The official DD resigns thread --was: DD resigns according to SKY (20 Viewers)

Mar 28, 2007
2,272
Juventus: Lippi non è l'unico candidato

13:09 del 27 maggio

Marcello Lippi è la prima scelta per la panchina bianconera, ma la dirigenza juventina sta sondando candidature alternative, affascinante l'ipotesi Antonio Conte, coadiuvato dallo stesso Lippi in qualita` di Direttore Tecnico. Per andare sul sicuro c'è Sven Goran Eriksonn, che però pretende uno stipendio assai elevato. Capello è inviso alla tifoseria, Mourinho ha un contratto stratosferico mentre Wenger sarebbe una bella idea ma è ancora sotto contratto con l'Arsenal. Tra i tecnici emergenti italiani piace molto Delio Rossi, che però è stato blindato da Lotito, in seconda battuta potrebbe spuntare il nome di Novellino della Sampdoria

calciomercato.com

translate anyone? :D
 

Ahmedios

Senior Member
Nov 11, 2006
5,107
Juventus: Lippi non è l'unico candidato

13:09 del 27 maggio

Marcello Lippi è la prima scelta per la panchina bianconera, ma la dirigenza juventina sta sondando candidature alternative, affascinante l'ipotesi Antonio Conte, coadiuvato dallo stesso Lippi in qualita` di Direttore Tecnico. Per andare sul sicuro c'è Sven Goran Eriksonn, che però pretende uno stipendio assai elevato. Capello è inviso alla tifoseria, Mourinho ha un contratto stratosferico mentre Wenger sarebbe una bella idea ma è ancora sotto contratto con l'Arsenal. Tra i tecnici emergenti italiani piace molto Delio Rossi, che però è stato blindato da Lotito, in seconda battuta potrebbe spuntare il nome di Novellino della Sampdoria

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Juventus: Lippi is not the sole candidate

Marcello Lippi is the before choice one for the bench bianconera, but the management juventina is surveying alternate candidacies, charming the hypothesis Antonio Counts, coadiuvato from the same Lippi in Technical qualita` of Director. To go on the secure one there it is Sven Goran Eriksonn, that however claims a salary much raised. Hair is unpopular to the tifoseria, Mourinho has a stratospheric contract while Wenger has been an attractive idea but is still under contract with the arsenal. Between the emerging technicians Italians it pleases Red a lot of Delio, that however was armored from Lotito, in second beaten could break the name of Inexperienced of the Sampdoria
 
Mar 28, 2007
2,272
dd leave is it the meaning of our board lack of ambition? i am afraid that the move by our board will cause unrest in the dressing room.. they will felt the betray in the board. if lippi don't come.. i bet lots of player will leave.
 

fender06

Senior Member
Sep 16, 2006
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dd leave is it the meaning of our board lack of ambition? i am afraid that the move by our board will cause unrest in the dressing room.. they will felt the betray in the board. if lippi don't come.. i bet lots of player will leave.
ys, this is what i am afraid, return of Lippi is still unsure
 

oriax

Junior Member
Mar 30, 2007
427
Juventus, intrecci e misteri dell'aumento di capitale

Qual è il legame che unisce la Semana srl alla Banca del Piemonte? In apparenza nessuno: la prima è una società che si occupa della gestione e manutenzione di impianti sportivi, controllata al 30% dalla Juventus e al 70% dalla Ese srl, mentre l'altra è un istituto bancario posseduto da un unico socio, la Finconfienza spa. Diversi anche i loro rapporti con la società bianconera: stando al prospetto dell'aumento di capitale da 104,8 milioni di euro, pubblicato il 24 maggio scorso, la Semana opera per la manutenzione del centro sportivo di Vinovo e dello Stadio Delle Alpi. Invece, la Banca del Piemonte è uno dei tre istituti garanti, assieme a Hypovereinsbank (gruppo Unicredit) e Banca Imi (gruppo IntesaSanpaolo), dell'acquisto di azioni non eventualmente sottoscritte dai soci della Juventus. In realtà il legame tra la società a responsabilità limitata e la banca è molto forte ed evidente: esso è costituito da Nomenfid, Simonfid e Sofegi. Tutte e tre sono fiduciarie controllate dalla famiglia Grande Stevens, il cui capostipite, Franzo, è ex presidente della Juventus e uno degli uomini più in vista dell'entourage della Famiglia Agnelli: è infatti consigliere di Ifi e Ifil, le due società che a cascata controllano la Juventus. La coincidenza è singolare: esse sono presenti al termine della catena di controllo della Semana e della Banca del Piemonte. La srl è balzata alle cronache già nell'aprile del 2004, con un articolo de Il Manifesto che ne aveva evidenziato l'assetto societario poco trasparente. Poche settimane fa un ex dirigente juventino, Maurizio Capobianco, in un'intervista a La Repubblica aveva parlato della Semana riguardo a un presunto giro occulto di soldi destinati ad arbitri, dirigenti Figc e giornalisti. Ad ogni modo, le fiduciarie nascondono un segreto, probabilmente inconfessabile: esse potrebbero occultare due o più soci che da un
lato controllano una società che offre servizi alla Juventus (ed eventualmente ha operato, come spiegato da La Repubblica, attraverso fondi neri sospetti come ha dichiarato Capobianco ai pubblici ministeri torinesi Bruno Tinti e Marco Gianoglio) e dall'altro finanziano la società calcistica. Ma ciò resta soltanto un'ipotesi, come tutte le volte in cui esistono società fiduciarie, poiché non è dato sapere chi possano essere i nomi: il loro scopo, riconosciuto dalla legge, è quello di tenere celati i reali proprietari della Semana e della Banca del Piemonte. Gli azionisti misteriosi di entrambe potrebbero quindi anche non essere le stesse persone.



Lo schermo della Semana… Per capire meglio l'importante nesso e tra le due aziende, bisogna esaminare la loro catena di controllo e gli uomini in essa presenti, attraverso le ultime visure e gli elenchi soci disponibili in Camera di Commercio. L'azionariato della Semana è rimasto identico a quello della sua fondazione, avvenuta nell'agosto del 2003. Il 30% del suo capitale è mano alla Juventus, mentre il pacchetto di maggioranza è detenuto dalla Ese. Quest'ultima è controllata al 90% dalla Simonfid, mentre il restante 10% dalla Nomenfid. A sua volta, la Simonfid è controllata al 76,72% da un'altra fiduciaria, la Sofegi: tutte hanno sede in via del Carmine 10 a Torino, a pochi metri dal civico 2 dove c'è lo studio dell'avvocato Franzo Grande Stevens. La Sofegi ha tre
soci: Franzo Grande Stevens (10%) con i suoi figli Cristina (40%) e Riccardo (60%). A sua volta la Nomenfid ha come azionisti principali i due rampolli dell'"avvocato dell'Avvocato": Cristina 18% e Riccardo 52%.



…e quello della Banca del Piemonte. Tra le tre fiduciarie e la Banca del Piemonte ci sono una serie di
intrecci e gustose coincidenze. Il primo elemento, come si è detto all'inizio, è costituito dall'assetto societario dell'istituto che, stando al sito http://www.bancadelpiemonte.it/, ha sede a Torino ed è forte di 51 sportelli distribuiti tra la provincia del capoluogo di regione e quelle di Alessandria e Cuneo. Stando al più recente elenco
soci depositato in Camera di Commercio, la Banca del Piemonte è interamente controllata dalla Finconfienza spa, tramite il 77,85% in azioni ordinarie e il 19,92% in titoli privilegiati: questi ultimi, stando all'ultimo bilancio al 31 dicembre 2005 disponibile sul sito della banca, hanno fruttato all'azionista unico circa 1,5 milioni in dividendi su un totale di utili pari a 9,09 milioni. A sua volta Finconfienza è posseduta al 99,99% da Simonfid, mentre la piccola quota restante è di Nomenfid: esse, assieme a Sofegi, custodiscono gelosamente i nomi dei veri proprietari dell'istituto di credito. Ma gli intrecci tra le fiduciarie della famiglia Grande Stevens e la Banca del Piemonte non finiscono qui. Visure alla mano, il presidente di quest'ultima, Lionello Jona Celesia, è possessore del 3% di Nomenfid e ne è sindaco: incarico che ricopre anche nella Simonfid. Un altro anello di congiunzione è rappresentato da Giorgio Ferrino: anch'egli detiene il 3% di Nomenfid, è consigliere di amministrazione
di Banca del Piemonte e della sua controllata Finconfienza. Inoltre riveste l'incarico di presidente dei consiglio di amministrazione di Nomenfid, Simonfid e Sofegi.



Intrecci bancari. Nel prospetto informativo dell'aumento di capitale, la Juventus ha "avvisato" gli azionisti dei potenziali conflitti d'interesse in cui incorrono due delle banche che garantiscono le quote non sottoscritte.
Hypovereinsbank, banca tedesca del gruppo Unicredit, e Banca del Piemonte sono finanziatori del club bianconero. «Alla data del 31 marzo 2007 l'esposizione debitoria dell'emittente – si legge nel prospetto – nei confronti delle predette banche ammontava complessivamente a circa 19,3 milioni, corrispondenti a circa il 32,6% del'indebitamento finanziario complessivo lordo della società». La Juventus ha anche specificato che con il gruppo Unicredit, tramite la Locat, è stato stipulato un contratto di locazione finanziaria del centro sportivo "Juventus Center" di Vinovo: 19 milioni del totale debitorio della società bianconera sono relativi a questo accordo. Inoltre, il prospetto segnala che i consiglieri juventini Carlo Barel di Sant'Albano e Camillo Venesio "sono rispettivamente membro del consiglio di sorveglianza di IntesaSanpaolo spa e amministratore delegato e direttore di Banca del Piemonte spa». Ma c'è anche un'altra avvertenza. «Si segnala inoltre che Virgilio Marrone – prosegue il testo del prospetto – amministratore delegato di Ifi (che detiene il controllo sulla Juventus tramite la società controllata Ifil) è membro del consiglio di gestione di IntesaSanpaolo spa». Spulciando il sito della Consob (www.consob.it) si nota anche che la Compagnia di San Paolo, ossia la fondazione bancaria presieduta da Franzo Grande Stevens, detiene il 7,684% di IntesaSanpaolo, mentre l'Ifil (controllante al 60% della Juventus) detiene il 2,447% della Juventus. A sua volta IntesaSanpaolo (che possiede Banca Imi, altro garante ell'aumento di capitale) ha il 2,508% di Unicredit. Insomma, gli intrecci delle società di Casa Agnelli con gli attori dell'aumento di capitale della Juventus sono molto forti: è l'ennesima dimostrazione della forza economico-finanziaria della società bianconera, che può sempre dormire sonni tranquilli anche nei momenti più difficili. Invece la maggior parte delle società calcistiche italiane non gode di questa forza e deve arrangiarsi come può. Infine, restano al fondo due domande: è giusto, in ossequio al principio della trasparenza borsisica, varare un'operazione con
conflitti d'interesse confessati (in parte) dalla stessa Juventus? Ed è giusto che una delle banche del consorzio di garanzia non riveli i suoi reali azionisti di controllo e si mascherino dietro due fiduciarie?

http://www.tuttomercatoweb.com/index.php?action=read&id=60523

Any ideas what this mean ?
 
Jun 7, 2003
3,496
you call a man that destroyed the name of juve god?
you call a man, who was paying 20m to buy a new player and at the same time call the refs (or whoever he call and what ever he did) god?
Because of him people all over the world will allways think about a scandal when they hear about juve as they don´t know what really happend.? you still call him god?

:disagree:
He also built the name of Juventus. He was the name of the last decades achievements and trust me he is a genius in transfer cases. Look the current board, only donkeys and nothing else. WTF wants Iaquinta, Luisao, Pepe, Mesto and the other guy from chievo. And look how much they want to pay for this players. For each of them the idiot Secco wants to pay 10-15 mill. in comparison with Antonio Cassano Real bought him back then 3.5 mill.
 

Christina

vanilla pudding
Aug 21, 2006
19,775
Juve old boys race for bench Sunday 27 May, 2007

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Marcello Lippi warns he does not want to end his sabbatical just yet, so the list of names to lead Juventus extends to Gianluca Vialli, Walter Novellino and others.

Following Didier Deschamps’ resignation, which was made official by the club late last night, the future is up in the air for the Bianconeri.


Back in Serie A after their promotion and mathematically securing the Serie B title with a 2-0 win over Mantova, all the focus is already on next season and the newspapers tipped World Cup winner Lippi to return for a third spell on the Turin bench.


“For the moment I will not come back to Coaching,” he told 'La Stampa.’ Lippi has been on a break since lifting the ultimate trophy in Berlin in July 2006.


Another option that has been suggested is that Lippi would become the technical director with his former captain Antonio Conte – currently in charge of Serie B side Arezzo – as the tactician.


“Certainly I would be honoured to accept such a role, as long as everyone respected their positions,” said Conte.


The other candidates to lead Juventus back into Serie A following their year in the wilderness are also former fan favourites.


Ex-Chelsea boss Vialli is currently a pundit on Sky Italia television, Claudio Gentile has been out of work since he was sacked from the Under-21 squad and Novellino will have his final game with Sampdoria this afternoon.


The latest rumours suggest that Francesco Guidolin would be an ideal candidate. He will be free of ties after taking Palermo to the UEFA Cup – despite a three-week period in which he was sacked and brought back again.


Lazio tactician Delio Rossi has been heavily linked to Juventus in recent weeks, but Biancocelesti President Claudio Lotito is at pains to point out he has a contract until 2009.

Channel 4
 

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