"La seconda riflessione che la partita di ieri ci lascia è quella che, con impegno, umiltà e sacrificio, Cristiano Ronaldo potrà raggiungere i livelli di Insigne. Del resto, questa era stata indicata come la sfida tra il numero “10” del Napoli e il numero “7” della Juve e non viceversa. Mentre di Insigne si occuperà in settimana la redazione del programma “Chi l'ha visto?”, di CR7 possiamo dire che è stato l'uomo del match, essendo entrato in tutte e tre le reti bianconere."
Chissà che impressione per il portoghese trovarsi davanti alla Società che lo aveva rifiutato nell'estate scorsa, nonostante avesse sempre indicato la piazza napoletana quale sua prima scelta: non osiamo immaginare l'emozione e il desiderio di rivalsa. Ecco, probabilmente è per quello che è stato così determinante. In effetti, anche ai calciatori bolliti (definizione di qualche giornalista di fede napoletana) può capitare di vivere una serata sugli scudi, ogni tanto. Certo, il buon Cristiano di strada dovrà farne ancora tanta, prima di pensare di avvicinare il fuoriclasse partenopeo (anche in fatto di titoli e trofei vinti, sia a livello collettivo che personale). Però, è un inizio. Può migliorare. Coraggio.