Il terzino fa gli straordinari sul campo per migliorare e aumentare i rifornimenti a Trezeguet
Al termine dell’allenamento l’ex senese si è allenato con un lavoro specifico sui traversoni dal fondo: sinistro e destro, con Nedved che doveva approfittarne in area
SERGIO BALDINI tuttosport
VINOVO. Quasi tre mesi sen*za schiacciare il pallone in re*te di testa, per uno specializ*zato a centrare il bersaglio con la «cabeza» come David Tre*zeguet,
sono tanti: eppure l’ultima incornata vincente il bomber transalpino l’ha piaz*zata il 31 ottobre, per il secon*do dei suoi tre gol all’Empoli. Qualcosa non torna e dopo la partita con l’Inter il capocan*noniere della serie A (13 gol come Ibrahimovic) lo ha sot*tolineato: «Tecnicamente ab*biamo lasciato a desiderare». Considerato che la tecnica è fondamentale per servire i palloni giusti agli attaccanti e che contro i nerazzurri la Ju*ve non ha messo una palla in area dal fondo, è probabile che Trezegol si lamentasse della carenza di cross appetitosi. Problema direttamente pro*porzionale ai guai fisici che hanno perseguitato Camora*nesi
(non a caso indicato spes*so dal centravanti francese co*me fondamental) e Mar*chionni.
MOLINARO AL LAVORO
«Dobbiamo dare di più», ha anche detto Trezeguet. Cri*stian
Molinaro lo ha preso al*la lettera e si è messo al lavo*ro per affinare il piede. Anzi, i piedi, come vedremo. Del re*sto, da Cabrini a Zambrot*ta,
le vittorie della Juve spes*so sono state costruite anche sui cross dei terzini, oltre che su quelli delle ali. Ormai con*quistato il posto da titolare, l’ex senese non si è seduto su*gli allori e ieri si è sottoposto a una razione di esercizi sup*plementari. Per prima cosa si è messo nei panni del “cliente” per studiare come servirlo al meglio: a fine allenamento si è piazzato a centroarea ad aspettare i traversoni di Raf*faele
Palladino, invitato da Antonio Nocerino a crossare
«alla Di Livio ».
CROSS DOPO CROSS La parentesi da attaccante però è stata solo un’intermezzo ri*lassante prima di passare al lavoro serio. Dopo pochi mi*nuti Palladino, non prima di essersi esibito in una serie di palleggi da funambolo, ha ab*bandonato il campo e Molina*ro ha iniziato il suo lavoro spe*cifico. Si è piazzato sulla sini*stra, all’altezza del limite del*l’area di rigore, accanto a un mucchio di palloni: tocco raso*terra di un assistente di Ra*nieri a mandare la palla verso il fondo, breve corsa e cross mancino tagliato. Uno dopo l’altro, in serie. In area, ad aspettare il pallone, non c’era David Trezeguet, rientrato ne*gli spogliatoi alla fine dell’al*lenamento di gruppo, ma un terminale comunque eccezio*nale: Pavel Nedved, piena*mente ristabilito dagli acciac*chi e pronto ad avventarsi su ogni palla che spioveva in area.
SINISTRO E DESTRO Co*me accennato, Antonio Noce*rino, prima che Molinaro si piazzasse alla “catena di cros*saggio”, aveva scherzosamen*te invitato Palladino a calcia*re «alla Di Livio». Una delle qualità migliori del “Soldati*no” era la capacità di crossare con entrambi i piedi, di destro in piena corsa e di sinistro do*po una brusca frenata: dote che gli offriva due strade per liberarsi dell’avversario. Non sappiamo se Molinaro ha pen*sato all’ala della Juve di Lip*pi,
ma comunque non si è cer*to limitato ad allenare il suo piede naturale. Dopo una se*rie di cross col sinistro, una ventina, si è spostato sull’al*tra fascia e ha ripetuto lo stes*so esercizio: breve passaggio rasoterra, corsetta decisa per arrivare sul pallone e traver*sone “di prima”, ma stavolta col piede destro. Sempre con Nedved a testare il prodotto fi*nale: che non è identico a quel*lo realizzato col sinistro, ma comunque non male. Magari Molinaro non passerà da una fascia all’altra come il suo mo*dello Zambrotta, ma potrà mettere due piedi anziché uno solo al servizio di Trezeguet. A David il compito di ringrazia*re con i fatti.
lol
Finally Molinaro practicing his crosses with Neddy in the mid after normal training session.