L'Opinione: Sentenze a rischio annullamento?
Secondo Alberto Antinori le sentenze della Caf siano state fatte non in perfetta sintonia con la Costituzione Italiana e con lo Statuto della Figc. Cosa che, secondo lui, potrebbe portare il Tar ad annullarle.
Il processo penale è regolato dal principio del contraddittorio nella formazione della prova. La legge ne assicura la ragionevole durata. Così recita, tra l’altro, l’art.111 della nostra Costituzione.
Ciò che di questo processo salta agli occhi è soprattutto
a) la fretta (imposta da scadenze europee) che non ha consentito l’organizzazione della difesa;
b) la non ammissione di prove e testi a difesa;
c) le conclusioni dell’accusa formulate prima di aver ascoltato gli imputati.
Il diritto alla difesa viene palesemente violato non solo secondo l’art.111 della Costituzione, ma anche secondo l’art. 30, comma 2 dello Statuto della Figc che recita: “le norme relative all’ordinamento della Giustizia sportiva devono garantire il diritto di difesaâ€. Sempre secondo lo stesso Statuto, l’art.37 comma 5 e 6, le liste testimoniali della difesa possono essere ridotte ma non soppresse e il Procuratore Federale (comma 9)deve formulare le proprie richieste al termine del dibattimento.
Ma, direte voi, che difesa vuoi organizzare e che prove e testimoni vuoi produrre, tanto era tutto già scritto! Forse, un po’ di ragione ce l’avete. I nostri inquisitori non hanno fatto una bella figura quando la Gazzetta dello Sport ha pubblicato pari pari le sentenze ben prima che queste fossero di pubblico dominio, rispondendo così alla domanda di Ruperto che credeva di fare una battuta spiritosa: “Dite che le sentenze sono già scritte. Diteci anche dove, così le andiamo a leggere pure noi!â€. Guido Rossi aveva garantito trasparenza assoluta, ma Ruperto (checché ne dica l’interessato e nonostante i 110 libri da lui curati) non è neanche riuscito a garantire la riservatezza almeno fino alla sentenza. E così viene anche sconfessato il presidente della Juventus che, in tv, aveva imputato il ritardo nella lettura della sentenza all’intervento di qualcuno sulla commissione giudicante.
Ora, visti i punti a), b) e c), non si vede come il Tar possa confermare quanto disposto dalla Giustizia sportiva. Di conseguenza, non solo queste sentenze saranno annullate, ma ci sarà da fronteggiare le inevitabili azioni di megarisarcimento danni a carico della Figc. Per questo è auspicabile che il Processo d’Appello della Giustizia sportiva prenda in considerazione quanto non ammesso dal primo grado, riducendo drasticamente i danni per le società coinvolte cosicché, chissà , si potrebbe anche arrivare ad un compromesso.
Nel frattempo l’Avv. Giuseppe Benedetto, Giudice Federale per il settore giovanile preannuncia a Guido Rossi di voler lasciare il suo incarico: "Il metodo usato nel e col processo mi induce a urlare: il diritto è un’altra cosa! Trovatevi un altro giudice