Today there was also a nice interview on Tuttosport. Unfortunately I don't have time at the moment to translate it.
LA STELLINA DEL LIVORNO VUOLE TORNARE IN BIANCONERO
Palladino sogna: «Io con Ibra alla Juve»
NOSTRO INVIATO
FABIO RIVA
VERCELLI. « Quasi non ci credevo - confessa Raffaele Palladino, appena eletto miglior attaccante italiano Under 21 -. Quando i dirigenti del Livorno mi hanno detto che avevo vinto il Premio Piola pensavo mi stessero prendendo in giro. Sapete com’è: l’anno scorso era toccato a Gilardino... » . E invece era tutto vero, lunedì sera al Teatro Civico di Vercelli: il trofeo, le battute sferzanti del comico Dario Vergassola, il fascino di Cristina Chiabotto. E quel feeling tutto bianconero proprio con l’ex Miss Italia, neo- iena.
« Era vera anche lei? » . Ride. « Una ragazza incredibile: bella e simpatica. Mi ha chiesto una dedica, al prossimo gol. Cercherò di accontentarla il prima possibile: già domenica all’Olimpico nella sfida contro la Roma, se riesco. Ho in mente un siparietto tutto speciale, che suoni come un “ in bocca al lupo” per la sua nuova avventura nel programma tv Le Iene » .
In comune, oltre alla giovane età e alle speranze di una radiosa carriera, avete anche la fede bianconera.
« Eh sì, io tifo per la Juventus da quando ero bambino. Poi ho avuto la fortuna di starci per oltre due anni. Un’esperienza indimenticabile. Inizialmente ero in Primavera, anche se mi allenavo con la prima squadra. Poi la promozione. Se ci penso non mi sembra possibile di aver giocato con campioni come Del Piero, Nedved, Trezeguet. Ricordo il primo allenamento con loro: fu Lippi in persona a dirmi della “ convocazione”.
Poi andai al campo, rimasi immobilizzato. Ho impiegato un po’ prima di farci l’abitudine » .
Ciro Ferrara la aiutò tanto, è vero?
« Anche lui napoletano, come me. Ha capito il mio disagio iniziale: città nuova, famiglia lontana. Andavamo a cena, mi dava consigli. È stato eccezionale pure fuori dal campo. Da lui e da tutti i bianconeri ho imparato moltissimo non solo a livello di gioco. Ricordo l’umiltà, ad esempio. Nessuno che si desse delle arie. Penso a Del Piero: un campione in tutti i sensi, è di una semplicità incredibile. Proprio a lui è legato uno dei miei ricordi più belli. Partitella in allenamento: in una squadra Trezeguet e Salas, nell’altra io e Alex. Vincemmo noi 2- 0, io segnai un gol e il capitano mi fece i complimenti... » .
Unico rammarico, azzardiamo, di essere andato via prima dell’acquisto di Ibrahimovic, il suo calciatore preferito.
« Vero, che peccato! Sono arrivato dopo la partenza di Zidane e prima dell’arrivo di Ibra. Lo svedese è un campione ineguagliabile: seguo ogni sua partita, studio i suoi movimenti. Quasi mi imbarazzo quando qualcuno dice che un po’ gli assomiglio per il modo di giocare, per la tecnica. Ibra è su un altro pianeta, è da Pallone d’Oro. Sarebbe un sogno poter giocare con lui » .
Un sogno non irrealizzabile. Del resto il suo cartellino appartiene ancora alla Juve, a Livorno è soltanto in prestito.
« Io ci spero, ma tocca a me dimostrare di essere all’altezza. Non vedo l’ora di giocare Livorno- Juventus, sotto gli occhi di Luciano Moggi. Purtroppo la partita d’andata l’ho seguita da spettatore perché infortunato. Comunque, lasciatemi precisare: per ora la cosa più importante è il Livorno » .
Che di soddisfazioni ne sta dando parecchie. Ai tifosi ma anche a lei, nonostante il brutto infortunio e lo stop di tre mesi.
« Quell’infortunio non ci voleva proprio perché ero in un periodo di grande forma. E invece: lesione del legamento crociato posteriore. In tempi passati mi avrebbero dovuto operare, fortunatamente invece me la sono cavata in pochi mesi. Comunque sia qui a Livorno ho modo di crescere, di migliorare, di mettermi in mostra. È con questi colori che ho siglato il primo gol in serie A » .
Un gol “antifumo”.
« Già: mio papà Guglielmo aveva promesso che avrebbe smesso di fumare al mio primo gol in A, è andata così. L’unico aspetto negativo di quella rete è che l’ho siglata proprio contro il Lecce di Gregucci, il tecnico a cui sono più legato ( 27 agosto 2005, Livorno- Lecce 2- 1; ndr). “ Mi hai fatto un bello scherzetto”, ha detto a fine partita. Ma era comunque contento per me. Gli devo tantissimo: è con lui, la scorsa stagione alla Salernitana, che ho avuto modo di mettermi in mostra siglando 15 reti in campionato e conquistando le prime convocazioni in Under 21 » .
Under 21, appunto: altro tema piacevolmente scottante.
« Quest’anno il ct Gentile mi ha dimostrato fiducia, devo ringraziarlo. Spero di continuare a meritare considerazione fino a giugno. Sono convinto di poter far bene agli Europei, questo gruppo è fortissimo » .