Zurigo, che talento Francisco: il “piccolo” di casa Rodriguez sulle orme del fratello Ricardo
Diego Errichetti
05-03-2015 18:30
Roberto, Ricardo, Francisco. Tre su tre, in ordine di età. Dal '90 al '95, famiglia di fenomeni. Di cognome fanno Rodriguez, ma sono nati in Svizzera. Papà spagnolo e mamma cilena, che hanno dato loro tratti e movenze calienti. In campo, però, parlano tedesco: uno a San Gallo, uno a Wolfsburg, l'ultimo a Zurigo. Ricardo lo conosciamo bene, ormai. Nel suo ruolo, quello di esterno, è tra i migliori prospetti in Europa: se lo coccola Hecking e lui lo ripaga con (tanti) gol e assist. Ma la concorrenza in famiglia è spietata e Francisco - appena 19 anni e già un posto da titolare nella Super League svizzera - urla vendetta, promettendo di superare presto l'amato fratello. Oppure di giocarci insieme, magari, un giorno.
Nello Zurigo, Francisco Josè è già una star, come d'altronde lo era Ricardo, fino ad appena tre anni fa. Ambiente selettivo, campo difficile che richiede abilità, testa e maturità. Nonostante sia un classe 1995, il piccolo di casa Rodriguez sta già mostrando i muscoli. Talento puro, il più limpido della famiglia. Estro e grandi piedi, che gli hanno permesso di totalizzare già 18 partite nella massima serie svizzera. Nasce trequartista, Francisco, adattato nelle ultime partite a centrocampista esterno. Su di lui, gli occhi dei migliori club di Bundesliga, pronti a cogliere l'occasione giusta per strapparlo allo Zurigo. Tecnica, prima di tutto: ricorda - per fare un paragone - Diego Ribas, che ha giocato al Wolfsburg e alla Juventus. Grande qualità palla al piede, visione di gioco e un destro da fare invidia: tre gol nel 2014/15, tra campionato e Coppa.
Francisco Rodriguez ha esperienza internazionale, inoltre. Quest'anno, in Europa League, schierato da Urs Meier in tutte e sei le partite del girone di qualificazione. Già un punto di riferimento, chico di assoluta affidabilità. In Svizzera stravedono per lui, tanto che Petkovic sta facendo più di un pensiero per portarlo in Nazionale maggiore. E pensare che l'anno scorso era arrivata anche la convocazione dal Cile, per la Tourneè americana della nazionale di Sampaoli. Prontamente rifiutata, perchè il futuro è Schweizer, dopo le prime importanti prestazioni in Under 21. Il sogno è quello di poter condividere, prima o poi, i colori con il fratello Ricardo. Giorno che si fa sempre più vicino, visti i grandi progressi. In attesa anche di una chiamata, che lo possa consacrare in una squadra di livello europeo. Sulle orme di Roberto e Ricardo, per raggiungerli e superarli: il nuovo Rodriguez bussa alle porte del grande calcio.
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