No, nella maniera più assoluta. A nessuno e in particolare non all’Inter. E non lo farò in futuro. Questo lo giuro ai tifosi del Milan, a cui io voglio molto bene. Qualcuno mi ha fischiato quest’anno, ma la maggioranza è dalla mia parte e mi ha sempre sostenuto. Vorrei ripagarli con tanti gol".
- Oggi è più probabile che resti al Milan o vada via?
"Non lo so. Il mio procuratore Bonetto ha avuto un colloquio con la società e ne avrà altri in futuro per capire meglio la situazione. Galliani gli ha detto che il Milan vuole tenermi, tanto è vero che non si è parlato di offerte di altre squadre".
- Come giudica la sua stagione?
"Buona: ho fatto 16 gol senza giocare moltissimo. Avrei potuto fare di più, lo so, ma questo discorso vale sempre: io credo di dover ancora migliorare e mi impegno giorno per giorno in allenamento per riuscirci".
- Il suo nome è stato associato a Juve e Barcellona.
"Sono grandi società, fa piacere il loro interessamento. Però il Milan è il top: difficile immaginare di lasciarlo".
- Però è una possibilità concreta. Nel caso, meglio una squadra italiana o straniera?
"Dipende dalle prospettive. Per il momento continuo a pensare al Milan, è la mia prima scelta. Se però, come detto, non sentissi la fiducia, allora mi guarderei intorno".
- Si sente in discussione?
"Sì, mi sento in discussione. E sinceramente non so perché. Credo sia una cosa surreale. A volte mi sembra una situazione incredibile".
G.B. Olivero
 
Jul 2, 2006
18,850
I wouldn't mind a Trez + 5m € for Gila swap in Trez doesn't want to renew his contract.

- Gila is a Juventino(not that it matters)
- Gila knows how to score
- Gila moves a lot on the pitch to help his teammates
- Gila is younger
...
Trezeguet is a Juventino
Trezeguet is goal's itself
Trezeguet won matches and scudetti for his teammates
Trezeguet isnt older

I dont want to see him in milan

Valencia or Lyon acceptable for me
 

zizoufan

Z.Z T h e M a s t e r
May 25, 2004
2,500
please guys , for once in ur life try to be logical. Trezeguet must leave if he doesn't to renew his contract. It's simple as that. We all love trezegol but we cannot afford keeping him for one year and lost him for free. Wake up please. :disagree:
 

oriax

Junior Member
Mar 30, 2007
427
please guys , for once in ur life try to be logical. Trezeguet must leave if he doesn't to renew his contract. It's simple as that. We all love trezegol but we cannot afford keeping him for one year and lost him for free. Wake up please. :disagree:
:agree: Yeah, we are not Real Madrid!
 
Nov 28, 2006
216
if he doesnt extend he must be sold.
im sure all of the juve fans like him but juve is on the top of our list.
we can't afford him to be free agent.
that's not the juve way, cuz usualy when we let go of our stars we get big bucks for them.
 

Adrian

Senior Member
Jan 31, 2003
6,297
I would rather Ranieri over Sven, seriously, Sven isnt that great. I know he won a scudetto with Lazio, but with the 300 million dollar team they had, he should have been more successful. And his speel as Englands coach was a disaster.

As for Gilardino, I think what ever we would pay for him we would get the same for Trezeguet. Would be a direct swap considering Trezeguet turns 30 years of age this September.

Eto'o is a player I would like to have at the club.
 

Adrian

Senior Member
Jan 31, 2003
6,297
Trez turns 30 years old this year, i really think the club shoudl cash in on him now while they can get something for him.
 

Users Who Are Viewing This Thread (Users: 0, Guests: 17)