Ecco la Juve del ''dopo-Lapo''
13 10 2005
La Triade e Andrea Agnelli Grazia Neri
La scontata uscita di scena forzata di Lapo Elkann dal panorama Fiat e juventino apre nuovissimi e imprevisti scenari nel futuro dirigenziale bianconero.
Secondo quanto si diceva da tempo negli ambienti del calcio italiano, era previsto uno scenario in cui Lapo Elkann avrebbe dovuto prendere il ruolo di presidente onorario bianconero al fianco di Franzo Grande Stevens, l'avvocato francese Jean-Claude Roger Gauderique Blanc, quello di amministratore delegato al posto di Antonio Giraudo.
L'avvocato savoiardo, grande amico di famiglia, era stato piazzato da John Elkann nel consiglio d'amministrazione della Juve dall'11 maggio scorso. Nato il 9 aprile del 1963 a Chambéry, Blanc si è laureato in International Business a Nizza, poi ha ottenuto un master in business administration alla Harvard Business School di Boston.
Blanc è entrato a far parte dell'Aso, l’Amaury Sport Organisation, società che cura i maggiori eventi sportivi in Francia (Tour de France, Parigi-Roubaix, la Parigi-Dakar) ed è l’editore del quotidiano sportivo L'Equipe.
Nel 2001 ha guidato la Federazione francese di tennis, con l’incarico di organizzatore del Roland Garros, del torneo di Parigi Bercy e della Coppa Davis. La sua figura ricalca quella di Giraudo, moralizzatore, attentissimo a far quadrare i conti, poco propenso alle esternazioni, estremamente quadrato nei ragionamenti.
Blanc è stato, dal 1987 al 1992, direttore vendite e marketing e direttore delle cerimonie di apertura e chiusura dell’Olimpiade di Albertville. Il subentro di Blanc avrebbe dovuto prevedere l'arrivo di Lapo Elkann alla presidenza e la conferma di Luciano Moggi.
Il giovane rampollo Fiat, però, ora dovrà affrontare la convalescenza dall'overdose di droga che lo ha visto sfiorare la morte il 10 ottobre scorso e soprattutto dovrà pensare a superare i problemi personali che lo hanno portato vicino a tale tragedia. Una figura "bruciata" che dovrà essere sostituta.
Il candidato naturale a prendere il posto di Lapo è Andrea Agnelli, figlio di Umberto. Andrea, giovanissimo, è una persona ideale: posato, non pratica vita mondana, dosa le uscite pubbliche, ha già dimostrato tutto il suo talento manageriale alla Ferrari prima e alla Phillip Morris, fronte Marlboro.
Andrea, inoltre, riporterebbe un cognome forte nell'organigramma Fiat e si farebbe alfiere della corrente Umbertiana della famiglia Agnelli, corrente che ha portato Capello e che consegna alla Triade il potere di gestione del club. In altre parole, l'arrivo di Jean Claude Blanc e Andrea Agnelli ringiovanirebbe l'organigramma Juve senza troppe rivoluzioni. E forse con qualche "smile" in meno.