6 inevitabili reazioni azzurre (di Massimo Zampini)
1) Marchetti si guarderà intorno preoccupato. No, tranquillo, stasera non ci sono Vidal, Pogba, Tevez e Vucinic, goditi la serata.
2) Buffon, Bonucci, Barzagli, Chiellini e Pirlo, invece, si guarderanno intorno speranzosi. Però.... No, purtroppo stasera non ci sono Vidal, Pogba, Tevez e Vucinic, ma Montolivo, Thiago Motta e compagnia. Tocca fare gli straordinari.
3) Giaccherini rivivrà quegli attimi contro il Catania, al novantesimo, quando gli avversari cominciavano a eccitarsi per la Juve in crisi che non vinceva più, e lui aspettava il cross di Pogba, la smanacciata del portiere, e un pallone solo da mettere in rete. Lui felice, gli altri più neri che mai. Come sempre nei due anni in cui sei stato con noi. Anche per questo ti meriti tutti gli applausi che ti verranno dedicati. Grazie ancora Giak.
4) I tifosi italiani non juventini, finalmente, dopo due anni di amarezze, potranno godere per ogni gol realizzato dalla squadra di casa in quello stadio che li ha visti spesso uscire a testa bassa. E magari impareranno come si costruisce uno stadio del genere, senza aspettare la solita legge ad hoc.
5) Abete vedrà in modo chiaro quante sono gli scudetti e le stelle della Juventus. E si meriterà i tanti fischi che riceverà. Perché anche la nostra memorie, oltre all'etica, non va in prescrizione.
6) Guariniello siederà in tribuna con uno stato d'animo difficile da raccontare: da un lato la bella sorpresa che lo stadio, intorno a lui, stia ancora in piedi. Dall'altro la paura, il terrore che un gol azzurro possa provocare cedimenti strutturali irreparabili. Tranquillizziamolo pure: se non è crollato con i gol, le vittorie e le feste di questi due anni, forse siamo salvi davvero.
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