Moggi punge Elkann: "Mi ha tradito. E' come l'Innominato"
Moratti difende Facchetti: "Basta tirarlo in mezzo, non avrebbe nulla da cui difendersi".
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"John Elkann? Si comporta come l'Innominato dei Promessi Sposi". Utilizza una metafora manzoniana Luciano Moggi per descrivere l'atteggiamento della Juventus, considerato a suo dire una vera e propria retromarcia, rispetto alla linea precedentemente adottata. Big Luciano attacca John Elkann. In una lettera aperta apparsa sulla prima pagina del quotidiano Libero. L'ex dg della Juventus si dice sorpreso della retromarcia di Elkann che ora chiede "parità di trattamento", alla luce delle nuove intercettazioni tra i massimi dirigenti di alcune società e i designatori arbitrali. Elkann, secondo Moggi "è stato parte attiva nel formulare qualsiasi decisione contro la Juve. Nel settembre del 2006, per l'annullamento delle sentenze sportive e per la sospensione dell'inizio del campionato in attesa di un processo più giusto ed equo, Lei decideva che quel ricorso andasse ritirato e che le decisioni della Federazione non andassero contestate ma servilmente accettate, con pubblici ringraziamenti di Blatter a Montezemolo!".
L'ex re del Calciomercato, indossa le vesti del grande Inquisitore e fa emergere le lacerazioni in casa Juve con la gestione della Triade: "Si ricordi che l'assoluzione (dopo le accuse della giustizia di irregolarità economico gestionali, ndr.) poi puntualmente smentita da un attento esame da parte del giudice. Si ricordi che quell'assoluzione vale per Lei come una condanna. Leggo che in un comunicato ufficiale la Società Juventus "confida che le istituzioni e gli organi di giustizia sapranno assicurare parità di trattamento per tutti, come d'altronde la società e i suoi difensori richiesero nel corso del processo sportivo del 2006". "Lei Elkann" - continua l'ex dirigente sportivo - "con questo suo inaspettato e tardivo ravvedimento, mi ricorda l'Innominato dei Promessi Sposi, che dopo una notte di travaglio morale ed esistenziale decide di convenirsi e di dare una svolta positiva alla sua vita". Quindi Moggi insinua dei dubbi malevoli circa la folgorazione sula via di Calciopoli bis del rampollo di casa Agnelli, che servirebbe come un'arma di distrazione di massa: "A pensar male sifa peccato, ma spesso si individua la verità e chissà se dietro questo suo ravvedimento non ci sia il tentativo di sviare l'attenzione dai disastri sportivi che la Sua illuminata gestione ha saputo regalare ai tifosi. Vuoi vedere che quel diavolo di Moggi sta tornando di nuovo utile a Lei e alla Juve dopo anni di battaglie giudiziarie e sofferenze solitàrie". Nel frattempo il tifo organizzato bianconero annuncia una massiccia mobilitazione in vista dell'udienza di martedì prossimo, dove accorreranno in massa gli ultras bianconeri, secondo quanto si apprende dal tam tam internettiano. Al Tribunale come se fosse l'Olimpico o il San Paolo.
NUOVI NASTRI - INon si interrompe il fiume carsico delle intercettazioni. Sempre lo stesso quotidiano Libero ha pubblicato alcune conversazioni tra Bergamo e Spalletti (prima di uno scontro in campionato, quando la Roma veleggiava in zona Champions), nelle quali, in tono amichevole e confidenziale l'ex tecnico giallorosso chiedeva al designatore attenzione particolare nelle scelte per le partite della sua squadra. E' diventata di dominio pubblico anche un'altra conversazione di Facchetti con Pairetto, nella quale quest'ultimo raccomandava "discrezione" al compianto presidente dell'Inter. Proprio la memoria di Facchetti è stata difesa a spada tratta dal patron nerazzurro Massimo Moratti: "Basta tirare in mezzo Giacinto, se fosse qui non avrebbe nulla da cui difendersi". Nuovi retroscena emergeranno sicuramente nei prossimi giorni. Moratti non ha mai negato di parlare con Bergamo, come si evince da alcune dichiarazioni relative al 2006, nel pieno della bufera Moggiopoli: "Facchetti parlava con Bergamo? Non c’è niente di male a parlare con Bergamo. La differenza sta nelle cose che si dicono. Meno rapporti si hanno meglio è?".
ABETE - Stand-by tattico della Federcalcio. La Fgc seguirà con la massima attenzione i prossimi passi di Calciopoli bis.G iancarlo Abete ha accolto la richiesta della Juve ("è naturale, così come la nostra risposta. Noi dobbiamo assicurare pari dignità") e ha sottolineato la necessità di fare chiarezza e di rispettare il corso della giustizia sportiva e di tutelare il buon nome di persone che non ci sono più. Il riferimento è a Giacinto Facchetti, tirato in ballo nelle polemiche dei giorni scorsi. A questo punto diventa fondamentale attendere l'udienza del 13 aprile prossimo a Napoli, sede nella quale verranno prese in considerazione le nuove intercettazioni poste all'attenzione dell'opinione pubblica da parte dei legali di Luciano Moggi. Abete ha posto l'accento sul fatto che la massima istituzione del Calcio porrà la massima attenzionesugli sviluppi del processo in corso a Napoli.