Il Capitano Alessandro Del Piero (101 Viewers)

venom

Senior Member
Oct 22, 2003
1,288
Where did this Mancini thing pop up? According to Tuttosport Roberto Mancini is having similar thoughts as Alex - leaving Italy. Roma's Mancini on the other hand - what's he got to do with this, where was he mentioned?
 

Azzurri7

Pinturicchio
Moderator
Dec 16, 2003
72,692
giovanotti said:
I noticed that,too.

One of the greatest, of his goals,this season, was against Reggina and he scored with the left if I'm not wrong!

Thats right, gio.

Desmond said:
He used to score alot with his left before that infamous injury. Somehow after he came back he relied more on his right and now it seems he's found his feet again- literally. :biggrin:

Indeed. I even remmber him trying once to take a Freekick with his left feet.
 

ReBeL

The Jackal
Jan 14, 2005
22,871
Please tell me this doesn't say that Alex wants to join Tottenham...:cry:

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TENTAZIONE INGLESE: TRA LE MOLTE VOCI RIPRENDE FORZA QUELLA DEL TOTTENHAM
I tormenti di Alex
l’uomo scudetto
Un altro gol decisivo. E ora pensa all’addio
Marco Ansaldo

TORINO. L’anno scorso, il cammeo dello scudetto fu la sua rovesciata a San Siro. Ora Del Piero ha messo la firma sul gol del pareggio con la Fiorentina che ha stemperato l’idea di una crisi della Juve anche in campionato: sette punti rosicchiati dal Milan in due mesi (il 5 febbraio la differenza era 14), sono le stimmate della rimonta rossonera, tardiva se la Juve recupererà un passo accettabile e tornerà a vincere dopo tre pareggi consecutivi. Ancelotti rimpiange la scelta della settimana scorsa quando mandٍ in campo a Lecce il Milan2, quasi il 3, e perse un’occasione straordinaria per avvicinare i bianconeri, lui che da allenatore della Juve subى la più cocente delle rimonte, i nove punti recuperati dalla Lazio nell’anno del Giubileo.

Del Piero controlla la situazione. Ne ha viste tante in tredici anni, non puٍ stupirsi di nulla. Ma chi ha il permesso dalla Juve di parlargli (ce n’è ancora qualcuno, Moggi non possiede un bavaglio cosى grande) sostiene che Alex è ancora molto fiducioso e si prepara a festeggiare il settimo scudetto, forse l’ultimo della sua carriera italiana. Sono i giorni in cui le decisioni maturano. Moggi e Giraudo speravano di chiudere, prima di Pasqua, anche l’ultimo spiraglio alle ambizioni milaniste e di trovarsi in semifinale di Champions League. Fallito clamorosamente il secondo obiettivo, c’è da consolidare il primo: la matematica fissa in Juve-Lazio il primo match scudetto ma è probabile che si vada oltre e c’è da fare i conti con un ambiente di cui trapelano le prime crepe.

Si parla di una cessione di Camoranesi, è finito sotto osservazione anche Vieira, nonostante il risveglio nel finale della partita con i viola. Quando la condizione fisica si è appannata, la Juve è parsa più normale, ha strappato i risultati con la forza dell’orgoglio e non sempre è stata sufficiente. C’è in atto una riflessione. Si rivedranno anche i programmi di preparazione che portano le squadre di Capello a calare in primavera quando le Coppe entrano nel vivo.

Prima o poi ci si dovrà occupare anche di Del Piero, che è rimasto sullo sfondo. Alex è combattuto. La Juve gli prolungٍ il contratto in un momento difficile, questa è stata la sua casa fin da ragazzino e a Torino sta bene: gli demoliranno presto anche il Delle Alpi, che non gli piace. Si sente una bandiera, i tifosi non perdono l’occasione per dirgli che lo è, come mercoledى sera mentre i bianconeri perdevano la qualificazione contro l’Arsenal. Solo i rapporti all’interno si sono modificati: se ne è andata la vecchia guardia cresciuta negli anni di Lippi, con i nuovi il feeling è più freddo. E poi c’è Capello. Non è bastato il saluto quasi amichevole che il tecnico gli ha riservato mentre usciva dalla partita con la Fiorentina, da salvatore della patria. Quando le cose torneranno normali, senza il filo d’ansia che ha legato un po’ tutti in questi giorni, Alex tornerà uno dei tanti.

Viaggiando verso i 32 anni puٍ pensare a un cambiamento nella vita che non sia solo quello di avere un figlio. «Ibrahimovic non lo vendo per niente al mondo, se fosse un campione di 31 o 32 anni valuterei le cose in modo diverso», ha dichiarato Moggi in un’intervista dieci giorni fa. Non si riferiva a Del Piero, perٍ l’identikit gli si addice. A gennaio Alex era motivato ad andarsene, gli piacerebbe provarsi in Inghilterra: a Londra parlano di contatti con il Tottenham e un paio di altri club, per sondare il terreno. Poi arrivٍ il record dei gol strappato a Boniperti, la sua immagine riprese forza, certe amarezze si sono attenuate e probabilmente era subentrata la speranza che, tra tante offerte, Capello ne scegliesse una per andare via. Ora Del Piero sa che il tecnico rimarrà, le frizioni resteranno intatte. E le voci di un finale in Inghilterra hanno una nuova consistenza. Il record dei 200 gol (gliene mancano 7, molti per le cinque partite che restano) e un ottavo scudetto non sembrano traguardi che lo possano fermare, se deciderà di andarsene.

http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/rubricahome.asp?ID_blog=28
 

ReBeL

The Jackal
Jan 14, 2005
22,871
Del Piero come Bettega e Scirea


Il capitano, bianconero dal 1993, punta al settimo scudetto, tutti conquistati con la Juve, come i due grandi campioni del passato. Caso analogo: Costacurta e Maldini col Milan

TORINO, 11 aprile 2006 — Pioggerellina novembrina. Silenzio assoluto. Un velo di preoccupata tristezza. Si presenta così il day after della Juve. Il pareggino strappato con i denti (esageriamo un tantino: con la forza della disperazione) ad una pimpante Fiorentina, non può certo sollevare il morale di una squadra parsa ancora sotto choc dopo l’eliminazione dalla Champions. Certo, trovarsi a +7 quando mancano appena 5 giornate al termine è un vantaggio che tutto lo staff bianconero avrebbe sottoscritto, ad agosto. Solo che nessuno (o pochissimi) avrebbe pronosticato un’uscita dalla competizione considerata il vero obbiettivo stagionale.

PRUDENZA Certo, la conquista dello scudetto resta importante, ci mancherebbe. Ma gli ultimi scricchiolii, di testa ma anche di gambe, inducono ad una prudenza non di facciata. Se fino ad una settimana fa, a +9, il triangolino 29 pareva poco più che una formalità, ora non è più così. C’è da lottare ancora, insomma. A partire da Cagliari, sabato prossimo. A meno che la pazza Inter non faccia un regalino pasquale alla Juve (e a se stessa) andando a vincere il derby di venerdì.

CONSOLAZIONE In questo clima di incertezza, c’è però una luce. Importante. Per l’ennesima volta, Ale Del Piero ha confermato che non si diventa capitano della Juve a caso. In una partita delicatissima ha dato una risposta personale di grande spessore. E non ci riferiamo tanto alla prestazione in sé, dal punto di vista tecnico, che non è stata particolarmente eclatante anche per le condizioni non ottimali del Bocia, ma per quell’impegno commovente che ha dimostrato e che si è concretizzato non a caso con il prezioso gol del pareggio.

CACCIA Detto delle difficoltà per arrivare allo scudetto, c’è anche da dire che, se non ci saranno imprevedibili harakiri bianconeri, Ale toccherà, a maggio, un traguardo fantastico. Raggiungerà cioè Roberto Bettega e l’indimenticato Gaetano Scirea a quota 7 scudetti, tutti conquistati con la Juve, come d’altra parte i suoi illustri predecessori. Quota 7, attualmente, è occupata da quattro giocatori: i due juventini appena nominati e due milanisti tuttora in attività, i «grandi vecchi» Paolo Maldini e Billy Costacurta. Visto che è proprio il Milan l’inseguitore più vicino, lo sprone a far bene di Ale si raddoppia. E vi spieghiamo subito il perché.

OLIMPO A quota 8, il massimo cioè, ci sono solo tre giocatori: Beppe Furino, Ciro Ferrara e Giovanni Ferrari. Il primo ha vinto i suoi trofei esclusivamente con la maglia della Juve; il secondo ha un 6+2, sei con Madama e due con il Napoli; il terzo ne ha conquistati 5 con la Juve, 2 con l’Ambrosiana-Inter, 1 con il Bologna. Come si vede, del Milan non c’è traccia. In altri termini, se la Juve vincesse il campionato, ecco che Del Piero otterrebbe un duplice risultato: aggregarsi al poker e impedire ai due milanisti di entrare assieme nel club più ristretto e prestigioso del nostro calcio. Ci sono soddisfazioni piccole e grandi, in carriera. Questa non sarà enorme ma significativa sì: avere, in pratica, il monopolio bianconero dell’Olimpo è uno sfizio mica da poco.

BALLOTTAGGIO Va da sé che per dimostrare il proprio valore e dare l’apporto sperato, Ale deve passare attraverso una porticina di cui non detiene le chiavi. Il suo impiego dipende da Capello, come sempre. E se domenica sera l’assenza di Trezeguet non dava, in pratica, alternativa al tecnico, ecco che da Cagliari, compreso, Ale potrebbe trovarsi di nuovo in ballottaggio con uno dei due titolari, Zlatan Ibrahimovic e David, appunto. Una situazione alla quale è comunque abituato: e non da ieri.

Paolo Forcolin

http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Juventus/Primo_Piano/2006/04_Aprile/11/delpiero.shtml
 

mnementh

Senior Member
Jun 5, 2005
2,122
btw, I disagree about him using his left leg more before his injury. From my review, many of the left goals were in the last years. In fact, I disagree about any change that people say the injury effected... I of the opinion that it didn't affect anything.
 

olkiller

Senior Member
Sep 9, 2002
748
ReBeL said:
Please tell me this doesn't say that Alex wants to join Tottenham...:cry:

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TENTAZIONE INGLESE: TRA LE MOLTE VOCI RIPRENDE FORZA QUELLA DEL TOTTENHAM
I tormenti di Alex
l’uomo scudetto
Un altro gol decisivo. E ora pensa all’addio
Marco Ansaldo

TORINO. L’anno scorso, il cammeo dello scudetto fu la sua rovesciata a San Siro. Ora Del Piero ha messo la firma sul gol del pareggio con la Fiorentina che ha stemperato l’idea di una crisi della Juve anche in campionato: sette punti rosicchiati dal Milan in due mesi (il 5 febbraio la differenza era 14), sono le stimmate della rimonta rossonera, tardiva se la Juve recupererà un passo accettabile e tornerà a vincere dopo tre pareggi consecutivi. Ancelotti rimpiange la scelta della settimana scorsa quando mandٍ in campo a Lecce il Milan2, quasi il 3, e perse un’occasione straordinaria per avvicinare i bianconeri, lui che da allenatore della Juve subى la più cocente delle rimonte, i nove punti recuperati dalla Lazio nell’anno del Giubileo.

Del Piero controlla la situazione. Ne ha viste tante in tredici anni, non puٍ stupirsi di nulla. Ma chi ha il permesso dalla Juve di parlargli (ce n’è ancora qualcuno, Moggi non possiede un bavaglio cosى grande) sostiene che Alex è ancora molto fiducioso e si prepara a festeggiare il settimo scudetto, forse l’ultimo della sua carriera italiana. Sono i giorni in cui le decisioni maturano. Moggi e Giraudo speravano di chiudere, prima di Pasqua, anche l’ultimo spiraglio alle ambizioni milaniste e di trovarsi in semifinale di Champions League. Fallito clamorosamente il secondo obiettivo, c’è da consolidare il primo: la matematica fissa in Juve-Lazio il primo match scudetto ma è probabile che si vada oltre e c’è da fare i conti con un ambiente di cui trapelano le prime crepe.

Si parla di una cessione di Camoranesi, è finito sotto osservazione anche Vieira, nonostante il risveglio nel finale della partita con i viola. Quando la condizione fisica si è appannata, la Juve è parsa più normale, ha strappato i risultati con la forza dell’orgoglio e non sempre è stata sufficiente. C’è in atto una riflessione. Si rivedranno anche i programmi di preparazione che portano le squadre di Capello a calare in primavera quando le Coppe entrano nel vivo.

Prima o poi ci si dovrà occupare anche di Del Piero, che è rimasto sullo sfondo. Alex è combattuto. La Juve gli prolungٍ il contratto in un momento difficile, questa è stata la sua casa fin da ragazzino e a Torino sta bene: gli demoliranno presto anche il Delle Alpi, che non gli piace. Si sente una bandiera, i tifosi non perdono l’occasione per dirgli che lo è, come mercoledى sera mentre i bianconeri perdevano la qualificazione contro l’Arsenal. Solo i rapporti all’interno si sono modificati: se ne è andata la vecchia guardia cresciuta negli anni di Lippi, con i nuovi il feeling è più freddo. E poi c’è Capello. Non è bastato il saluto quasi amichevole che il tecnico gli ha riservato mentre usciva dalla partita con la Fiorentina, da salvatore della patria. Quando le cose torneranno normali, senza il filo d’ansia che ha legato un po’ tutti in questi giorni, Alex tornerà uno dei tanti.

Viaggiando verso i 32 anni puٍ pensare a un cambiamento nella vita che non sia solo quello di avere un figlio. «Ibrahimovic non lo vendo per niente al mondo, se fosse un campione di 31 o 32 anni valuterei le cose in modo diverso», ha dichiarato Moggi in un’intervista dieci giorni fa. Non si riferiva a Del Piero, perٍ l’identikit gli si addice. A gennaio Alex era motivato ad andarsene, gli piacerebbe provarsi in Inghilterra: a Londra parlano di contatti con il Tottenham e un paio di altri club, per sondare il terreno. Poi arrivٍ il record dei gol strappato a Boniperti, la sua immagine riprese forza, certe amarezze si sono attenuate e probabilmente era subentrata la speranza che, tra tante offerte, Capello ne scegliesse una per andare via. Ora Del Piero sa che il tecnico rimarrà, le frizioni resteranno intatte. E le voci di un finale in Inghilterra hanno una nuova consistenza. Il record dei 200 gol (gliene mancano 7, molti per le cinque partite che restano) e un ottavo scudetto non sembrano traguardi che lo possano fermare, se deciderà di andarsene.

http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/rubricahome.asp?ID_blog=28
This sentence is absolute non-sense. Del Piero hates the Delle Alpi stadium, he even said it was meant for every sport but football!
 

olkiller

Senior Member
Sep 9, 2002
748
Anyhow, if Alessandro Del Piero leaves Juventus, many things will change, including my perception of the club -which of course does not mean I'll stop supporting our club. It's just that without Ale, nothing would be the same anymore. Some magic will be inevitably lost, forever.
 

mnementh

Senior Member
Jun 5, 2005
2,122
If Del Piero leaves Juve, Juve will start to suck and won't win the Scudetto for a while, I'm sure of it. But... for his sake, I hope he leaves if he's not guarrantted a lot of playing time.
 

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