There is a very very long interview with Lippi ONLY about Juve in TuttoSport .
i'll post it here but i'm sorry a can't translate it .
Il ct campione del mondo parla della sua “squadra del cuore”
«Buffon resterà alla Juve»
Lippi: « Quest’estate sarٍ in barca, mentre vedo bene Gigi nel ritiro bianconero
GUIDO VACIAGO
TORINO. E’ una storia d’a*more che non finirà mai. La Juventus e Marcello Lippi
potranno anche non incrocia*re nuovamente le loro storie ( anche se molti giurano il contrario), ma rimarranno sempre innamorati l’uno del*l’altra. Troppe vicende, trop*pe emozioni, troppi senti*menti sono intercorsi fra il tecnico e quei colori perché il tempo possa mai cancellare l’indissolubile legame. I tifo*si bianconeri lo riconoscono come l’Allenatore, icona della panchina come solo tre altri grandi possono essere: Tra*pattoni, Carcano e Parola.
Lui guarda alla società bian*conera come la Società per eccellenza e quando parla di
lei, cambia il tono della voce e l’espressione. E quando parla di Juve, Lippi, va sem*pre ascoltato.
Lippi, l’interrogativo di milioni di tifosi bianconeri in questo momento è: la Juventus della prossima stagione tornerà subito a lottare per i primissimi po*sti?
« Io penso che la Juventus debba andare per gradi. Ca*pisco l’ansia dei tifosi, ma adesso la concentrazione de*ve essere focalizzata sulla promozione e sul raggiungi*mento della serie A. Poi, dopo il mercato, si potranno fare delle valutazioni per la pros*sima stagione. Ora sarebbe prematuro » .
Andare per gradi vuol dire anche cercare di non lan*ciarsi subito all’insegui*mento dell’Inter o del Mi*lan, con il rischio di essere avventati sul mercato?
« Andare per gradi vuol dire evitare questo tipo di ragio*namenti prematuramente » .
La Juventus, perٍ, ha una mentalità vincente, conso*lidata negli anni e che per altro anche lei ha contri*buito a costruire: si potrà rinnegarla?
« La mentalità vincente fa parte del Dna della squadra e del club. Quello non morirà mai e farà parte della forza juventina per la prossima stagione » .
E Buffon ci sarà la prossi*ma stagione?
« In parte gli ho risolto il pro*blema, no? ( ride) Aveva detto mi avrebbe raggiunto ovun*que e siccome non tornerٍ in panchina, posso solo propor*gli Pianosa, Capraia, Elba, Corsica... Insomma, non so se gli conviene. Cosى, direi che a luglio lo vedo bene nel ritiro della Juventus » .
C’è grande feeling tra di voi...
« Buffon è un personaggio unico. Solare, sincero, imme*diato. Per capacità e forza di comunicare ha un unico ri*vale in tutto il mondo dello sport ed è Valentino Rossi. Loro due sono molto simili » .
E Del Piero? Nella costru*zione dei suoi gruppi, quel*lo juventino e quello az*zurro, ha sempre avuto ruolo fondamentale.
« Questo perché lui è un ra*gazzo con un’intelligenza su*periore e quindi sa capire le situazioni e si sa inquadrare in queste meglio di altri. Un esempio lampante è stata la semifinale contro la Germa*nia al Mondiale, lui è partito dalla panchina, ma ha inter*pretato quella partita come se fosse in campo dal primo minuto. Si è fatto trovare prontissimo, non ha sbaglia*to nulla. Queste sono le cose che fanno la differenza in un campione » .
Ora dice che vuole conti*nuare a giocare ancora a lungo. Secondo lei è possi*bile?
« L’ho letto anche io e mi sono compiaciuto. Ogni volta che gli prospettano un futuro da dirigente quasi s’arrabbia e sottolinea che vuole restare in campo ancora parecchi anni. Fa bene, è uno innamo*rato del suo mestiere e io penso che possa farcela, per*ché è un professionista in*credibile.
Passa ogni momen*to della sua giornata a cer*care di migliorarsi, curando*si o allenandosi specificata*mente. E ora i giocatori pos*sono anche arrivare a 38 an*ni » .
Che idea si è fatto delle di*chiarazioni di Camorane*si a proposito dell’Inno di Mameli, che tanto hanno fatto arrabbiare i tifosi?
« Non penso che l’Inno sia un problema. Io so che quando abbiamo vinto il Mondiale è venuto da me, con indosso la maglia azzurra, e mi ha det*to: grazie di avermi fatto vi*vere queste emozioni. Lui è un giocatore di cuore e grin*ta. Per me conta quello più dell’Inno. Ascoltate quello che è capitato a me quando ho esordito come ct in Islan*da: prima della gara, suona*no l’Inno e io lo ascoltavo per la prima volta, se guardate le immagini noterete che sorrido. Vi spiego perché: ho pensato, ora qualcuno sotto*lineerà che non canto, ma se solo sapesse che terremoto di emozioni e orgoglio ho den*tro, starebbe zitta » .
Perché molti campioni del mondo hanno faticato in questa stagione?
« In realtà sono pochi quelli che non hanno brillato, forse solo Cannavaro e Zambrotta e neppure per colpa loro. Io penso che abbiamo pagato la stagione della loro squadra e l’ambientamento in un altro Paese, che vuol dire altro cal*cio, altra alimentazione, al*tre abitudini » .
Lei che lo ha allenato: qual è la squadra più adatta a Luca Toni il Milan, l’Inter o la Juventus?
« Ma la Juventus ha uno dei più forti centravanti del mondo che è Trezeguet, ecce*zionale di testa, formidabile in zona gol, ottimo nel gioco di sponda. E poi è un grande professionista. Toni è co*munque un eccellente attac*cante e dovunque vada si troverà bene, anche perché è molto serio » .
Cosa pensa dei nuovi ac*quisti della Juventus?
« Grygera l’ho conosciuto qualche anno fa. Ero nella Repubblica Ceca a ritirare un premio insieme con Ned*ved e mi presentarono que*sto giocatore, che già allora sembrava fosse vicinissimo alla Juventus. Poi non se ne fece nulla, ma mi sembra che la sua carriera sia prosegui*ta in modo brillante. E’ un difensore che puٍ stare a de*stra e a sinistra, ma anche al centro. Molto duttile e di rendimento » .
E Salihamidzic?
« Anche lui mi sembra un ot*timo giocatore, di grande continuità. Puٍ dare il suo contributo, anche perché mi sembra che abbia molta esperienza e sappia benissi*mo come ci si comporta in una grande squadra » .
Quando era allenatore del*la Juventus chiedeva con*sigli ai giocatori sui nuovi acquisti?
« Mi sono sempre appoggiato ai giocatori di carisma ed esperienza per la gestione dei nuovi. Chiedevo sempre ai Vialli, ai Peruzzi, ai Del Piero di spiegare a chi arri*vava cosa voleva dire essere alla Juventus e giocare sem*pre per vincere. Consigli in senso stretto no, ma poteva capitare di parlare con loro di qualche giocatore. Per di*re, chiedevo a Ferrara: ma com’è quel tale attaccante? E se lui mi diceva: per carità, lo marco con un piede solo, mi serviva per completare le mie idee » .
LA LINEA VERDE DELLA JUVE ( about Palladino and Juve youngsters )
«E’ giusta la politica sui giovani E Palladino ha esordito con me»
TORINO. « Brava Juve, continua cosى » . La li*nea verde dei giovani scelta della Juventus piace molto a Marcello Lippi. « E’ giusto pun*tare su di loro ed è bello che lo faccia una grande squadra. Certo, la situazione è parti*colare, ma è comunque un inizio. Quando so*no stato io allenatore della Juventus c’erano meno possibilità di far giocare con continuità dei giovani, ma sono orgoglioso di aver fatto esordire Palladino, in una partita di Coppa Italia, e anche Paro. Sono due giocatori di ta*lento e di sicuro avvenire. E la Juventus non ha solo i giovani della sua rosa, ma almeno una decina di fortissimi ragazzi sparsi per l’Italia. Questo puٍ trasformarsi in un vero e proprio tesoro nei prossimi anni. E con i gio*vani bisogna insistere: farli giocare e insiste*re, soprattutto quando si crede in un gioca*tore. Lo metti in campo una volta, due, tre: magari sbaglia la prima e anche la seconda, ma poi il talento emerge e la soddisfazione è tanta. Le squadre italiane puntano su gioca*tori già pronti, ma il segnale che ha manda*to la Juventus quest’anno, cosى come quelli mandati dall’Arsenal, per fare un esempio, sono importanti » . Sarà contento il suo luogo*tenente in Germania, Ciro Ferrara, che tor*nato in bianconero dopo l’avventura mondia*le è diventato il responsabile del settore gio*vanile bianconero e ha subito messo in ba*checa una SuperCoppa Italiana e una Coppa Italia, entrambe vinte contro l’Inter
IL SUO EX ALLIEVO ( About DD )
«Deschamps è stato bravissimo la situazione era molto difficile»
TORINO. Lo ha allenato e ne aveva fat*to uno dei capisaldi del centrocampo nel*la sua prima e vincente Juventus, ora lo stima come allenatore, sapendo bene quali e quante difficoltà si possono af*frontare su una panchina come quella della Juventus. La risposta di Lippi al*la domanda su Deschamps è netta, sen*za nessuna esitazione o distinguo: « Di*dier è stato bravissimo. Ha svolto un la*voro eccellente, perché sia lui che la so*cietà hanno saputo immedesimarsi in tempo brevissimo nella nuova realtà e non era affatto facile. La situazione che ha dovuto gestire, poi, non era affatto fa*cile, con molti giocatori che non avevano nessuna esperienza in serie B. E’ stato bravo lui, brava la società e molto co*scienziosi i giocatori che si sono resi di*sponibili » . Ha seguito con molto interes*se il cammino della sua ex squadra e, più di una volta, ha chiacchierato con Deschamps su argomenti tecnici e tatti*ci. E chissà che il suo ex allievo non con*futi una teoria che Lippi sposa: « I gran*di campioni difficilmente diventano grandi allenatori. Questo perché manca loro la didattica, ovvero la capacità di insegnare. Per chi è stato molto bravo è tutto naturale e si puٍ pure irritare nel vedere che i giocatori non riescono a se*guirlo » .
Lippi talking about Gigi
«Per capacità e forza di comunicare, Buffon ha un solo rivale: Valentino Rossi. Gigi è solare, sincero e diretto, un grande uomo oltre che un grandissimo portiere»
About Treze :
«Trezeguet è uno dei più forti centravanti del mondo. Formidabile sotto porta, di testa e nel gioco di sponda. Ed è un ottimo professionista. Toni? Bravissimo e serio»
About Del Piero :
«Del Piero è un giocatore di intelligenza superiore, fondamentale per il gruppo. Mi fa piacere che voglia continuare a giocare, sono sicuro che potrà farlo fino a 38 anni»
About Camo :
«Camoranesi è un giocatore di cuore e grinta. Non canta l’Inno? Ma lui ama la maglia azzurra e a Berlino mi ha detto grazie per le emozioni che ha provato»