i under stand from the writing that capello like messi to play in juve
i also under stand he will be good in mid when nedved go
please talk
http://www.goal.com/it/articolo.aspx?contenutoid=3644
Capello: "Messi, il mondiale è lui" (C.d.Sport)
Folgorato in estate, il tecnico friulano ha un sogno: portarlo in bianconero.
Siamo alla vigilia del mondiali. Secondo lei cosa ne verrà fuori?
«Spero non il 9-1, ma tutti si difenderanno per cercare di ripartire».
E' vero che il calcio viaggia verso il giocatore universale?
« Il giocatore universale è letteratura. La penso al contrario: chi dice di saper fare tutto bene nella realtà al massimo fa tutto normalmente. Occorre invece un'alta specializzazione nei ruoli. L'unico giocatore che posso definire universale è stato Di Stefano, ma stiamo parlando della solita eccezione che conferma la regola».
E' d'accordo che il Brasile farà man bassa ai mondiali?
«A livello di attacco sì, ma c'è anche la difesa. E allora tutto dipende da lì».
Le altre di vertice?
«Italia per ragioni di cuore. Poi vedo Francia, Inghilterra, Argentina e Germania. I tedeschi giocano in casa, ma non lo dico per questo motivo. La Bundesliga è quella che nell'ultimo anno e mezzo ha elevato di più il livello del gioco».
Chi sarà la stella o le stelle del mondiale?
«Le solite, ma sarà il mondiale di Messi, l'uomo del futuro. Sarà un bel mondiale. Mi dispiace non ci sia Mutu altrimenti i grandi ci sarebbero stati tutti».
E' vero che se avesse la bacchetta magica prenderebbe Messi?
«E' vero. In agosto giocammo a Barcellona il trofeo Gamper e appena vidi Messi ebbi una scossa. Urlai a Rijkaard dalla panchina dicendogli se me lo dava in prestito per un anno visto che con lui non poteva giocare per motivi burocratici. Era ovviamente uno scherzo, ma Frank fu molto simpatico nel dirmi di no».
Davvero così forte questo argentino?
«Formidabile in tutto, ma soprattutto sul piano della personalità. A 18 anni non avevo mai visto uno così».
Non le chiedo cosa farebbe al posto di Lippi perché non me lo direbbe, ma le scelte del ct in attacco potrebbero essere una spina?
« Forse, ma è sempre meglio scegliere nell'abbondanza ».
Vieri e Cassano sono andati all'estero per tornare in nazionale. Non è un paradosso?
« Hanno fatto bene invece. La voglia del mondiale è tanta. Quanto a Cassano lo ripeto: il Santiago Bernabeu potrebbe essere il palcoscenico ideale per uno come lui » .
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Capello: "Messi, il mondiale è lui" (C.d.Sport)
Folgorato in estate, il tecnico friulano ha un sogno: portarlo in bianconero.
Siamo alla vigilia del mondiali. Secondo lei cosa ne verrà fuori?
«Spero non il 9-1, ma tutti si difenderanno per cercare di ripartire».
E' vero che il calcio viaggia verso il giocatore universale?
« Il giocatore universale è letteratura. La penso al contrario: chi dice di saper fare tutto bene nella realtà al massimo fa tutto normalmente. Occorre invece un'alta specializzazione nei ruoli. L'unico giocatore che posso definire universale è stato Di Stefano, ma stiamo parlando della solita eccezione che conferma la regola».
E' d'accordo che il Brasile farà man bassa ai mondiali?
«A livello di attacco sì, ma c'è anche la difesa. E allora tutto dipende da lì».
Le altre di vertice?
«Italia per ragioni di cuore. Poi vedo Francia, Inghilterra, Argentina e Germania. I tedeschi giocano in casa, ma non lo dico per questo motivo. La Bundesliga è quella che nell'ultimo anno e mezzo ha elevato di più il livello del gioco».
Chi sarà la stella o le stelle del mondiale?
«Le solite, ma sarà il mondiale di Messi, l'uomo del futuro. Sarà un bel mondiale. Mi dispiace non ci sia Mutu altrimenti i grandi ci sarebbero stati tutti».
E' vero che se avesse la bacchetta magica prenderebbe Messi?
«E' vero. In agosto giocammo a Barcellona il trofeo Gamper e appena vidi Messi ebbi una scossa. Urlai a Rijkaard dalla panchina dicendogli se me lo dava in prestito per un anno visto che con lui non poteva giocare per motivi burocratici. Era ovviamente uno scherzo, ma Frank fu molto simpatico nel dirmi di no».
Davvero così forte questo argentino?
«Formidabile in tutto, ma soprattutto sul piano della personalità. A 18 anni non avevo mai visto uno così».
Non le chiedo cosa farebbe al posto di Lippi perché non me lo direbbe, ma le scelte del ct in attacco potrebbero essere una spina?
« Forse, ma è sempre meglio scegliere nell'abbondanza ».
Vieri e Cassano sono andati all'estero per tornare in nazionale. Non è un paradosso?
« Hanno fatto bene invece. La voglia del mondiale è tanta. Quanto a Cassano lo ripeto: il Santiago Bernabeu potrebbe essere il palcoscenico ideale per uno come lui » .
