Most important, accurate and realistic piece I've read in a while:
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Missione Agnelli
Tevez ma pure l’addio a Matri: la via sostenibile della Juve. Il mercato è stato figlio della necessità di stare nel budget di 200 milioni tra stipendi e ammortamenti. Ingaggi cresciuti però obiettivo quasi raggiunto
MILANO, 4 settembre 2013 - Prima del mercato Andrea Agnelli aveva dato una «mission » all’amministratore delegato Marotta e al direttore sportivo Paratici, non solo tecnica ma anche economica. «Il nostro budget sul mercato è di quelli importanti le parole del presidente della Juventus . La capacità di fuoco sono il costo del personale tesserato più gli ammortamenti. Quest’anno saremo vicini ai 200 milioni tra le due voci. I responsabili dell’area tecnica devono stare dentro questa cifra, possono smontarla e rimontarla, l’importante è che il costo totale non vada oltre quello che gli viene messo a disposizione». Le trattative di questa estate sono state figlie di questa direttiva «aziendale». Si spiega così la rinuncia ad alcuni giocatori Giaccherini e Matri che ha suscitato l’irritazione di Conte. Alla fine dei conti, si può affermare che l’obiettivo indicato da Agnelli è stato più o meno centrato. Per arrivare a questa conclusione bisogna andare oltre il saldo (16 milioni) tra acquisti e cessioni ed esplorare altre voci del bilancio.
Ammortamenti Partiamo dai cosiddetti ammortamenti per le immobilizzazioni immateriali: si tratta del costo dei «cartellini » dei calciatori, spalmato sugli anni di contratto degli stessi. Nell’esercizio al 30 giugno 2013, che sarà approvato dal cda del 24 settembre, gli ammortamenti dovrebbero essere di 46 milioni avendo registrato un effetto positivo di 1,4 milioni per il rinnovo (e la conseguente spalmatura dell’ammortamento) del contratto di Buffon. Le operazioni del mercato estivo non hanno spostato granché. Ci sono stati gli acquisti di Tevez per 9 milioni (ammortamento di 3 milioni nel 2013-14), di Ogbonna per 13 (2,6) e della metà di Berardi per 4,5 (0,9) e i riscatti di Asamoah per 9 (2,2) e Peluso per 4,8 (1,2). Carichi sul bilancio 2013-14 che sono stati quasi tutti compensati dalle cessioni di Felipe Melo (3,5 milioni di mancato ammortamento), Matri (3) e Giaccherini (2,5). Balla un milioncino in più rispetto al 2012-13, gli ammortamenti di questa stagione dovrebbero aggirarsi attorno ai 47 milioni.
Stipendi E veniamo al costo del personale tesserato. L’anno scorso ma le cifre, ripetiamo, non sono ancora ufficiali gli stipendi dovrebbero essere stati pari a 149 milioni: un incremento di oltre dieci milioni rispetto ai 137 del 2011-12. Cosa è successo in estate? La Juve si è fatta carico dei due ingaggi top di Tevez (5,5 milioni netti) e Llorente (5), oltre a quello di Ogbonna (1,8).Nuovi arrivi che incideranno al lordo per 24 milioni. Maci si è liberati di diversi ingaggi: i 2,2 milioni netti di Matri, gli 1,5 di Bendtner, gli 1,2 di Anelka, i 600 mila euro di Giaccherini e i 400 mila di Marrone. Inoltre si sconteranno ancora i benefici della partenza di Lucio a gennaio (1 milione netto nella prima metà della stagione 2012-13) e del rinnovo a febbraio di Buffon, che è sceso da 6 a 4 milioni netti di stipendio (quindi 1 milione netto per metà anno). Non va incluso Iaquinta: è vero che il suo contratto è scaduto a giugno ma l’ultimo stipendio era stato già accantonato nel bilancio 2011-12. Il risparmio complessivo sarà quindi di una quindicina di milioni lordi. Il costo del personale tesserato 2013-14 crescerà fino a circa 158-160 milioni che, sommati agli ammortamenti ipotizzati, fanno 205-207 milioni. Ma, se consideriamo che una quota consistente è legata ai premi, la «potenza di fuoco» resta quella evocata da Agnelli.
Autosufficienza Non una cifra buttata a caso: è la cartina di tornasole di una gestione sostenibile per un club che ha la struttura dei ricavi della Juve. La scorsa stagione si è chiusa con un deficit attorno ai 17 milioni e un fatturato da 275-280 milioni (con i 65 della Champions). Dopo l’aumento di capitale da 120 milioni del 2011, l’intenzione è di non chiedere più aiuto agli azionisti per un bel po’.
Fonte: GdS (articolo a firma di Marco Iaria)
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The math is quite simple. Everybody should read this before complaining about more signings. Juve is in the right path. Must respect our limited income.
Agnelli stated that Juve's "fire power", or capacity to spend, is 200M a year for player/manager/staff salaries + transfer fees. Marotta always pays and receives in many installments. This season, before we made any moves, we were due to pay around 50M with old signings.
Most of the players in the squad are still having their transfer fee intallments being paid for. Quaglarella, Pepe, Litch, Vidal, Bonucci, etc. In the last 3 o 4 seasons Juventus mande a LOT of commitments to pay installments during 3-5 years.
This season with the transfers made and salary increase, we'll spend around 150M in salaries + 55/60M in transfer fees installments. It's a bit more than 200M. Marotta is right in.
We will only be able to heavily invest again if we stay 1 or 2 seasons without making new commitments, only paying old ammortization fees. And we could get there, this squad needs just a bit of trimming.
But to really be able to spend more in coming years, Juve needs to lift revenues. Sponsorship and commercial deals are old and washed up comparing to our rivals, and in view of the club's renaissance in the last couple years. FIAT doesn't really pays a lot in sponsorship. On the other hand, they raised 110M from shareholdesr in 2011 to fund the club.
If Juve wants to grow, the brand must expand, and the commercial aspect must be improved. Just look at Bayern. This is the real deal. A new agreement regarding TV rights would be really helpful as well.
Generally speaking I think Juve is defiitely in the right path this time, for sustained growth. The difficult part will be to improve the business side. Hopefullly Agnelli will succeed in this. I trust him.
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Missione Agnelli
Tevez ma pure l’addio a Matri: la via sostenibile della Juve. Il mercato è stato figlio della necessità di stare nel budget di 200 milioni tra stipendi e ammortamenti. Ingaggi cresciuti però obiettivo quasi raggiunto
MILANO, 4 settembre 2013 - Prima del mercato Andrea Agnelli aveva dato una «mission » all’amministratore delegato Marotta e al direttore sportivo Paratici, non solo tecnica ma anche economica. «Il nostro budget sul mercato è di quelli importanti le parole del presidente della Juventus . La capacità di fuoco sono il costo del personale tesserato più gli ammortamenti. Quest’anno saremo vicini ai 200 milioni tra le due voci. I responsabili dell’area tecnica devono stare dentro questa cifra, possono smontarla e rimontarla, l’importante è che il costo totale non vada oltre quello che gli viene messo a disposizione». Le trattative di questa estate sono state figlie di questa direttiva «aziendale». Si spiega così la rinuncia ad alcuni giocatori Giaccherini e Matri che ha suscitato l’irritazione di Conte. Alla fine dei conti, si può affermare che l’obiettivo indicato da Agnelli è stato più o meno centrato. Per arrivare a questa conclusione bisogna andare oltre il saldo (16 milioni) tra acquisti e cessioni ed esplorare altre voci del bilancio.
Ammortamenti Partiamo dai cosiddetti ammortamenti per le immobilizzazioni immateriali: si tratta del costo dei «cartellini » dei calciatori, spalmato sugli anni di contratto degli stessi. Nell’esercizio al 30 giugno 2013, che sarà approvato dal cda del 24 settembre, gli ammortamenti dovrebbero essere di 46 milioni avendo registrato un effetto positivo di 1,4 milioni per il rinnovo (e la conseguente spalmatura dell’ammortamento) del contratto di Buffon. Le operazioni del mercato estivo non hanno spostato granché. Ci sono stati gli acquisti di Tevez per 9 milioni (ammortamento di 3 milioni nel 2013-14), di Ogbonna per 13 (2,6) e della metà di Berardi per 4,5 (0,9) e i riscatti di Asamoah per 9 (2,2) e Peluso per 4,8 (1,2). Carichi sul bilancio 2013-14 che sono stati quasi tutti compensati dalle cessioni di Felipe Melo (3,5 milioni di mancato ammortamento), Matri (3) e Giaccherini (2,5). Balla un milioncino in più rispetto al 2012-13, gli ammortamenti di questa stagione dovrebbero aggirarsi attorno ai 47 milioni.
Stipendi E veniamo al costo del personale tesserato. L’anno scorso ma le cifre, ripetiamo, non sono ancora ufficiali gli stipendi dovrebbero essere stati pari a 149 milioni: un incremento di oltre dieci milioni rispetto ai 137 del 2011-12. Cosa è successo in estate? La Juve si è fatta carico dei due ingaggi top di Tevez (5,5 milioni netti) e Llorente (5), oltre a quello di Ogbonna (1,8).Nuovi arrivi che incideranno al lordo per 24 milioni. Maci si è liberati di diversi ingaggi: i 2,2 milioni netti di Matri, gli 1,5 di Bendtner, gli 1,2 di Anelka, i 600 mila euro di Giaccherini e i 400 mila di Marrone. Inoltre si sconteranno ancora i benefici della partenza di Lucio a gennaio (1 milione netto nella prima metà della stagione 2012-13) e del rinnovo a febbraio di Buffon, che è sceso da 6 a 4 milioni netti di stipendio (quindi 1 milione netto per metà anno). Non va incluso Iaquinta: è vero che il suo contratto è scaduto a giugno ma l’ultimo stipendio era stato già accantonato nel bilancio 2011-12. Il risparmio complessivo sarà quindi di una quindicina di milioni lordi. Il costo del personale tesserato 2013-14 crescerà fino a circa 158-160 milioni che, sommati agli ammortamenti ipotizzati, fanno 205-207 milioni. Ma, se consideriamo che una quota consistente è legata ai premi, la «potenza di fuoco» resta quella evocata da Agnelli.
Autosufficienza Non una cifra buttata a caso: è la cartina di tornasole di una gestione sostenibile per un club che ha la struttura dei ricavi della Juve. La scorsa stagione si è chiusa con un deficit attorno ai 17 milioni e un fatturato da 275-280 milioni (con i 65 della Champions). Dopo l’aumento di capitale da 120 milioni del 2011, l’intenzione è di non chiedere più aiuto agli azionisti per un bel po’.
Fonte: GdS (articolo a firma di Marco Iaria)
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The math is quite simple. Everybody should read this before complaining about more signings. Juve is in the right path. Must respect our limited income.
Agnelli stated that Juve's "fire power", or capacity to spend, is 200M a year for player/manager/staff salaries + transfer fees. Marotta always pays and receives in many installments. This season, before we made any moves, we were due to pay around 50M with old signings.
Most of the players in the squad are still having their transfer fee intallments being paid for. Quaglarella, Pepe, Litch, Vidal, Bonucci, etc. In the last 3 o 4 seasons Juventus mande a LOT of commitments to pay installments during 3-5 years.
This season with the transfers made and salary increase, we'll spend around 150M in salaries + 55/60M in transfer fees installments. It's a bit more than 200M. Marotta is right in.
We will only be able to heavily invest again if we stay 1 or 2 seasons without making new commitments, only paying old ammortization fees. And we could get there, this squad needs just a bit of trimming.
But to really be able to spend more in coming years, Juve needs to lift revenues. Sponsorship and commercial deals are old and washed up comparing to our rivals, and in view of the club's renaissance in the last couple years. FIAT doesn't really pays a lot in sponsorship. On the other hand, they raised 110M from shareholdesr in 2011 to fund the club.
If Juve wants to grow, the brand must expand, and the commercial aspect must be improved. Just look at Bayern. This is the real deal. A new agreement regarding TV rights would be really helpful as well.
Generally speaking I think Juve is defiitely in the right path this time, for sustained growth. The difficult part will be to improve the business side. Hopefullly Agnelli will succeed in this. I trust him.
